In materia di scudo fiscale è scattato il test relativo alla verifica. A darne notizia in data odierna, venerdì 8 ottobre 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha annunciato che è pronto il relativo vademecum per gli uffici del Fisco che, in sede di controllo, potranno tra l’altro andare a caccia dei falsi rimpatri caratterizzati, ad esempio, da attività patrimoniali o finanziarie che siano state valorizzate rispetto al reale in misura superiore; oppure sempre attività patrimoniali o finanziarie che, in sede di rimpatrio giuridico, non sono state affidate ad intermediari del nostro Paese; oppure ancora operazioni di scudo fiscale inerenti attività finanziarie o patrimoniali dichiarate ma che poi in effetti non sono stare realmente trasferite in Italia. In merito alle criticità sopra citate, l’Agenzia delle Entrate, ed in particolare gli Uffici nelle fasi di “verifica“, porranno maggiormente l’attenzione sia sulle modalità di rimpatrio, sia sulla natura delle stesse attività rimpatriate.
Agenzia delle Entrate
Contenzioso tributario: il Fisco vince con le dichiarazioni di terzi
Nuovo “colpo” dell’Agenzia delle Entrate, stavolta nella Regione Veneto, ed in particolare nel Comune di Thiene dopo che l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha scovato e smascherato una società immobiliare che ha occultato al Fisco la bellezza di 1,18 milioni di euro, e che ha visto le Entrate vincere dinanzi alla commissione tributaria di Vicenza anche a seguito delle dichiarazioni di terzi che hanno contribuito a convincere i giudici. Questo è quanto, in sintesi, ha reso noto in data odierna, mercoledì 6 ottobre 2010, la Direzione regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate nel rivelare come oggetto dei controlli siano stati parecchi atti di compravendita immobiliare con prezzi indicati inferiori a quelli di mercato e con i mutuatari che, invece, andavano a stipulare mutui per importi decisamente superiori. Il Fisco, in particolare, è risalito ai maggiori e reali prezzi di compravendita degli immobili utilizzando sia i dati dell’OMI, l’Osservatorio Mercato Immobiliare, sia le testimonianze dei mutuatari con 13 acquirenti su un totale di 50 che hanno ammesso d’aver versato alla società immobiliare più denaro rispetto a quello effettivamente indicato nel rogito.
Operazioni con la black list: comunicazione Iva entro il 2 novembre
L’Agenzia delle Entrate ha provveduto a rendere disponibile il prodotto che deve essere utilizzato dagli operatori Iva in relazione alle loro movimentazioni finanziarie con società che risiedono nei paradisi fiscali: in pratica, l’adempimento fiscale che si chiede a questi soggetti è quello di compilare e inviare la relativa comunicazione che riepiloga appunto le operazioni in questione. Si tratta, comunque, di un adempimento recentissimo, visto che la sua prima introduzione risale soltanto allo scorso mese di luglio, quando un decreto del ministero dell’Economia ha sancito modalità e termini per la trasmissione. La novità tecnologica è stata rilevante e dunque si è deciso anche di concedere più tempo per conseguire una adeguata preparazione in questo senso: l’attuale termine è il prossimo 2 novembre. Che cosa occorre inserire in questa specifica comunicazione?
Evasione fiscale: Veneto, Fisco scopre nuove truffe
Nella Regione Veneto l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha reso noto d’aver messo a segno, in materia di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale, dei nuovi “colpi”, a partire da quello che a Rovigo ha portato al recupero di oltre 700 mila euro che sono stati versati da parte di strutture sanitarie private con sede in Italia che, attraverso la tecnica evasiva delle “cartiere”, si facevano emettere fatture false da una società di Madeira con il chiaro intento di alleggerire il carico fiscale. In particolare, nel mirino del Fisco sono finiti tre centri medici e di fisioterapia, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo che ha rilevato l’inserimento a bilancio di fatture, per costi inesistenti sostenuti, emesse dalla cartiera portoghese.
Cooperative agricole, ecco le opzioni per la tassazione catastale
La circolare 50/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri è entrata nel merito della tassazione opzionale relativa a quelle società che svolgono in prevalenza un’attività agricola: il regime in questione è quello triennale e si riferisce, in particolare, alle società in accomandita semplice, a quelle in nome collettivo e a responsabilità limitata, ma anche alle cooperative. Il fatto che questi enti pongano in essere dei servizi collegati al settore primario, infatti, non rappresenta un motivo per l’esclusione dalla disciplina tributaria, dunque la determinazione catastale del reddito rimane senz’altro valida. Come è stato precisato dalla nostra stessa amministrazione finanziaria, l’aggettivo “agricolo” va a riferirsi non tanto all’attività, ma alla ragione o denominazione sociale. L’oggetto sociale, inoltre, deve prevedere l’esercizio in esclusiva di quei servizi che sono appositamente elencati nell’articolo 2135 del codice civile (quello che identifica l’imprenditore agricolo appunto): nel dettaglio, si tratta della coltivazione del fondo, della selvicoltura (lo sfruttamento dei boschi), l’allevamento degli animali e le attività connesse.
Entrate Umbria: sportelli Norcia e Cascia pronti all’apertura
In linea con quanto già reso noto dall’Agenzia delle Entrate – Direzione regionale dell’Umbria, nelle scorse settimane, a Norcia ed a Cascia sono pronti all’apertura due nuovi sportelli del Fisco. In particolare, a Norcia, al numero 2 di via dell’Oca, lo sportello dell’Agenzia delle Entrate inizierà ad essere operativo a partire da giovedì 7 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13, e dalle ore 14 alle ore 16, e così tutti i giovedì della settimana. A Cascia, al numero 3 di Piazza Aldo Moro, lo sportello entrerà in funzione il giorno prima, mercoledì 6 ottobre 2010, con orario di apertura al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 e così tutti i mercoledì della settimana. I contribuenti, presso le due nuove strutture, potranno così assolvere a tutta una serie di adempimenti, dal rilascio della partita Iva e del codice fiscale, alla registrazione di atti privati, e passando per la compilazione e la trasmissione del modello Unico, successioni, cartelle esattoriali e comunicazioni di irregolarità.
Lavoro nero: la Cassazione specifica la sanzione delle Entrate
La sentenza che la Corte di Cassazione ha prodotto in merito a una specifica sanzione irrorata dall’Agenzia delle Entrate risale allo scorso 22 giugno, ma essa è stata depositata in Cancelleria soltanto tre settimane fa: il riferimento, in questo senso, va a una decisione della nostra amministrazione finanziaria per quel che riguarda il lavoro irregolare ed è stata resa possibile dall’applicazione del Decreto legge 12 del 2002 (“Disposizioni urgenti per il completamento delle operazioni di emersione di attività detenute all’estero e di lavoro irregolare”). In particolare, il testo normativo appena citato prevede espressamente che venga inflitta una pena pecuniaria compresa tra il 200% e il 400% del costo del lavoro, una somma che viene calcolata mediante i contratti collettivi nazionali.
Fisco Roma: Sportello Entrate commercialisti, il servizio raddoppia
Giornate di apertura doppie a Roma, al numero 4 di via E. Petrella, per lo sportello dell’Agenzia delle Entrate che è attivo presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Capitale. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate – Direzione regionale del Lazio – nel far presente come a partire da oggi, martedì 28 settembre 2010, lo sportello sarà operativo nelle giornate dal martedì e al venerdì con orario di ricevimento dalle ore 9 alle ore 13,30, ed a fronte di appuntamenti che, su prenotazione, potranno ora durare non più 30 ma 45 minuti. Allo sportello, infatti, i commercialisti romani possono accedere solo ed esclusivamente previo appuntamento che i professionisti della Capitale devono fissare prenotandolo, attraverso una specifica procedura, direttamente dal Portale Web dell’Ordine professionale. Lo sportello dell’Agenzia delle Entrate che è attivo presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Capitale è attivo dallo scorso 12 gennnaio per venire incontro alle esigenze dei commercialisti della Capitale e dei contribuenti che sono da loro assistiti.
Irpef in eccesso, ecco come ottenere il rimborso della pensione
Non sono poi così rari i casi in cui il prelievo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) risulta essere in eccesso rispetto a quanto dovuto e in relazione alla pensione di tipo integrativo: l’imprecisione può però essere contrastata grazie al rimborso dell’indebito importo, perfino nei casi in cui si è ormai arrivati oltre i limiti massimi in relazione alla dichiarazione dei redditi presentata in maniera correttiva. Qual è invece l’atteggiamento che tende ad assumere l’ufficio finanziario? La restituzione della somma non viene a essere calcolata in base alle ritenute erronee, ma andando a prendere come riferimento un contesto molto più ampio, ovvero liquidando nuovamente il reddito totale di ogni anno in cui è risultato un calcolo eccessivo.
Fisco: Comuni Emilia-Romagna, alleanza antievasione si rafforza
Monteveglio, Ferriere e Anzola dell’Emilia. Sono questi, in ordine di tempo, gli ultimi tre Comuni dell’Emilia-Romagna che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), hanno sottoscritto il relativo protocollo d’intesa. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate – Direzione generale dell’Emilia-Romagna, nel sottolineare come con queste “new entry” i Comuni emiliano-romagnoli cosiddetti “caccia evasori” salgano a quota 203. Tutti i 203 Comuni emiliano-romagnoli che hanno aderito al protocollo ANCI-Entrate, inviando delle segnalazioni qualificate, potranno ottenere il 33% delle somme che, a seguito di controlli ed accertamenti, il Fisco andrà a recuperare a titolo definitivo. Le segnalazioni qualificate, nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla sicurezza, viaggiano via Web e riguardano posizioni soggettive dalle quali emergono potenziali situazioni evasive ed elusive ai fini fiscali.
Evasione fiscale: Campania, nuovi Comuni per il recupero del sommerso
Aumentano anche nella Regione Campania i Comuni alleati con il Fisco nella lotta e nel contrasto all’evasione fiscale con il conseguente recupero del sommerso. Nei giorni scorsi, infatti, la Direzione Regionale delle Entrate della Campania, guidata dal Direttore Enrico Sangermano, ha sottoscritto tre protocolli di intesa con altrettanti Comuni al fine di poter mettere in atto un’azione di contrasto all’evasione fiscale attraverso delle segnalazioni qualificate che, lo ricordiamo, permettono ai Comuni di andare ad incassare ben un terzo delle maggiori imposte riscosse dal Fisco a titolo definitivo. I nuovi tre Comuni della Campania che hanno siglato l’accordo anti-evasione con le Entrate sono quelli di Vico Equense, di Ischia e di Cervino che portano sinora a quota 31 il numero di Comuni alleati nella Regione Campania con il Fisco nel recupero del sommerso.
Entrate Emilia-Romagna e Siae insieme contro l’evasione fiscale
La musica per gli evasori fiscali cambia anche nella Regione Emilia-Romagna, dove l’Agenzia delle Entrate, così come avvenuto nei mesi scorsi in altre Regioni, ha stipulato con la Società Italiana Autori ed Editori (Siae) un accordo di collaborazione congiunta contro l’evasione fiscale e contributiva con particolare riferimento al settore dell’intrattenimento, dello spettacolo e delle manifestazioni sportive dilettantistiche. Il protocollo, siglato a Bologna, segue quello che su scala nazionale l’Amministrazione finanziaria dello Stato e la Società Italiana Autori ed Editori hanno siglato nello scorso mese di dicembre al fine di mettere a punto strategie e iniziative congiunte di controllo attraverso un interscambio di informazioni che, tra l’altro, andrà a confluire in una banca dati comune.
Istanze di interpello: le risposte del Fisco non sono impugnabili
In materia di istanze di interpello, le risposte del Fisco non sono impugnabili. A farlo presente con una nota ufficiale è stata l’Agenzia delle Entrate dopo quanto stabilito dai giudici in sede di Commissione tributaria nella Provincia di Ancona. L’interpello, quindi, non ammette ricorso sebbene questo sia stato presentato al riguardo da una società marchigiana che aveva ricevuto dal Fisco delle risposte negative in merito alla richiesta di disapplicazione della disciplina sulle società non operative per gli anni di imposta 2006 e 2007. La sentenza dei giudici, quindi, ha in sostanza confermato quanto già l’Agenzia delle Entrate aveva rimarcato con due circolari, una del marzo 2009, e l’altra del giugno del corrente anno, in merito a tale interpretazione. In particolare, il ricorso della società marchigiana è stato respinto in virtù del fatto che la risposta ad un’istanza di interpello individua un mero parere mentre per rivolgersi alla Commissione tributaria provinciale un contribuente deve far leva su un atto tale da identificare una definita e compiuta pretesa di natura tributaria.
Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore
A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.