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Fisco e commercialisti: Umbria, scatta la collaborazione pro Civis

Con l’ottica di andare a rafforzare la collaborazione tra i professionisti e l’Amministrazione finanziaria dello Stato, nei giorni scorsi nella Regione Umbria è stato siglato un importante accordo tra l’Agenzia delle Entrate, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Terni, e quello di Perugia. A darne notizia è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Umbria nel mettere in risalto come, innanzitutto, l’accordo preveda l’istituzione, presso gli Uffici di Terni e di Perugia, di sportelli appositamente dedicati per ricevere i commercialisti; questi ultimi, presso tali sportelli, potranno così assolvere a tutta una serie di adempimenti che possono spaziare, per conto dei propri assistiti, dalle denunce di successione alla registrazione di atti, e passando per l’abilitazione ai servizi telematici e la registrazione di atti.

L’accordo tra l’Agenzia delle Entrate, e gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Terni e di Perugia, ha una durata biennale; nel corso di questi due anni, attraverso la fissazione di incontri periodici, si procederà con un monitoraggio dei risultati anche al fine di andare a migliorare ulteriormente l’erogazione dei servizi offerti ai professionisti attraverso gli sportelli dedicati.

Ma l’accordo attiva anche, in tutto e per tutto, una collaborazione pro Civis, consistente nell’utilizzare sempre quando possibile il canale Web per la gestione delle comunicazioni di irregolarità che il Fisco invia agli assistiti degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili. Civis, lo ricordiamo, è un canale online di assistenza che permette, con accesso telematico, di poter richiedere informazioni e chiarimenti sulle comunicazioni di irregolarità senza doversi recare presso gli sportelli fisici dell’Amministrazione finanziaria dello Stato presenti sul territorio italiano. Nasce inoltre anche un nuovo servizio, quello dell’assistenza specialistica con richieste inviabili via posta elettronica, e la possibilità di fissare in tempi brevi, massimo tre giorni, degli incontri per i casi fiscali più complessi.