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G20 e fisco: Brown torna a parlare di Tobin Tax

Al G20 finanziario in corso a St. Andrews (Scozia) stanno fioccando interessanti proposte fiscali in previsione di una adeguata strategia di uscita dalla recessione economica. Per la precisione, secondo le conclusioni della bozza finale dei ministri dell’economia e dei banchieri centrali gli obiettivi dovranno essere raggiunti entro la fine del prossimo mese di gennaio. La proposta più importante dal punto di vista tributario è venuta dal premier britannico Gordon Brown, il quale ha invitato i ministri intervenuti al vertice a prendere seriamente in considerazione l’applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie, in modo da rendere le banche ancora più responsabili: in economia, un’imposta di questo tipo viene definita come Tobin Tax. Di cosa si tratta esattamente? Il tributo prende il nome dal premio Nobel per l’economia, James Tobin, il quale la propose nel 1972.

 


Ci troviamo di fronte a una tassa su tutte le transazioni valutarie con l’aliquota compresa tra lo 0,05% e l’1%, al fine di fronteggiare gli intenti speculativi e di dar vita a un cospicuo gettito da destinare allo sviluppo delle nazioni più povere. L’iniziativa di Brown è dettata soprattutto dalla convinzione che i segnali economici positivi che stanno attualmente emergendo non devono far cessare le politiche di stimolo fiscale. C’è però da dire che gli Usa si sono già dichiarati non pronti a sostenere un progetto tributario di questo tipo: il segretario del Tesoro statunitense, Tim Geithner, è comunque convinto che un sistema in cui i contribuenti non siano esposti ai rischi sia la soluzione migliore per la ripresa economica.

 

Giulio Tremonti ha invece voluto sottolineare come la proposta di applicare la Tobin Tax non sia poi così innovativa, visto che esiste da almeno 20 anni. Il nostro ministro dell’economia, intervenuto a St. Andrews in rappresentanza dell’Italia insieme al numero uno di BankitaliaMario Draghi, è convinto che la speculazione finanziaria vada innanzitutto bloccata e poi finalmente tassata.