Stati Uniti e Fisco: il 2008 è l’annus horribilis

 La crisi economica continua ad “avvolgere” con i suoi lunghi tentacoli gli Stati Uniti: gli effetti della congiuntura economica negativa nel territorio a stelle e strisce sono ravvisabili soprattutto in relazione al Fisco. In effetti, gli ultimi dati dell’Internal Revenue Service hanno messo in luce come nel 2008 siano svaniti ben 3.000 miliardi di dollari dai redditi dei lavoratori americani della cosiddetta “middle class. Ciò equivale a dire che è molto alto il numero dei contribuenti che non hanno provveduto, o hanno dimenticato, di versare le imposte nelle misura dovuta. Le stime, in questo caso, parlano di oltre 22 milioni di soggetti “sbadati” o negligenti nel 2008, una cifra davvero impressionante. Questa folla di contribuenti morosi viene considerata un indice fondamentale nella misura dell’incidenza effettiva della crisi, non solo su società e pmi, ma anche sul contribuente medio.

 

Liguria: avviato un tavolo tra Entrate e terzo settore

 È dunque la Liguria la regione scelta per avviare il primo tavolo di confronto tra Agenzia delle Entrate e i rappresentanti del settore no profit. Il primo di questi incontri si terrà infatti il prossimo 24 novembre a Genova, nella sede della direzione regionale. Sostanzialmente, siamo di fronte all’attivazione di un importante programma di assistenza fiscale, volto soprattutto a migliorare la compilazione e l’invio del modello Eas. Il tavolo regionale sarà dunque l’occasione per illustrare i principali chiarimenti relativi al documento fiscale: gli enti no profit e tutto il terzo settore avranno quindi la possibilità di rivolgersi agli uffici territoriali, trovando l’aiuto necessario in ambito tributario. Si tratta di un argomento di stretta attualità, visto che, proprio nel corso di questa settimana, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha voluto sottolineare l’importanza di tali incontri in merito all’associazionismo di promozione sociale.

 

Taglio dell’acconto Irpef: approvato il decreto legge

 Contrariamente a quanto preventivato nel corso della giornata di ieri, il taglio degli acconti fiscali per questo mese si riferirà esclusivamente all’Irpef, mettendo da parte per il momento Ires e Irap. Tutti quei soggetti che sono tenuti al pagamento dell’imposta sulle persone fisiche potranno quindi beneficiare di uno sconto nel prossimo versamento: è stato approvato, in proposito, un decreto legge con cui il Consiglio dei Ministri approva questa operazione, riducendo l’acconto Irpef dal 99 al 79%. Si tratta sostanzialmente di un intervento da 3,8 miliardi di euro, coperto in particolare dai proventi dello scudo fiscale: una somma che verrà poi recuperata nel 2010 in sede di conguaglio. La legge in questione, tra l’altro, contiene anche delle disposizioni volte a consentire ai Comuni di rimborsare la terza rata dell’Ici extrarurale: questa misura rientra negli strumenti di ausilio alla ripresa economica. I principali beneficiari di questa ennesima versione di intervento tributario dovrebbero essere le ditte individuali, le piccole aziende, le società di persone e i soggetti titolari di partita Iva che provvedono al pagamento dell’Irpef.

 

Dogane ed Entrate scoprono una frode Iva intracomunitaria

 La Direzione Regionale per il Lazio e l’Umbria dell’Agenzia delle Dogane e la Direzione Regionale del Lazio dell’Agenzia delle Entrate hanno provveduto a porre in essere una vasta operazione di controllo e verifica per quel che riguarda una società multinazionale: a quest’ultima sono già state applicate sanzioni pari a 9 milioni di euro. Per essere più precisi, si tratta sostanzialmente di indagini volte a contrastare in maniera congiunta e comune l’evasione fiscale nell’ambito del settore dell’Iva intracomunitaria (l’Iva da applicare agli acquisti che vedono coinvolti paesi della comunità europea) e di altre imposte a carattere maggiormente nazionale. Un’importante attività investigativa è stata in grado di portare alle conclusioni di questa verifica; nel dettaglio, è stato possibile andare ad appurare alcuni comportamenti tributari di questa multinazionale, la quale ha utilizzato, in relazione al periodo d’imposta 2004, uno schema negoziale molto particolare, con l’intento di acquistare merce proveniente da altri paesi della comunità e da impiegare in una fase successiva nell’attività produttiva.

 

Il Veneto spiega il Fisco ai ragazzi con i giochi di ruolo

 L’iniziativa posta in essere dall’Agenzia delle Entrate di Bassano del Grappa (siamo in provincia di Vicenza) è di sicuro interesse oltre che molto utile: in effetti, al fine di sensibilizzare maggiormente le persone alla legalità fiscale, l’ufficio locale ha deciso di incontrare nei giorni scorsi 65 studenti di tre classi di terza media. Per essere più precisi, la scuola scelta in questo senso è stato l’Istituto Roncalli di Rosà, a cui è stato proposto per l’appunto un gioco di ruolo che fosse in grado di coinvolgere i ragazzi e di educarli già a questa età alla cultura del fisco. Il gioco in questione è stato denominato “La Grande Famiglia”: sostanzialmente, esso si propone come una serie di situazioni ed eventi che di solito si verificano nella vita quotidiana di molte famiglie, che in questo caso vengono a essere rappresentate dai gruppi di alunni che sono stati coinvolti nel gioco. I fatti collegati al gioco possono essere di vario tipo: positivi, negativi o correlati, vale a dire che possano anche coinvolgere in maniera simultanea più famiglie.

 

Tassa sull’oro: istituiti i codici per saldo e acconto

 La risoluzione 277/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri rappresenta il completamento ideale per quel che riguarda il discorso della cosiddetta “golden tax: si tratta di un provvedimento contenuto nel decreto legge anticrisi-bis, molto discusso come vedremo in seguito. Per essere più precisi, bisogna dire che il documento delle Entrate ha introdotto due nuovi codici tributo, i quali dovranno essere specificamente utilizzati per pagare con il modulo F24 la tassa sull’oro; quest’ultima è un’imposta sostitutiva del 6% da applicare sulle plusvalenze che sono state iscritte nel bilancio e si riferisce alle disponibilità in metalli preziosi (soprattutto oro, argento, palladio e platino) per un uso di tipo non industriale. La risoluzione ha chiarito che i due “golden numbers” sono il 1829 per quel che concerne l’acconto della tassa e il 1830 per il suo saldo. La tassa sull’oro è prevista dall’articolo 14 del decreto anticrisi-bis (Decreto legge 78 del 2009) e deve essere applicata, entro un limite massimo pari a 300 milioni di euro, per il periodo di imposta in corso all’entrata in vigore della legge di conversione del decreto (quest’ultima è stata introdotta nello scorso mese di agosto).

 

Familiari a carico: ancora quattro giorni per l’avviso Inpdap

 Il prossimo 13 novembre rappresenterà il termine ultimo per i dipendenti pubblici a riposo per presentare la dichiarazione 2009: si tratta infatti di una possibilità offerta dalla Finanziaria 2008, la quale ha stabilito per questa categoria di soggetti delle detrazioni d’imposta, a patto che siano state indicate le condizioni di spettanza nell’apposita dichiarazione. La proroga in questione è stata decisa dall’Istituto di Previdenza per i Dipendenti della Pubblica Amministrazione (Inpdap): la presentazione del documento si riferisce alle detrazioni fiscali a cui si ha diritto per i familiari a carico per il 2009. Il precedente termine era stato fissato per il 15 aprile, ma lo spostamento della data è stato provocato dal fatto che l’ente non ha ancora provveduto a iniziare alcun recupero. A chi spettano queste detrazioni? Il soggetto richiedente è il pensionato che ha familiari a carico con un reddito complessivo annuo non superiore ai 2.840,51 euro; se il limite viene superato nel corso dell’anno, allora il pensionato perde il suo diritto per l’intero periodo. Per familiari, in questo caso, si intende il coniuge, i figli, i nipoti in linea retta, i genitori, i figli adottivi, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle.

 

G20 e fisco: Brown torna a parlare di Tobin Tax

 Al G20 finanziario in corso a St. Andrews (Scozia) stanno fioccando interessanti proposte fiscali in previsione di una adeguata strategia di uscita dalla recessione economica. Per la precisione, secondo le conclusioni della bozza finale dei ministri dell’economia e dei banchieri centrali gli obiettivi dovranno essere raggiunti entro la fine del prossimo mese di gennaio. La proposta più importante dal punto di vista tributario è venuta dal premier britannico Gordon Brown, il quale ha invitato i ministri intervenuti al vertice a prendere seriamente in considerazione l’applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie, in modo da rendere le banche ancora più responsabili: in economia, un’imposta di questo tipo viene definita come Tobin Tax. Di cosa si tratta esattamente? Il tributo prende il nome dal premio Nobel per l’economia, James Tobin, il quale la propose nel 1972.

 

Conti bancari: ammessa la prova contraria del contribuente

 Il Fisco ha la possibilità di determinare il reddito e imputarne il possesso a quel soggetto che dimostri di essere il reale percettore, al fine di dimostrare un quadro indiziario grave e preciso; il compito del contribuente, in questo caso, è quello di difendersi tramite una idonea documentazione probatoria. Queste sono le conclusioni a cui è giunta la Corte di Cassazione con la sentenza 21454, la quale ha accolto un ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate. La vicenda che ha portato a questo ricorso è nata a seguito dell’emissione da parte dell’ufficio di Pesaro di un avviso di accertamento nei confronti di una società a causa di un maggior reddito non dichiarato all’erario. Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza avevano messo in luce numerosi scambi tra le società fiduciarie, soprattutto attraverso l’utilizzo di conti bancari e alcuni libretti al portatore.

 

Agenzia delle Entrate: nasce Affari legali e contenzioso

 Il Comitato di gestione dell’Agenzia delle Entrate ha affidato compiti ben precisi alla nuovissima direzione centrale Affari legali e contenzioso: il direttore della neonata struttura sarà Vincenzo Busa, attualmente alla guida della direzione Normativa e Contenzioso. Per la precisione, la direzione Affari legali e Contenzioso svolgerà soprattutto compiti volti ad assicurare e migliorare la difesa in giudizio, grazie a un’intensa attività di indirizzamento, coordinamento e automazione. Dunque, le materie ereditate sono praticamente le stesse che venivano attribuite e svolte dalla struttura Normativa e Contenzioso, la quale comunque non andrà in pensione: in effetti, ad essa verrà affidata una nuova configurazione, in qualità di direzione centrale Normativa. L’ente così configurato sarà diretto da Arturo Betunio e curerà, in particolare, le attività volte a interpretare nella maniera più corretta la normativa tributaria e a coordinare l’interpello e il supporto agli organi che sono competenti per la predisposizione delle stesse leggi in ambito fiscale.

 

Iva e “miscugli di frutta”: le differenze per l’agevolazione

 Le agevolazioni fiscali relative all’applicazione dell’Iva subiscono un distinguo a seconda dell’effettiva composizione di determinati preparati alimentari: ci stiamo riferendo in questo caso a dei veri e propri miscugli di frutta, i quali non sono tutti uguali. In effetti, come emerge da due diverse risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate (sono contenute nelle risoluzioni 269/E e 270/E pubblicate nel corso della giornata di ieri), l’Iva ridotta al 10% vale solamente per l’alimento masticabile a base prevalente di frutta, con determinati quantitativi di zucchero e di agente addensante; l’aliquota dell’imposta rimane invece ordinaria (20%), nel caso in cui il prodotto non può essere assimilato ai preparati medici o a base di frutta (ci troviamo di fronte a una bevanda analcolica dolce e aromatizzata). Le differenze appena illustrate si sono rese necessarie a seguito di due distinti interpelli, i quali richiedevano specifici chiarimenti in merito all’applicazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto nell’ipotesi di cessione di particolari prodotti alimentari.

 

Umbria, Entrate e Anci unite per integrare i cittadini stranieri

 Il progetto posto in essere ieri a Perugia dalla Regione Umbria, congiuntamente con la Direzione Regionale delle Entrate e l’Anci è davvero molto importante: si tratta infatti di una vera e propria integrazione dal punto di vista fiscale destinata ai cittadini stranieri residenti in questo territorio. La stipula dell’accordo è avvenuta alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore Regionale delle Politiche Sociali, Damiano Stufara, del Direttore Regionale delle Entrate, Gennaro Esposito e del presidente dell’Anci-Umbria, Fernanda Cecchini. L’iniziativa si rivolge sostanzialmente a tutti quei cittadini e imprenditori immigrati, tenendo conto sia della forte espansione dell’attività imprenditoriale di questo tipo, sia della crescita di interesse nei confronti delle associazioni di imprese, operanti soprattutto nell’ambito del lavoro autonomo e che sono impegnate nel ricercare la migliore gestione d’impresa. Attraverso questi interventi, le popolazioni immigrate dell’Umbria saranno in grado di conoscere in maniera più approfondita la materia fiscale, incrementando così la loro consapevolezza relativa ai doveri e ai diritti. È inoltre previsto che, anche mediante il prezioso apporto degli enti locali, si raccolgano le esigenze delle comunità in questione, collaborando con queste ultime e realizzando veri e propri servizi di integrazione fiscale.

 

Usa: il 30 novembre scade il beneficio fiscale sulla prima casa

 Manca dunque poco meno di un mese alla conclusione dell’iniziativa che prevede, per i cittadini statunitensi, delle agevolazioni fiscali relative all’abitazione principale. Il progetto è stato ideato dal Tesoro americano nell’ambito dell’American Recovery and Reinvestment Act, la legge volta ad aiutare anche i neoproprietari di immobili a partire dal 1° aprile 2008. Si tratta pertanto di un vero e proprio “bonus prima casa” che ha già riscosso molto successo, ma che è comunque agli sgoccioli; lo scorso 17 settembre risultavano ben 1,4 milioni di contribuenti fruitori del “first time homebuyer credit” e si spera di incrementare questa platea nei restanti giorni. Di cosa si tratta sostanzialmente? Il bonus prevede un credito d’imposta pari al 10% del costo di acquisto dell’abitazione e si può arrivare fino a un massimo di 8.000 dollari, una cifra da suddividere equamente tra ciascun coniuge, nel caso non sia stata scelta l’opzione per il regime del joint tax return.

 

Il Governo precisa alcuni punti relativi all’Irap

 Il punto fiscale su cui il Governo dovrà concentrare la sua maggiore attenzione rimane sempre la riduzione dell’Irap: un’operazione di questo tipo comporterebbe uno sconto pari a 4 miliardi di euro, tramite la deducibilità dell’imposta per le imprese che contano fino a 50 addetti. La commissione Bilancio del Senato sta ora vagliando proprio un emendamento in questo senso, ma la soluzione più probabile è che si riproponga il testo in aula in più occasioni, dopo le necessarie correzioni. L’ipotesi ufficiale che circola in questi giorni rimane una: la decisione sul taglio dell’imposta verrà presa nel corso dell’esame della Finanziaria, probabilmente in seconda lettura alla Camera, quando ci saranno dei chiarimenti circa il gettito dello scudo fiscale.