Si torna a parlare di modello Intrastat, il documento fiscale che consente appunto agli operatori intracomunitari dell’Unione Europea di assolvere ai propri obblighi tributari, e stavolta il riferimento va alle scadenze temporali: in effetti, ci sarà tempo soltanto fino alla giornata di domani per provvedere alla trasmissione di questo fondamentale riepilogo di cessioni di beni e prestazioni di servizi. In particolare, la scadenza in questione riguarda le operazioni concluse nel corso del mese di luglio ed ha quindi carattere fiscale. Esistono infatti degli obblighi mensili per gli operatori che danno vita a scambi di tipo commerciale con gli stati del Vecchio Continente. Tra l’altro, dettaglio non certo trascurabile, bisogna ricordare anche che l’obbligo temporale a cui ci stiamo riferendo viene allargato anche a coloro che hanno usufruito della possibilità trimestrale e che, inoltre, a luglio sono riusciti a superare quota 50.000 euro. Come dovrà comportarsi allora il contribuente di fronte a queste novità?
Redazione
Usa, dall’8 settembre una tassa turistica per i visitatori
Coloro che sono interessati ad effettuare un viaggio negli Stati Uniti devono cerchiare in rosso la prossima data dell’8 settembre: sarà infatti questo il primo giorno in cui verrà data applicazione a una contestata ma necessaria (per lo stesso governo americano) imposta turistica. Entrando nel dettaglio di tale novità fiscale, c’è da dire che tra pochi giorni l’ingresso in territorio a stelle e strisce non sarà più lo stesso, visto che i turisti che appartengono a una lista di trentasei nazioni (tra cui anche l’Italia) avranno l’obbligo di versare i quattordici dollari relativi a questa tassa; il pagamento in questione, inoltre, dovrà essere posto in essere nel momento in cui si provvederà a compilare l’Esta, l’Electronic System for Travel Authorisation (altro non è che lo specifico sistema che viene adottato per ottenere l’ingresso negli Stati Uniti facendo a meno del visto). Le stime delle autorità fanno comprendere le dimensioni finanziarie del fenomeno. In effetti, ci si attende il finanziamento del 50% delle attività di promozione turistica grazie proprio al nuovo gettito tributario che ne deriverà.
Entrate: i requisiti immobiliari per le agevolazioni del Fisco
Attraverso la pubblicazione della risoluzione 86/E dei giorni scorsi, la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a disciplinare l’ambito di alcune agevolazioni fiscali relative agli immobili: in effetti, questo nuovo documento dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti sugli acquisti agevolati, specificando che le dimensioni della casa acquistata da un contribuente contano e non poco per quel che concerne le esigenze famigliari. Un alloggio troppo piccolo, quindi, non è un presupposto valido per godere dei benefici tributari in questione, soprattutto se questi ultimi sono già stati sfruttati in relazione alla prima casa. L’interpello si era reso necessario alla luce di un caso di comunione legale dei beni, visto che il soggetto coinvolto aveva acquistato l’abitazione prima del matrimonio dal futuro consorte e in forma ridotta grazie proprio alle agevolazioni. Un doppio beneficio fiscale non è pero possibile e in tal senso i tecnici dell’Agenzia si sono allineati a una sentenza di sette mesi fa della Corte della Cassazione: in effetti, tale ordinanza aveva già chiarito molti elementi, in particolare il fatto che una nuova agevolazione è consentita solamente nell’ipotesi in cui l’edificio sia del tutto inadatto all’utilizzo abitativo.
Saint Kitts and Nevis, è boom per le registrazioni di yacht
La giurisdizione offshore di Saint Kitts and Nevis, il piccolo stato insulare americano, ha messo in luce una registrazione davvero particolare: in effetti, il minuscolo arcipelago delle Piccole Antille può vantare un numero davvero ingente, e fin troppo sospetto, di imbarcazioni di lusso, oltre mille e di proprietà di ricchi stranieri. Il Registro Nautico Internazionale è stato molto preciso in questo senso, mostrando come yacht e scafi presentino una contabilità tutta particolare. Il tratto comune in tal senso è rappresentato dall’origine geografica degli stessi proprietari, visto che nessuno di loro è nato all’interno di Saint Kitts and Nevis e detiene un patrimonio piuttosto alto; tra l’altro, il 2010 è stato celebrato come l’anno d’oro degli yacht, a causa di questi dati così inequivocabili. Statistiche talmente evidenti che fanno riflettere a lungo: le due isole del microstato contano circa 50.000 cittadini residenti, dunque si potrebbe immaginare uno yacht ogni cinquanta abitanti, una situazione ambigua se si pensa che il debito pubblico sta attanagliando il governo di Basseterre.
Montenegro, una nuova meta turistica dal Fisco vantaggioso
La lista delle mete più ambite a livello turistico per motivi che non sono strettamente legati alle sole vacanze si arricchisce della presenza del Montenegro: la giovane repubblica balcanica, riconosciuta indipendente appena quattro anni fa, ha inaugurato proprio in questi giorni, infatti, il primo edificio di quello che in futuro dovrebbe diventare Porto Montenegro, un investimento finanziario e immobiliare da ben 200 milioni di euro. Di cosa si tratta esattamente? L’obiettivo principale, così come è stato annunciato da Milo Djukanovic, premier del piccolo Stato, è quello di dar vita a una nuova Montecarlo, anche e soprattutto al fine di conquistare un meritato ingresso nell’Unione Europea. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che è stata promossa la cittadinanza montenegrina a chiunque voglia investire nel paese della ex Jugoslavia una somma minima di 500.000 euro.
Pakistan: le alluvioni spingono il Fisco a cercare gli evasori
Il Pakistan sta facendo parlare di sé a livello internazionale per le disastrose condizioni climatiche che ne stanno devastando il territorio, ma questa drammatica vicenda sta ponendo in essere anche degli importanti risvolti dal punto di vista fiscale: in effetti, le entrate tributarie si stanno mobilitando in massa per essere opportunamente reindirizzate sul capitolo delle assistenze eccezionali. Ma i conti non sono così semplici come previsto. Il governo di Islamabad deve fare i conti con il consueto fenomeno dell’evasione fiscale, la quale dovrebbe sottrarre all’Erario circa venti miliardi di dollari, ma a questa somma occorre anche aggiungere i mancati obblighi del fisco per l’emergenza attualmente in corso, tanto che già si parla di una perdita consistente di ben quindici punti percentuali di entrate fiscali.
Germania: Merkel assicura il sostegno ai conti senza tagli alle tasse
I tedeschi rimarranno ovviamente scontenti, ma le priorità del governo di Berlino sono quelle di monitorare in modo costante i conti pubblici; le imposte, infatti, non verranno per il momento tagliate, nonostante la Germania stia attualmente vivendo un’importante fase di accelerazione economica, ma l’attenzione rimane alta. La riduzione del debito interno rimane il principale obiettivo dell’esecutivo teutonico, così come è stato confermato anche da Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel. I dati sono piuttosto inequivocabili: per ottenere il consolidamento del bilancio, nel 2010 ci sarà bisogno di contenere fino a quota 60 miliardi di euro (qualcuno parla anche di cifre inferiori) i vari debiti dello Stato, visto che si tratta della prospettiva più incoraggiante nel caso di entrate fiscali in grado di confermare l’attuale trend. Il progetto più importante in tal senso, comunque, rimane sicuramente la semplificazione tributaria e il conseguente taglio delle imposte, una delle principali promesse dell’attuale governo di coalizione e ritenuta la ricetta giusta per far ripartire la quarta economia mondiale.
Autotrasporti: fissato il bonus per la tassa del 2010
Gli autotrasportatori italiani possono finalmente beneficiare del loro bonus fiscale: in pratica, il riferimento in questione va a due specifiche misure, le quali possono essere ottenute calcolando la percentuale dell’importo versato sull’importo per la tassa automobilistica di quest’anno. Ovviamente, il veicolo non deve pesare meno di 7,5 tonnellate e il suo utilizzo è rivolto alle attività di autotrasporto di merci. La disciplina è stata completata mediante un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha messo in luce l’ammontare preciso di questo credito d’imposta, per la cui fruizione è necessario compilare un modello di dichiarazione sostitutiva. Tra l’altro, occorre ricordare che tale bonus è stato introdotto da una legge, la 191 del 2009, la quale è proprio volta a sostenere il settore; entrando nel dettaglio di questa misura tributaria, c’è da dire essa ammonta al 38,5% dell’importo della tassa automobilistica, e si rivolge a quei veicoli che non oltrepassano le 11,5 tonnellate di massa complessiva. Addirittura, il beneficio sale fino al 77%, quando quest’ultima massa è superiore ai limiti previsti.
Enti religiosi: l’attività commerciale esclude i benefici fiscali
La Commissione Tributaria Provinciale di Verbania ha introdotto una novità fiscale molto importante per quel che concerne gli enti religiosi e il loro relativo trattamento: in base a quanto disposto dalla sentenza numero 42 di quest’anno, infatti, un fabbricato che viene utilizzato da una comunità religiosa e in cui convivono sia le attività di culto che quelle di stampo commerciale, non è esente dal versamento dell’Ici, soprattutto quando si tratta di un immobile adibito a casa per ferie. La decisione della commissione si era resa necessaria alla luce della diatriba che aveva coinvolto il comune di Verbania, appunto, e un istituto religioso, visto che veniva messa in dubbio la validità del beneficio fiscale espressamente richiesto in tal caso. Secondo l’ente in questione, la commercialità delle attività non sussisteva, più che altro si trattava di servizi assistenziali senza alcun fine di lucro. Il ricorso è stato però rigettato: in effetti, l’istituto veniva sfruttato nel periodo di ferie come casa di accoglienza, rivolto a un pubblico senza alcuna particolare distinzione e con la frequente richiesta di somme di denaro per la fruizione dei servizi.
Paradisi fiscali e giurisdizioni sempre più rivolti alla Cina
La conformazione dei paradisi fiscali e le loro caratteristiche principali sono mutate profondamente negli ultimi tempi e non solo come il risultato della lotta tenace intrapresa dall’Ocse per ridimensionare il fenomeno: gran parte di quei paesi che applicano una tassazione agevolata e molte giurisdizioni offshore, infatti, si stanno rivolgendo sempre di più al governo di Pechino. Che cosa trovano di così appetibile tali paradisi nella Cina? Secondo moltissimi analisti, sta diventando una prassi ordinaria, persino per i consiglieri della Fed: l’intento è quello di rincorrere letteralmente il mercato dei capitali dell’ex Impero Celeste. Il paese più convinto in questo senso è sicuramente la Svizzera. La Confederazione elvetica, in effetti, ha delineato una serie di fondamentali incontri dal punto di vista tributario, in modo da sistemare nella maniera migliore bilanci e capitali appunto.
Iva: la fatturazione europea diventa ancora più semplice
Negli ultimi giorni il Consiglio Europeo si è sentito in dovere di introdurre qualche importante modifica alla normativa di riferimento per quel che concerne l’esecuzione degli adempimenti contabili nell’ambito della fatturazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto: l’obiettivo principale in questo senso è quello di rendere tale operazione fiscale il più semplice possibile, riducendo i costi e ricorrendo in larga misura ai servizi telematici, in modo anche da velocizzare i tempi di esecuzione. Le registrazioni sono volte a monitorare in maniera costante gli scambi di beni e servizi tra i vari paesi che fanno parte dell’Unione Europea; non deve stupire, quindi, l’alto grado di dettaglio e la volontà di ricercare la chiarezza estrema. Di quali novità si tratta per la precisione? La direttiva di riferimento è la numero 45 e risale proprio a quest’anno (la data di entrata in vigore è lo scorso 13 luglio), la quale ha arricchito i contenuti di un precedente testo risalente a quattro anni fa sempre sul sistema di fatturazione dell’imposta.
Manova finanziaria: le novità della riforma del Catasto
Il decreto legge 78 di quest’anno (la cosiddetta “manovra finanziaria”), convertito poi con delle opportune modifiche dalla legge 122 e corroborato dalle spiegazioni della circolare numero dello scorso 3 agosto dell’Agenzia delle Entrate, rappresenta il testo di riferimento per quel che concerne la riforma del Catasto: che cosa c’è di nuovo in questo senso? Le novità sono davvero molte e si parte da una nuova Anagrafe immobiliare (la quale diverrà operativa soltanto a partire dal 2011) fino ad arrivare alle nuove norme sui contratti del settore. L’anagrafe appena descritta, anzitutto, avrà il compito di individuare tutti gli immobili nel modo più corretto possibile, senza tralasciare ovviamente la base imponibile e i relativi diritti reali dei contribuenti. L’Agenzia del Territorio, tra l’altro, punta molto su una più stretta collaborazione tra i vari Comuni del nostro paese, al fine di ottenere un accertamento molto accurato; dunque, tutte le attività dei Consigli Tributari saranno monitorate costantemente.
Cassazione: no al ricorso delle Entrate per le tasse di Vanna Marchi
La vicenda relativa a Vanna Marchi è venuta a galla verso la fine del 2001: è da quel momento, infatti, delle truffe perpetrate mediante le vendite televisive, reati per i quali c’è stata una condanna, della stessa Marchi e della figlia Stefania Nobile, a dodici anni complessivi di reclusione. Ebbene, il nome citato poc’anzi ritorna di stretta attualità, ma in questo caso per una questione relativa al fisco e alle tasse. Che cosa è successo di preciso? La Corte di Cassazione ha provveduto a rigettare il ricorso che era stato presentato dall’amministrazione finanziaria del nostro paese, una richiesta che era stata avanzata al fine di tentare un recupero, seppur parziale, ma comunque sempre consistente, delle imposte dovute dall’imbonitrice della televisione, la quale si trova attualmente nel carcere di Bologna. L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate era abbastanza chiaro in questo senso, ma il modus operandi è stato totalmente sbagliato.
Liechtenstein: le Entrate incassano 25 milioni dalla lista fiscale
Vaduz, capitale del Principato del Liechtenstein, è divenuta il nuovo centro nevralgico per quel che concerne la lotta all’evasione fiscale condotta dall’amministrazione finanziaria italiana: in effetti, il nostro Fisco è già riuscito a incassare ben 25 milioni di euro dalla lista del noto paradiso fiscale, denominata appunto “lista Vaduz”, anche se potrebbe trattarsi soltanto della punta dell’iceberg. La riscossione in questione continuerà ancora e si parla già con una certa sicurezza delle attività dei contribuenti del nostro paese nella Liechtenstein Global Trust Treuhand, le quali farebbero lievitare in maniere decisiva l’ammontare totale. L’elenco è divenuto famoso circa due anni fa, quando l’Agenzia delle Entrate ne è entrata in possesso ed ha potuto appurare l’esistenza di queste situazioni anomale. In pratica, tutto è nato quando Heinrich Kieber, ex dipendente della fondazione poc’anzi citata, si è visto sottrarre l’intero database.