La stagione autunnale è in pieno svolgimento e con le prime tipiche foglie ingiallite arrivano anche i primi adempimenti fiscali: l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, mediante il proprio sito web, la bozza del modello per comunicare le stime relative all’Imposta sul Valore Aggiunto (ovviamente si fa riferimento al 2010), un documento che deve essere presentato entro il prossimo mese di febbraio, in modo che lo Stato possa quantificare in maniera corretta le proprie risorse. C’è comunque da precisare che non si tratta di un modello volto a definire l’imposta che ogni contribuente deve versare. In pratica, si tratta semplicemente di una comunicazione non dichiarativa, pertanto le sanzioni che di solito vengono applicate in caso di omissione non sono valide; nell’ipotesi di modello non inviato alla nostra amministrazione finanziaria si rischia il pagamento di una somma che va da un minimo di 268 a un massimo di 2.065 euro.
Redazione
Sose, Byo è il nuovo metodo di analisi delle pmi italiane
Sose, acronimo che indica la Società degli studi di settore, diventa sempre più tecnologica e innovativa: è stato infatti realizzato un nuovo prodotto, il quale ha beneficiato anche del prezioso contributo offerto dal ministero delle Finanze e soprattutto dall’Agenzia delle Entrate, con un obiettivo ben preciso, vale a dire il sostegno delle pmi e un’accurata analisi delle loro risorse. Si tratta nello specifico di Byo (Benchmark Your Opportunities), un’applicazione informatica che riveste il ruolo di test per le aziende del nostro paese, le quali potranno tranquillamente confrontarsi con altre realtà produttive e comprendere quali opportunità reali (come si può intuire facilmente dal nome stesso) possono essere sfruttate per conseguire una competitività migliore. Byo è in grado di carpire qualsiasi tipo di informazione, puntando, in particolare, sull’esperienza acquisita e sulla tecnologia in possesso dei tre organi che operano per lo sviluppo economico italiano, al fine di attuare delle politiche fiscali che siano il più possibile adeguate alle esigenze del commercio.
Russia: dal 2011 una tassa su videocamere, computer e Gps
Il 2011 comincerà con una innovazione fiscale di rilievo in Russia: il governo di Mosca ha infatti deciso di introdurre, a partire dal prossimo 1° gennaio, una tassa che andrà a colpire personal computer e altri dispositivi elettronici, aumentandone di fatto il costo di un punto percentuale. L’obiettivo è quello di tutelare il diritto d’autore relativo all’utilizzo personale di questi strumenti tecnologici, visto che cd, dvd e videocamere saranno i supporti maggiormente coinvolti in questo senso. Si tratta di un decreto che già vanta la firma del premier Vladimir Putin, mentre già si è a conoscenza che i fornitori di contenuti multimediali saranno i maggiori beneficiari dei nuovi canoni. Una tassa dell’1%, dunque, che va ad aggiungersi a un’altra iniziativa simile intrapresa dalla stessa Russia, la quale conferma l’interesse per l’imposizione tributaria nei confronti della tecnologia.
Sisma Abruzzo, aggiornati i modelli per il credito d’imposta
È passato ormai quasi un anno e mezzo dal sisma che ha devastato l’Abruzzo e molti comuni della provincia dell’Aquila: ora, a distanza di così tanto tempo vi sono ancora dei provvedimenti molto importanti per quel che concerne la ricostruzione della regione dell’Italia centrale, soprattutto se si guarda alle agevolazioni tributarie del caso. In effetti, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad aggiornare nuovamente quei provvedimenti che erano stati emanati in maniera apposita per i finanziamenti destinati a questi lavori di ricostruzione a seguito del terremoto. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto è stato recepito l’aumento del tetto relativo a tali finanziamenti; inoltre, il provvedimento, il quale è fruibile anche online, ha reso note quelle che sono le ultime disposizioni sulle modalità da seguire per beneficiare del credito d’imposta, ma ovviamente soltanto nell’ipotesi in cui vi sia un accesso al finanziamento agevolato dal punto di vista fiscale, dato che si vuole incentivare la ricostruzione, la riparazione e la sostituzione edilizia delle abitazioni principali.
Collaboratori a progetto, prevista l’indennità in un’unica soluzione
Il biennio 2010-2011 potrà riservare qualche soddisfazione fiscale e previdenziale anche per i cosiddetti collaboratori a progetto: ci sono infatti delle importanti introduzioni legislative che di recente hanno rimodellato la disciplina, predisponendo, in particolare, una corresponsione in un’unica e sola soluzione dell’indennità straordinaria per questa categoria di lavoratori. Nello specifico, si tratta della misura del 30% del reddito che è stato percepito nel 2009, ma esistono comunque dei limiti e non potrà essere sforato il tetto dei quattromila euro. Inoltre, i contribuenti in questione dovranno presentare una domanda corretta in tutti i suoi aspetti, visto che devono sussistere dei requisiti più che specifici. La novità a cui si faceva riferimento in precedenza è una circolare dell’Inps, la numero 36 di quest’anno, a cui deve essere necessariamente aggiunto il recente messaggio del 19 ottobre.
Bonus rottamazione, i codici sono sospesi in via temporanea
La risoluzione 113/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri è entrata nel merito del cosiddetto bonus rottamazione: più precisamente, ci si riferisce ai relativi crediti di imposta, vale a dire quelli che devono essere usati in compensazione dai centri autorizzati, dalle imprese che hanno costruito le autovetture e dai cessionari dei crediti. Ebbene, la nostra amministrazione finanziaria si è vista costretta a sospendere tale utilizzo tributario, sopprimendo di conseguenza i codici ad esso associati. Questi specifici crediti sono elencati, nel dettaglio, all’interno della legge 296 del 2006 (si tratta della Finanziaria per l’anno 2007), il testo che, per ottenere un’ampia tutela dell’ambiente, ha introdotto appunto gli incentivi per la rottamazione delle vetture più inquinanti, predisponendo inoltre una sostituzione di essi con dei mezzi maggiormente eco-compatibili.
Ici e Iscop, ancora quattro giorni per la trasmissione ad Entratel
I comuni italiani, gli agenti di riscossione e le Poste avranno tempo fino al prossimo 31 ottobre per adempiere al versamento di due importanti dati fiscali: si tratta, nello specifico, dell’invio elettronico mediante il canale Entratel degli incassi generati dall’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili) e dall’Iscop (Imposta di Scopo per la realizzazione di opere pubbliche), tenendo ovviamente conto di sanzioni pecuniarie e di interessi. I versamenti sono quelli che sono stati posti in essere entro lo scorso 31 luglio, pertanto non ha importanza che il denaro sia relativo ad altre annualità diverse da quella attuale. Tutte le modalità che devono essere seguite, comunque, sono elencate in un’apposita nota del Dipartimento delle Finanze. Tra l’altro, sono ormai due anni che si provvede a questo invio nello stesso modo, quindi appare scontato il rinvio alle due note pubblicate dallo stesso dipartimento a ottobre 2009 e marzo 2010.
Il Baharain sigla due accordi fiscali con Messico e Malesia
Prosegue a gonfie vele la campagna di trasparenza fiscale avviata da qualche mese dall’Ocse: la lista nera, elenco famigerato in cui compaiono i principali paradisi offshore a livello internazionale, sta cominciando ad assottigliarsi sempre di più, grazie ai numerosi accordi che i paesi più coinvolti si apprestano a siglare. Una delle nazioni che si è più prodigata in questo senso negli ultimi tempi è sicuramente il Baharain: la monarchia costituzionale asiatica ha infatti deciso di incentivare e potenziare lo scambio di informazioni in ambito tributario, fornendo un prezioso contributo alla lotta nei confronti dell’evasione fiscale. Le banche dello stato dovranno garantire informazioni e dati sempre più dettagliati e in tal senso gli obiettivi sono diventati sempre più concreti grazie alle ultime due recenti intese; il 9 ottobre il Bahrain ha infatti siglato una convenzione con la Malesia, accordo a cui è seguito un altro cinque giorni dopo con il Messico.
Assicurazioni auto, altri tre mesi per adeguarsi al modello F24
Il vecchio modello F23 va in soffitta e lascia il posto all’F24-Accise, è questa la novità di rilievo fiscale che coinvolgerà l’ambito delle assicurazioni sulle autovetture: il riferimento, in questo caso, va al versamento della relative imposta e dei contributi per i premi Rca, senza tralasciare comunque il fondo destinato alle vittime di estorsione e usura. In pratica, è stata l’Agenzia delle Entrate, mediante la pubblicazione della risoluzione 109/E di qualche giorno fa, a istituire gli appositi codici tributo da utilizzare nel documento tributario e sono quelli che vanno dal numero 3354 al numero 3362. È noto, infatti, come le imprese del settore in questione incassino dei premi, il cui ammontare va poi a rappresentare il corrispettivo di questa tassa.
Iva estera, l’Ue proroga la scadenza al 31 marzo 2011
Sono passati ormai dieci giorni dalla pubblicazione della Direttiva 66 dell’Unione Europea, una legge che contiene alcuni spunti interessanti dal punto di vista fiscale: in effetti, questo testo normativo è entrato nel merito dei rimborsi relativi all’Imposta sul Valore Aggiunto Estera, imponendo una proroga del termine temporale. Il riferimento va a quelle istanze che sono state presentate un anno fa e per le quali il differimento è valido dal precedente termine (30 settembre 2010) a quello attuale, il 31 marzo del 2011. Gli effetti della direttiva in ogni stato membro, compresa quindi anche l’Italia, si considerano attivi dallo scorso 1° ottobre, anche se occorre bene ricordare che il rimborso di questo particolare tipo d’imposta ha luogo soltanto nel caso in cui le attività siano nate da operazioni imponibili o simili. Il diritto, comunque, non può essere concesso quando sono stati acquistati beni o servizi per cui la nazione estera ha escluso di fatto il diritto alla detrazione tributaria.
Entrate: nuova perizia del terreno con il prezzo in ribasso
Giusto due giorni fa l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare un importante documento, la risoluzione 111/E: importante, in modo particolare, per quel che riguarda la determinazione dei valori dei terreni, anche nel caso in cui vi sia una perizia che attesti un valore inferiore rispetto a quello precedente. In base a questa risoluzione, infatti, i termini per la rideterminazione rimangono validi nell’ipotesi appena citata, rendendo necessarie nuove perizie. La nostra amministrazione finanziaria è andata a soffermarsi su una casistica che comprende contribuenti come persone fisiche, società semplici e anche enti non commerciali: tutta questa vasta platea, infatti, andrà a determinare nuovamente il valore dei terreni agricoli e sui è possibile edificare, quando si presenterà l’occasione di una plusvalenza da tassare come un reddito diverso.
A Parma riscontrata un’evasione familiare da 350.000 euro
Una buona famiglia è l’ornamento della città, dice un antico proverbio italiano: ma nel caso in questione, c’è stato un vero e proprio ribaltamento del detto popolare, con la città che non si vanta certo del nucleo familiare. Tutto è nato da un indagine condotta dagli ispettori dell’Agenzia delle Entrate. La nostra amministrazione finanziaria, più precisamene la direzione di Parma, è riuscita ad appurare una vendita in nero da parte di una società emiliana, con i soci che erano pronti a versare il denaro fatturato in nero sui conti correnti dei propri congiunti. Si è trattato, nello specifico, di un caso che ha riguardato un’azienda attiva in prevalenza nella produzione e commercializzazione degli articoli in plastica, ovviamente da diffondere nel capoluogo di provincia e nell’intero hinterland.
Inarcassa, versamento anche dagli architetti con altre attività
Quando si parla di Inarcassa si fa riferimento a quell’ente pubblico che è stato istituito addirittura nel 1958 per venire incontro alle richieste previdenziali e assistenziali di ingegneri e architetti che svolgono la loro professione come liberi professionisti: la contribuzione, in questo caso, si basa essenzialmente su dei pagamenti obbligatori, i quali vengono decisi calcolando una apposita percentuale dai redditi in questione. Dunque, bisogna sempre distinguere tra contributi soggettivi, vale a dire quelli relativi ai soli iscritti all’Inarcassa, e contributi integrativi, allargabili anche ai contribuenti titolari di partita Iva. Le pensioni erogate ogni anno sono circa 14.000 e ciò spiega l’importanza di questa associazione: ed è proprio alla gestione separata dell’Inps che si riferisce questa trattazione, la quale concerne l’Inarcassa, visto che non è prevista nessuna iscrizione di questo tipo, nell’ipotesi in cui i versamenti siano già stati effettuati nei confronti della Cassa nazionale.
Accise petrolifere: dal 2011 nuovi aumenti dal Kazakistan
Il nuovo anno non è ancora cominciato e già si prospettano dei giorni difficili per quel che riguarda gli aspetti tributari: l’ultima novità in questo senso si riferisce all’accisa sulle esportazioni di petrolio, visto che la Repubblica presidenziale del Kazakistan ha deciso di voler aumentare da venti a quaranta dollari per tonnellata l’importo preciso relativo a questo tributo. La misura in questione, la quale verrà resa operativa a partire dal prossimo 1° gennaio, non veniva applicata da diverso tempo (si era giunti addirittura all’esorbitante prezzo di 203 dollari), ma la crisi economica ha provocato una sorta di “ritorno in grande stile”. Ci sono degli obiettivi specifici e, in caso affermativo, non si teme un nuovo fallimento di questa tassa?