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Fattura: tipologie ed Iva

La fattura è un documento fiscale emesso da un soggetto per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi ed il prezzo. E’ un’operazione obbligatoria poichè il soggetto che fattura attesta in questo modo di aver conseguito un guadagno, che sarà la base per l’applicazione delle tasse.

La fattura è emessa in più copie per permetterne la raccolta negli archivi dei rispettivi attori della transazione (emittente e destinatario), proprio perchè, mentre chi emette la fattura realizza un guadagno, chi la riceve deve registrare un costo. Recentemente è stata prevista la possibilità della fatturazione esclusivamente digitale, previa apposita richiesta agli organi competenti.

In questo modo la fattura identifica i soggetti e l’oggetto dell’operazione effettuata. Esistono tipi di fatture a seconda dei termini o delle modalità di emissione:

* Fattura immediata: da emettere entro le 24 ore dello stesso giorno a cui si riferisce l’operazione ;

* Fattura differita: può essere emessa solo relativamente a cessione di beni mobili la cui consegna o spedizione risulti da documento di trasporto. Solitamente la fattura differita può essere emessa entro il 15 del mese successivo a quello della consegna o spedizione della merce, (es. consegna 1° giugno, fattura entro 15 luglio);

* Fattura integrativa: può accadere che l’imprenditore abbia emesso una fattura per un importo inferiore rispetto a quanto realmente dovuto dal cliente. Quindi nella fattura sia presente un errore relativo all’imponibile, all’IVA o entrambe. Sarà quindi necessario emettere una fattura integrativa detta anche nota di addebito.

* Autofattura: è quel documento simile alla fattura per il quale si verifica un’inversione contabile, cioè é il cliente che ha l’obbligo di emissione del documento primario di “certificazione”. Un esempio di autofattura è la scheda carburante;

La fattura é molto importante perchè attesterà la quantità di Iva (la principale imposta indiretta dell’ordinamento tributario italiano) da pagare e, a seconda del bene venduto o dell’attività prestata può essere del 4%, 10%, 20%.