La detrazione per le riparazioni dei veicoli dei disabili

È ovvio e scontato che anche le autovetture che sono state acquisite da soggetti disabili, dunque con tutte le agevolazioni previste, abbiano bisogno di alcune riparazioni: queste ultime comportano delle spese, ma qual è il trattamento fiscale a cui fare riferimento? Più precisamente, bisogna capire se quanto speso in carrozzeria o dall’elettrauto è detraibile dalla dichiarazione dei redditi. Andiamo per ordine. Dopo aver ricordato che questi veicoli possono beneficiare del contrassegno invalidi europeo di recente introduzione, bisogna identificare i disabili in questione.

Le barriere architettoniche e l’Iva al 4%

Questa estate si è avuto modo di parlare delle piattaforme elevatrici e dell’Iva al 4% per le cessioni: ora il discorso può essere ampliato senza dubbio alle barriere architettoniche in generale. In particolare, bisogna capire qual è la definizione più corretta a cui fare riferimento per applicare l’Imposta sul Valore Aggiunto in forma ridotta. Lo spunto normativo più importante è senza dubbio quello che viene fornito dal secondo articolo del Decreto Ministeriale numero 236 del 1989 (“Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”).

“Italia può risanare se stessa” secondo Monti

I conti pubblici, presi di mira dalla crisi e dal Governo Monti, potrebbero essere positivi. Anche se la crisi che ha investito prima gli Stati Uniti e poi l’Europa è ancora nel pieno della sua attività, sopratutto nel vecchio Continente dove il peso dei titoli di Stato ha affondato le finanze generali, si comincia a vedere la luce infondo al tunnel.

Italiani non ostili al Governo Monti?

Le opinioni sull’operato del Governo Monti sono molto discordanti tra i cittadini italiani; da un lato persistono i detrattori, che accusano lo stesso Monti per via delle misure di austerità adottate a sfavore, ancora una volta, delle fasce di cittadini più deboli. La critica mossa spazia tra chi ritiene le misure inutili e dannose in un momento di crisi fino a chi sostiene che l’azione del Governo non è stata mirata li dove ci sono effettivamente sprechi e contraddizioni (basti pensare ai parlamentari stessi oppure al rapporto del Governo con la Chiesa).

Fisco semplice per la crescita

La discussione intorno al fisco italiano diventa in questo momento fondamentale. La ripresa economica e la crescita non possono esimersi dal confronto con il fisco italiano, diventato insostenibile tanto da essere un freno per entrambe.

È una riforma a costo zero, ma che può dare un enorme contributo in termini di stabilità, certezza, semplificazione del sistema fiscale. Per questo non si può perdere questa occasione

Con queste parole il presidente di Confindustria ha chiuso la Commissione Finanze della Camera, sollecitando il Governo ad impegnarsi immediatamente in questo senso, per il bene del Paese.

Le agevolazioni fiscali per i patti di famiglia

Per avere la definizione del patto di famiglia bisogna affidarsi al codice civile: l’articolo 768-bis di quest’ultimo (il capo V-bis è dedicato proprio a tali patti) ne parla infatti come di quel contratto che è compatibile a tutte le disposizioni che sono fissate per l’impresa familiare e che rispetta allo stesso tempo le varie forme che può assumere una determinata società. Inoltre, elemento ancora più importante, con questo patto l’imprenditore ha la possibilità di trasferire per intero oppure parzialmente la compagnia stessa; il soggetti che è titolare di partecipazioni in una società, al contrario, provvede con esso al trasferimento totale o parziale delle proprie quote a uno o a più discendenti.

Sciopero generale Cgil Uil

Susanna Camusso in qualità di segretario generale della Cgil annuncia che i lavoratori sono pronti ad uno sciopero generale. I lavoratori pubblici hanno proclamato all’unanimità uno stop totale previsto per il 28 settembre che comprenderà lavoratori della Cgil e della Uil. Se non verranno date risposte positive su redditi e lavoro nella Legge di Stabilità, sarà inevitabile lo stop nazionale.