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Modello 730/2010: la bozza è già online

L’Agenzia delle Entrate apre ufficialmente la stagione con la nuova dichiarazione dei redditi, quella da presentare l’anno prossimo a valere sui redditi percepiti quest’anno, e lo fa presentando la bozza, rigorosamente on line, del nuovo modello 730/2010. La pubblicazione del modello, disponibile sul sito Internet dell’Amministrazione finanziaria, arriva quest’anno, in accordo con quanto mette in evidenza l’Agenzia delle Entrate, con ben due settimane di anticipo rispetto alla pubblicazione, lo scorso anno, della bozza del modello 730/2009. Il modello di dichiarazione, nella forma di bozza semplificata, contiene anche quest’anno delle novità, a partire dal beneficio della detrazione per l’acquisto di mobili riguardanti l’arredamento di una casa in ristrutturazione; il beneficio, nella misura del 20% di detrazione, è valido anche per l’acquisto di televisori, computer ed elettrodomestici sempre con la finalità di arredare un immobile ad uso residenziale ed in ristrutturazione.

Nel modello 730/2010, inoltre, c’è spazio quest’anno anche per i contribuenti dell’Abruzzo colpiti dal sisma dello scorso 6 aprile; nel quadro “G” del modello, quello relativo al credito d’imposta, sarà infatti possibile fruire del beneficio riguardante le spese che i proprietari degli immobili danneggiati devono sostenere per la riparazione delle case; in particolare la sezione consta di due righi, di cui il primo per il credito d’imposta a valere sull’abitazione principale, e l’altro sugli altri tipi di immobili.

Ma nel nuovo modello 730 c’è anche qualcosa che scompare: è il “bonus straordinario” una tantum che, essendo tale, non sarà fruibile per il prossimo anno, mentre nel quadro relativo alla dichiarazione dei redditi da lavoro ed assimilati c’è spazio sia per i premi di produttività, sia per i benefici di cui godono i dipendenti che operano nei settori del soccorso pubblico, della difesa e della sicurezza. Così come non c’è nel modello Cud 2010, anche il modello 730/2010 è “orfano” della sezione riguardante la destinazione del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) al Terzo Settore; questo perché, così come previsto dall’ultima Legge Finanziaria, si attende la proroga che, come ricorda l’Amministrazione finanziaria, avviene di consueto attraverso l’approvazione di un emendamento.