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Grecia: una lotteria per pagare le tasse

Rilasciare fattura? Meglio di no, pensano alcuni. E purtroppo i dati sull’evasione fiscale sono reali: circa 27,5 miliardi di basi imponibili non dichiarate, 4,3 miliardi di Iva evasa (dato superiore al massimo storico raggiunto nel 2007) e violazioni sull’Irap per 19,4 miliardi (+30% rispetto allo scorso anno). I dati si riferiscono al Rapporto annuale 2008 delle Fiamme Gialle, presentato dal Comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo alla fine dello scorso anno.

Così qualcuno decide di incentivare il pagamento. Ad Atene chi emette fattura può vincere alla lotteria: un’idea del Fisco greco per cercare di arginare la crescita dell’economia sommersa.

L’amministrazione fiscale ha proposto di rimborsare tutte le fatture emesse se le ultime due cifre del documento contabile coincidono con gli ultimi due numeri del biglietto vincente della lotteria nazionale che si estrae ogni settimana. E non conta che la fattura sia di poca somma o di migliaia di denari, l’imprenditore può vincere sempre.

D’altra parte ad Atene piangono i Paperoni: il fisco greco si abbatte sui ricchi. Il governo del Paese pensa di introdurre una tassa una tantum compresa tra mille e 5mila euro per 128mila greci con reddito lordo superiore ai 60mila euro l’anno. La tassa sui ricchi genererà un gettito di 250 milioni di euro.

Eravate proprio sul punto di partire in Grecia per lavorare e magari aprire un ristorante italiano come fanno qui i greci con le gyrosterie? Secondo il sistema fiscale greco, se il vostro soggiorno é di lavoro nel paese si devono pagare le tasse. Tuttavia, potrete benficiare di alcuni sgravi fiscali, a seconda della vostra situazione familiare e fiscale.

L’utile netto delle imprese é tassato ad un’aliquota del 35%, previa deduzione degli utili che non sono soggetti ad imposta (o che sono tassati separatamente). I dipendenti pagano letasse mediante ritenuta alla fonte da parte quindi del datore di lavoro, similmente quindi alla nostra Italia.