Commercianti e artigiani: i contributi relativi al 2010

 Ci sono delle importanti conferme per quel che riguarda le aliquote contributive relative alle gestioni pensionistiche di commercianti e artigiani iscritti all’Inps: anche nel 2010, infatti, non verrà modificata la misura del 20% fissata dalla legge 296 del 2006 (si tratta della Finanziaria per il 2007), con un minimale pari a 14.334 euro e un versamento di 2.874 e 2.997 euro. La circolare di riferimento, in questo caso, è quella che è stata pubblicata dallo stesso ente previdenziale lo scorso 2 febbraio: le aliquote sono del 20% per gli artigiani e del 20,9% per i commercianti, mentre le stesse diminuiscono rispettivamente al 17% e al 17,9% nell’ipotesi di giovani collaboratori che non hanno un’età superiore ai 21 anni. Inoltre, rimane ancora valida la riduzione del 50% per quei lavoratori di età superiore ai 65 anni e già pensionati presso le gestioni dell’Istituto. Il reddito minimo da prendere in considerazione è dunque quello di 14.334 euro: riguardo poi la quota che eccede il reddito minimo e che arriva fino al limite di retribuzione annua pensionabile (per un ammontare pari a 42.364 euro), i contributi devono essere calcolati applicando le aliquote del 20% sui redditi di impresa che sono stati prodotti nel 2009.

 

Niente tasse governative per l’iscrizione alla scuola dell’obbligo

 Finalmente gli studenti che si trovano in età di obbligo scolastico possono tirare un sospiro di sollievo: in effetti, essi non sono tenuti in alcun modo a versare le tasse governative per ottenere l’iscrizione alla stessa scuola. Si tratta di un esonero fiscale molto importante, il quale, tra l’altro, non si riferisce ai soli ragazzi che frequentano le elementari e le medie (l’esonero, in questo caso, è già previsto per legge), ma anche per gli studenti delle classi prime, seconde e terze delle scuole superiori. Inoltre, importante novità, sono inclusi nel novero anche coloro che sono iscritti ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, solitamente predisposti in accordo con le Regioni. La conferma di tale gratuità è giunta direttamente da Viale Trastevere, sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: in proposito, è stata emanata un’apposita circolare, la quale precisa appunto che gli studenti fino a 16 anni sono esonerati dal pagamento delle tasse da versare all’Erario per la frequenze al prossimo anno scolastico.

 

Modello F24: arriva il codice tributo per il bingo

 La risoluzione 4/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha portato alcune precisazioni per quel che riguarda i versamenti da effettuare con il modello F24: per essere più precisi, la stessa Agenzia ha “estratto” uno specifico numero che consentirà ai concessionari del gioco del bingo, effettuato tramite una partecipazione a distanza, di versare con l’F24 Accise sia il prelievo dell’Erario sia il compenso che è dovuto al controllore centralizzato dello stesso gioco. Il codice tributo che è stato scelto a tal proposito è il 5212, quindi si tratta di un solo numero che permetterà di pagare il normale prelievo tributario e la parcella del controllore del bingo. Se si vuole spiegare la questione in termini ancora più semplicistici, si può allora dire che siamo di fronte a una imposta unica che deve essere destinata all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (l’organo del ministero dell’Economia e delle Finanze, preposto alla gestione del gioco pubblico nel nostro paese), in base alle modalità e ai termini che sono stati dettati dal decreto direttoriale dello scorso 16 novembre: questo testo normativo, infatti, ha contribuito a modificare la disciplina che era contenuta in un precedente decreto del 2007.

 

Agenzia delle Entrate: Fisco e Scuola fa tappa a Cremona

 Anche in relazione a questo nuovo anno, l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Cremona ha intenzione di porre in essere una interessante serie di incontri e di visite con gli istituti scolastici del proprio territorio: c’è comunque da dire che si tratta di un progetto molto più ampio, da realizzare nell’ambito del noto programma formativo denominato “Fisco e scuola”, il quale è volto principalmente a diffondere e a sensibilizzare la cultura della legalità fiscale all’interno delle scuole del nostro paese. Si diceva di un progetto molto più ampio, ed in effetti, oltre alle stesse Entrate, anche il Comune di Cremona, la Guardia di Finanza e l’Inps forniranno il loro contributo per il raggiungimento di un obiettivo così importante in ambito tributario. Già lo scorso 30 gennaio, tra l’altro, i funzionari dell’Ufficio lombardo dell’Agenzia hanno incontrato alcuni studenti, per la precisione quelli del Liceo Scientifico Statale Gaspare Aselli

 

Le lezioni impartite da professionisti non sono esenti da Iva

 L’esenzione dall’Imposta sul Valore Aggiunto non ha ragione di esistere nel caso di docenze fornite da un professionista presso un istituto di formazione nell’ambito di corsi organizzati nello specifico da soggetti terzi; in effetti, questo tipo di esenzione fiscale è prevista esclusivamente nell’ipotesi in cui le lezioni, di tipo scolastico o universitario, vengano impartite dal soggetto a titolo personale. C’è anche da dire, comunque, che il titolo personale non è una circostanza contemplata dalla disciplina tributaria quando le prestazioni vengono a essere ricomprese nella nozione di lezioni relative all’insegnamento scolastico o universitario. Il problema in questione era sorto in seguito a un mancato esonero, ai fini dell’Iva, da parte dell’Agenzia delle Entrate tedesca, di quelle attività di insegnamento, nell’ambito dei corsi di formazione professionale, svolte dal socio di una società di diritto civile, il quale gestiva uno studio di consulenza tecnica (causa C-374/08): in questo caso, l’insegnamento che viene impartito è prestato dal socio stesso per conto di un’associazione di diritto privato, anche perché il soggetto si occupava essenzialmente dell’organizzazione e della gestione dei corsi di formazione professionale rivolti a studenti qualificati e titolati dal punto di vista professionale.

 

Canone Rai 2010, da oggi si paga la sovrattassa.

Il 31 gennaio 2010 è stato l’ultimo giorno utile per pagare il Canone Rai 2010, da oggi infatti si dovrà aggiungere la sovrattassa o sanzione amministrativa di 4,23€.

Se il ritardo del pagamento si prolungherà per altri 30gg, la sanzione aumenterà fino a 8,45€.

Lavoratori all’estero: fissate le nuove retribuzioni convenzionali

 I lavoratori dipendenti italiano che sono stati inviati all’estero per svolgere in maniera continuativa ed esclusiva il loro rapporto hanno finalmente un punto di riferimento per quel che concerne le loro retribuzioni: nella Gazzetta Ufficiale di due giorni fa è stato infatti pubblicato il decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 21 gennaio 2010, il quale stabilisce appunto le retribuzioni convenzionali da utilizzare poi come base per il calcolo dei contributi assicurativi e delle imposte sul reddito relativi a quest’anno. Il comma 8-bis dell’articolo 51 del Tuir disciplina l’aspetto fiscale in questo senso, disponendo che il reddito di lavoro dipendente che viene prestato al di fuori del nostro paese da quei lavoratori che soggiornano in uno Stato estero per un periodo superiore ai 183 giorni, viene a essere determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali definite ogni anno con apposito decreto ministeriale. C’è anche da aggiungere, tra l’altro, che, nel caso in cui il datore di lavoro riconosca al dipendente dei benefit, questi ultimi non sono sottoposti immediatamente a tassazione, visto che sono ricompresi in maniera forfetaria nella retribuzione convenzionale.

 

Inps: nuove tabelle per i contributi a colf e badanti

 La circolare numero 11 pubblicata dall’Inps ha messo in luce quelle che sono le nuove tabelle con le quote da versare il relazione al lavoro domestico: la pubblicazione di tale documento risale a tre giorni fa ed ha delineato i contributi da erogare per colf e badanti con le stime aggiornate al 2010. in effetti, si è reso necessario adeguare tali contributi alle nuove fasce di retribuzione, le quali sono state rilevate dalla variazione annuale dell’Istat sui consumi; in particolare, bisogna notare che questa variazione è stata pari allo 0,7% nel periodo compreso tra il 2008 e il 2009. Solamente per fare un esempio, l’aumento dell’importo contributivo nella prima fascia di retribuzione oraria (vale a dire fino a 7,22 euro l’ora) risulta essere molto modesto, pari a un +0,01% rispetto a quanto era stato stabilito nel 2009.

 

Credito d’imposta: dal 2 febbraio via libera agli incentivi per negozi

 Il prossimo 2 febbraio sarà la giornata iniziale per l’inoltro e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle richieste per il 2010 relative ai crediti d’imposta: per la precisione, si tratta di quei crediti che si riferiscono alle spese per l’installazione degli impianti e delle attrezzature di sicurezza, tra cui anche gli strumenti di pagamento tramite moneta elettronica e le richieste stesse potranno essere inviate attraverso il modello che è stato approvato dall’Agenzia con provvedimento del 31 marzo 2008. Il credito d’imposta in questione può essere erogato fino all’80% delle spese che sono state sostenute: esso è stato introdotto, nello specifico, dalla legge Finanziaria del 2008 ed è usufruibile dalle piccole e medie imprese di tipo commerciale che svolgono in prevalenza vendite al dettaglio e all’ingrosso, da quelle attività che provvedono a somministrare alimenti e bevande e da quei soggetti che esercitano una rivendita di generi di monopolio. Nell’ipotesi in cui le Entrate dovessero poi fornire un parere positivo, il credito potrà essere usato in maniera esclusiva in compensazione, a decorrere dalla data di concessione.

 

Cauzioni per imballaggi: ancora pochi giorni per la fattura globale

 Per quegli imballaggi e contenitori che solitamente non vengono riconsegnati è in previsione la fatturazione: gli importi che vengono addebitati ai clienti in questo senso e che sono destinati alla restituzione, rappresentano infatti delle somme da assoggettare all’Imposta sul Valore Aggiunto. La norma in questione, comunque, offre la possibilità di sottoporli a fatturazione solamente una volta all’anno, proprio nel mese di gennaio. Come funziona questa specifica operazione fiscale? In via generale, il prezzo versato per gli imballaggi è escluso dalla base imponibile dell’Iva e la loro cessione costituisce un’operazione del tutto autonoma; ma esistono anche dei casi in cui tali imballaggi non vengano restituiti, ragione per la quale viene a determinarsi l’obbligo di fatturazione del corrispettivo. Inoltre, quando si procede alla regolarizzazione contabile, bisogna ricordare che essa può avvenire seguendo due strade, o adottando le regole generali per la fatturazione che sono contenute nel Dpr 633 del 1972 (per la precisione, all’articolo 21), oppure prendendo come riferimento le disposizioni del decreto ministeriale dell’11 agosto 1975 (si emette sostanzialmente una fattura globale relativa a tutte le consegne nel periodo d’imposta precedente).

 

Equitalia concede altri sei mesi agli abruzzesi per la riscossione

 C’è un’importante novità per quel che riguarda gli adempimenti fiscali e i contribuenti abruzzesi colpiti lo scorso 6 aprile dal terremoto: Equitalia, la nota società pubblica incaricata della riscossione nazionale dei tributi, ha infatti deciso di venire incontro a questi cittadini, così duramente colpiti dal terribile evento ed ha emanato una direttiva con la quale si va a recepire un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per essere più precisi, si tratta dell’ordinanza 3837 dello 30 dicembre 2009; in base a questa disposizione, si procede alla proroga del termine di scadenza relativo alla sospensione degli adempimenti e dei versamenti al fisco, nonché dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. La proroga in questione è di altri sei mesi rispetto alla scadenza originaria, la quale era stata fissata proprio in questi giorni.

 

Iva: scade oggi il termine per il ravvedimento breve

 È dunque giunto l’ultimo giorno per i titolari di partita Iva per mettersi in regola e sanare la propria posizione debitoria attraverso il cosiddetto ravvedimento breve: di cosa si tratta esattamente? In pratica, tutti quei contribuenti che non hanno provveduto al pagamento per intero o in parte dell’acconto Iva relativo al 2009 entro la scadenza del 28 dicembre scorso, possono usufruire di questa pratica fiscale alternativa, versando l’imposta che è dovuta, aggiungendo poi a tale somma gli interessi legali e la sanzione ridotta fino al 2,5%. La possibilità in questione deve essere appunto esercitata entro 30 giorni dalla scadenza iniziale, termine che scade oggi: ma anche chi non riesce a regolarizzarsi entro questa data ha ancora un modo per provvedere al versamento, vale a dire il cosiddetto “ravvedimento lungo”, il quale consente di appianare i termini di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in corso di cui è stata posta in essere la violazione, mediante il pagamento di una sanzione pari al 3%. C’è comunque anche da dire che, a partire dallo scorso 1° gennaio, così come è stato stabilito dal ministero dell’Economia, sono cambiate le misure degli interessi legali da applicare alle somme da versare in ritardo (per la precisione, dal 3% all’1%).

 

Assicurazione Inail: per le casalinghe c’è tempo fino al 1° febbraio

 C’è dunque tempo fino al prossimo 1° febbraio, per tutti coloro che si occupano della cura della propria famiglia e della casa, per provvedere all’assicurazione contro gli infortuni domestici: la scadenza originale era stata fissata al 31 gennaio, ma è stata prorogata di un giorno visto che si trattava di una domenica. Si tratta sostanzialmente di un obbligo che riguarda uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, i quali svolgono attività di casalinga o casalingo a tempo pieno (l’obbligo è previsto dalla legge 493 del 1999). Il premio assicurativo annuo ammonta a 12,91 euro, ma non può essere frazionato nei vari mesi, né sottoposto a deduzione ai fini fiscali: tra l’altro, l’Inail ha anche inviato, nel corso del mese di dicembre, una lettera agli iscritti degli anni precedenti con il bollettino fiscale già compilato con i dati dell’assicurato e l’importo che deve essere versato. Questo bollettino va ovviamente intestato all’istituto stesso da chi ha maturato i requisiti assicurativi nel 2010, avendo cura di inserire i dati personali, il codice fiscale e di pagare nel momento in cui vengono a verificarsi le condizioni di legge.

 

Tasse: le linee di pensiero del Governo sull’Irpef

 All’interno del Consiglio dei Ministri fervono le discussioni circa le più importanti tematiche fiscali da affrontare: per il momento sembra prevalere la linea di azione del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, anche se le discussioni non sembrano finite qui. Importante in questo senso è stato il discorso di Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, intervenuto ad Arezzo nel corso di una convention del Pdl: secondo il ministro, infatti, le tasse possono essere ridotte già a partire dal prossimo anno, mentre il 2010 rappresenterà l’anno di avvicinamento al traguardo. Il sentiero è già stato tracciato da Tremonti; riduzione dell’Irpef, aumento delle aliquote relative all’Iva, innalzamento delle tasse sui consumi, obiettivi ambiziosi, ma da raggiungere senza accelerare i tempi.