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IVA per cassa: detraibile dopo dodici mesi anche senza pagamento

Le fatture emesse o da pagare avvalendosi del meccanismo dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) ad esigibilità differita, ovverosia con l'”IVA per cassa” come viene comunemente in gergo definita, sono soggette comunque, anche in assenza del regolare pagamento e incasso, alla detraibilità ed al versamento dell’imposta dopo dodici mesi. A chiarirlo con una Circolare emessa in data odierna è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il sistema dell’IVA per cassa non implichi alcun cambiamento sulle modalità di registrazione e di annotazione delle fatture. Il sistema dell’IVA per cassa, lo ricordiamo, è entrato in vigore a seguito del Decreto anticrisi dello scorso mese di novembre messo a punto dall’attuale Governo in carica per venire incontro alle piccole e medie imprese con un fatturato non superiore ai 200 mila euro annui che, in questo modo, possono versare l’IVA, fatto salvo il limite dei dodici mesi, solo quando la fattura è stata effettivamente pagata.

Il nuovo sistema, tra l’altro, agevola le gestione di cassa delle piccole e medie imprese che lavorano per conto della Pubblica Amministrazione che spesso, purtroppo, paga in forte ritardo. Per i pagamenti che non avvengono in contanti, ma attraverso transazione bancaria, l’IVA con il meccanismo “per cassa” diventa esigibile, e quindi soggetta a detraibilità per chi paga, e a versamento per chi incassa, fatto sempre salvo il limite dei dodici mesi, in corrispondenza della data di accredito sul conto corrente.

Lo stesso dicasi anche per i pagamenti parziali: se una fattura viene saldata tramite acconti, l’IVA da versare o da portare in detrazione è sempre quella che si riferisce alla quota dell’importo della fattura che è stato incassato e pagato. Secondo un recente studio condotto dalla CGIA di Mestre, il sistema dell’IVA per cassa permetterà alle piccole imprese di avere maggiore liquidità in cassa, con la possibilità di non anticipare più l’IVA allo Stato, e di contribuire in questo modo a far sì che il soggetto che deve saldare la fattura abbia tutto l’interesse, ai fini della detraibilità di imposta, di accelerare i tempi di saldo senza prendersela comoda.