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Fiat chiede al Governo sconti sulle merci d’esportazione

Il Governo italiano sta prendendo in considerazione di apportare sconti fiscali sulle merci d’esportazione, per aiutare la Fiat nella sua strategia di costruzione delle auto da rivendere in America del Nord.

La misura è stata discussa dal governo durante diversi colloqui sulla produttività tra sindacati e datori di lavoro. Gli sconti sarebbero mirati a incrementare la produttività del paese e si applicherebbero a tutte le merci di esportazione, non solo automobili.

Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat SpA e Chrysler Group LLC, sta valutando la costruzione delle auto Chrysler in Italia per l’esportazione in Nord America per contrastare una grave crisi delle vendite europee.
Marchionne ha chiesto al primo ministro Mario Monti di ridurre l’aliquota dell’imposta sui veicoli esportati dall’Italia per aiutare la Fiat a essere competitivi nella costruzione di automobili.

Fiat ha sospeso gli investimenti in Italia, mentre in Europa ha ridotto la spesa di 500 milioni di euro e ritardato di immettere sul mercato nuovi modelli in quanto la casa automobilistica quest’anno si dirige verso i 700 milioni di euro di perdita.

Il Governo francese mercoledì è intervenuto per salvare la PSA Peugeot Citroen, il secondo produttore di automobili più grande d’Europa, garantendo ancora ben 7 miliardi di euro di nuove obbligazioni in cambio di una maggiore influenza sulla strategia aziendale.

Monti sta esortando le imprese e i sindacati a compiere uno sforzo congiunto per chiudere il divario di produttività dell’Italia con le altre nazioni europee e rinnovare l’economia impantanata nella sua quarta recessione dal 2001. Le riforme già approvate dal suo governo, che includono una revisione del mercato del lavoro, potrebbero aumentare il prodotto interno lordo del paese fino al 4 per cento, stando a quanto dichiarato dall’Organizzazione per lo Sviluppo Economico.