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Si avvicina la scadenza relativa alla scheda carburanti

Il prossimo 31 maggio si avvicina velocemente e non sono poche le persone che dovranno tenere bene a mente questa data come una delle scadenze fiscali più significative: si tratta infatti del termine ultimo stabilito dall’Agenzia delle Entrate per quel che riguarda la cosiddetta scheda carburanti e la conseguente rilevazione dei chilometri. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che si sta parlando della rilevazione appena menzionata e dell’annotazione sulla scheda (la quale può essere sia mensile che di tipo trimestrale), una operazione da porre in essere in un momento anteriore rispetto alla registrazione del documento nel registro degli acquisti.

SCHEDA CARBURANTI, LA SCADENZA FISCALE E’ FISSATA PER IL 31 AGOSTO
Quali contribuenti sono coinvolti in questo specifico caso? L’elenco in questione ricomprende i soggetti che sono intestatari di veicoli e mezzi di trasporto sfruttati nell’ambito dell’esercizio di impresa. Ovviamente, la scheda carburanti merita di essere approfondita per capire meglio anche il significato di tale scadenza. Essa viene usata per documentare in modo preciso gli acquisti di carburante che sono stati effettuati per l’autotrazione. Quindi, non c’è alcuna distinzione tra la benzina, il gasolio, il metano o il gpl (gas di petrolio liquefatto); le acquisizioni devono essere state svolte in impianti stradali di distribuzione e da parte di soggetti passivi dell’Imposta sul Valore Aggiunto (anche il lavoro autonomo ha senso in tutto questo discorso).

FATTURA: TIPOLOGIA E IVA

Bisogna anche ricordare che è previsto dalla legge che vi sia il divieto di fatturazione in situazioni simili, salvo alcune eccezioni, come si intuisce bene dalla lettura dell’articolo 21 del Dpr 633 del 1972 (“Fatturazione delle operazioni”). La normativa distingue quindi tra soggetti privati e le imprese e i professionisti in generale, questi ultimi obbligati a documentare le loro spese per l’acquisto del carburante. Le ultime novità a tal proposito sono state introdotte nel 2011 con il cosiddetto Decreto Sviluppo, il quale esclude la scheda nel caso di utilizzo della moneta elettronica.