Street View e Google Earth in soccorso del Fisco irlandese

 La lotta all’evasione fiscale deve avvalersi di qualsiasi mezzo per scovare il maggior numero possibile di contribuenti fraudolenti: può essere questo quello che è passato nella mente dei funzionari del Fisco irlandese, fortemente intenzionato a migliorare accertamenti e verifiche dal punto di vista tributario, alla luce soprattutto della disastrosa situazione in cui versa il bilancio della nazione nordeuropea. L’Irish Tax and Customs (l’Agenzia delle Entrate dell’Irlanda, appunto) sta progettando dunque nuove strategie in questo senso, con le operazioni che verranno guidate in primis da investigazioni che si avvarranno di due strumenti dall’alto potenziale tecnologico, Street View e Google Earth.

Duty free: l’esenzione dell’Iva vale solo per viaggi extra Ue

 Ormai i frequentatori più assidui degli aeroporti sono abituati ad avere a che fare con i negozi cosiddetti duty free: come è noto, si tratta di esercizi commerciali al dettaglio che non applicano le imposte sulle merci di vendita, trovandosi in zone franche come navi da crociera o scuole militari. Ebbene, una delle ultime sentenze della Corte di Cassazione è entrata proprio in questo merito, chiarendo alcuni aspetti tributari relativi ai duty free shop aeroportuali. La pronuncia, in estrema sintesi, prevede che tale tipologia di vendite possa essere fatta rientrare nella base di calcolo per l’esenzione dell’Imposta sul Valore Aggiunto, ma solamente nell’ipotesi in cui le operazioni siano state poste in essere in riferimento ai viaggiatori che sono diretti verso nazioni extra Unione Europea. La dichiarazione si è resa necessaria alla luce di un fatto che aveva riguardato una società per azioni.

Positano, le Entrate scovano un parcheggio camuffato da officina

 Positano, la perla della Costiera Amalfitana, è stata di recente al centro di una importante indagine da parte dei funzionari delle Entrate di Salerno; tale accertamento ha portato a scoprire un ammontare davvero ingente di maggiori ricavi non dichiarati, il tutto grazie a un abile “camuffamento” di un parcheggio come officina per la riparazione dei veicoli. Il centro nevralgico della città campana è stato protagonista assoluto di questa vicenda, un fatto da non trascurare, visto che il volume di affari anomalo è stato pari a ben 145.000 euro, anche se poi si è riusciti nell’intento di arrivare all’adesione del contribuente. Che cosa è successo esattamente? La ditta oggetto dell’inchiesta fiscale prometteva delle riparazioni meccaniche agli autoveicoli, ma in realtà gli esercizi commerciali non si limitavano a questo, dato che erano ben attivi anche un distributore di carburante, un’officina per riparazioni minori, e addirittura i titolari si cimentavano con la distribuzione di generi alimentari e souvenir per i turisti.

India e Isole Mauritius, le insidie dell’alleanza tributaria

 Il clima tropicale, le spiagge da sogno e la ricca vegetazione: sono queste le prime immagini che ci vengono in mente se pensiamo alle Isole Mauritius, la nazione insulare da sempre conosciuta come “stella e chiave dell’Oceano Indiano”. Ma l’ex colonia britannica rappresenta in questo momento soprattutto l’ultimo dei paradisi fiscali in ordine temporale, con delle prospettive di crescita che non possono non preoccupare. Questo discorso si ricollega idealmente alla recente visita del presidente statunitense Obama in India, paese elogiato dal leader della Casa Bianca per la sua flessibilità e per le previsioni economiche e produttive a basso costo; ma lo stato asiatico ha anche posto in essere delle alleanze fin troppo pericolose con diversi centri offshore, nonostante i gettiti apprezzabili che vengono annunciati a tutto spiano.

Disastro di Viareggio: il 31 dicembre scade la sospensione fiscale

 Il tempo passa inesorabile per ogni evento e fa ingiallire anche i ricordi più negativi, ma le ferite del disastro ferroviario di Viareggio sono un qualcosa che faticherà a rimarginarsi: tutti hanno negli occhi l’incendio che coinvolse la stazione della cittadina toscana il 29 giugno del 2009, molto è stato fatto in termini di aiuti, soprattutto in ambito fiscale, ma ora, a distanza di quasi un anno e mezzo, stanno per scadere i termini delle sospensioni tributarie. In effetti, in base a un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, gli adempimenti da parte dei cittadini potranno riprendere a partire dal primo giorno del 2011, visto che il prossimo 31 dicembre scade il periodo di sospensione appena citato.

Fisco e Scuola: Pag e Tax approdano in televisione

 Fisco e Scuola, l’iniziativa avviata da circa sei anni dall’Agenzia delle Entrate per diffondere la cultura della legalità fiscale negli istituti italiani, sta diventando un fenomeno dai contorni sempre più mediatici; in particolare, il riferimento deve andare alla tappa campana di questo progetto, con i due protagonisti scelti per rappresentare queste tematiche, gli ormai celebri Pag e Tax, che faranno capolino a breve sui canali televisivi. La scelta è ricaduta sulla trasmissione Mukko Pallino, una realtà ben radicata nei circuiti mediatici locali (nella regione in questione viene diffusa da Lira Tv), ma soprattutto il format ideale per spiegare in maniera divertente ai futuri contribuenti il significato di tasse e imposte, attraverso rubriche appositamente ideate per esprimere il valore etico della contribuzione.

Giappone e Bahamas, il puzzle fiscale dell’Ocse è più completo

 L’iniziativa dell’Ocse di rendere più trasparente l’universo fiscale sta continuando a mietere successi fondamentali: in effetti, l’ultima grande conquista “territoriale” riguarda due nazioni molto importanti in questo senso, vale a dire il Giappone e le Bahamas, il minuscolo stato americano considerato uno dei principali centri offshore a livello internazionale. L’impegno dei due paesi in questione non è di poco, visto che è stata sottoscritta una intesa globale che permetterà alle amministrazioni finanziarie di scambiare in modo efficace le informazioni che riguardano da vicino l’ambito tributario. L’annuncio ufficiale è giunto direttamente dal governo nipponico. Ovviamente, si tratta di un accordo che è ispirato in maniera netta a quelli strutturati di consueto dalla stessa organizzazione parigina; in particolare, è stato molto apprezzato il progresso delle Bahamas, le quali hanno mostrato una ferrea volontà di mettere a disposizione una cooperazione vincente per stroncare sul nascere l’evasione fiscale internazionale.

Germania e Svizzera aumentano l’aliquota sulla vendita di sigarette

 Giacché mi fa male, non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta: Italo Svevo descrive in questo modo il difficile tentativo di Zeno Cosini di tenersi lontano dalle sigarette. Se lo stesso Zeno si fosse trovato a vivere oggi in Germania o in Svizzera avrebbe sicuramente avuto un motivo in più per smettere, visto che i due stati hanno mostrato una comunione di intenti per quel che concerne la vendita dei tabacchi. Da poco più di un mese ormai, in territorio elvetico è stata aumentata l’aliquota dell’imposta relativa a questo monopolio, tanto che già dal primo giorno del 2011 ogni pacchetto di sigarette verrà a costare venti centesimi in più rispetto al prezzo attuale. La Confederazione svizzera confida molto in questo inasprimento tributario, una soluzione che è stata adottata per far confluire nelle casse nazionali almeno cinquanta milioni di franchi ogni anno.

Confesercenti contro il federalismo: aumenta le tasse delle pmi

 L’ultimo studio approntato dalla Confesercenti mette in luce una realtà piuttosto amara per quel che concerne il progetto di federalismo fiscale che l’attuale esecutivo si appresta a porre in essere; in effetti, l’associazione di categoria, la quale rappresenta gli interessi delle piccole e medie imprese attive nel commercio, nei servizi e nel turismo, ha messo nero su bianco dei dati che testimoniano come il progetto in questione porterà a un inasprimento tributario nei confronti di alcuni contribuenti. In particolare, in base a questo rapporto, i lavoratori autonomi e le stesse pmi dovranno far fronte a un maggior carico in questo senso, con l’addizionale Irpef regionale ancora più salato di quello attuale.

PA: il 15 novembre scade il versamento delle ritenute alla fonte

 Tra le scadenze fiscali più importanti di questo mese spicca sicuramente quella del prossimo 15 novembre: quest’ultimo giorno, infatti, rappresenta il termine ultimo per un adempimento fondamentale, vale a dire il pagamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e quelli assimilati, un’operazione che deve essere posta in essere necessariamente dagli enti pubblici e dalle pubbliche amministrazioni. In particolare, il riferimento in questione va a tutti quei compensi che sono stati realizzati nel corso del mese di ottobre appena terminato; inoltre, tra i vari redditi ricompresi vi sono anche quelli di lavoro autonomo. Come si può provvedere a questo versamento? La procedura è completamente telematica e si usufruisce in pratica del cosiddetto modello F24EP (la cui sigla identifica appunto gli enti pubblici), da completare in maniera corretta in tutte le sue sezioni.

Ungheria, nuove misure fiscali dal secondo plan action

 Gli ultimi lavori del Parlamento ungherese sono stati intensi, se è vero come è vero che da Budapest sono giunte novità importanti che riguardano da vicino l’ambito fiscale: in particolare, le innovazioni sono state di larga portata, comprendendo sia le persone fisiche che quelle giuridiche, ma anche le imprese. Analizziamo dunque nel dettaglio queste misure. Una delle introduzioni più interessanti è senza dubbio quella della flat tax, la quale verrà applicata nella misura del 16% sui redditi dei contribuenti, ma anche la cosiddetta “crisis tax” avrà degli effetti di rilievo per il sistema economico nazionale. Tutte queste novità sono contenute nel second economic action plan, il quale si è posto come obiettivo principale quello di allineare il bilancio dell’Ungheria ai dettami dell’Unione Europea entro la fine del 2011.

Nessuna agevolazione fiscale per gli immobili antichi e lussuosi

 L’Agenzia delle Entrate ha presentato di recente un ricorso presso la Corte di Cassazione che aveva a che fare con le principali imposte a livello immobiliare: in effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha voluto contestare la pronuncia di una Commissione Tributaria Regionale in merito all’annullamento della liquidazione per quel che concerne l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale, in riferimento a un trasferimento di nove anni fa. Secondo l’ufficio, ai contribuenti non poteva essere riconosciuta l’agevolazione fiscale sulla prima casa, visto che si trattava, nel caso di specie, di una abitazione di lusso, in base alle definizioni contenute nel Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969 (recante appunto le “Caratteristiche delle abitazioni di lusso”).

Onlus e contributi, ecco i paletti fissati dal regolamento

 Le Onlus dovranno tenere a mente d’ora in poi la pubblicazione dello scorso 30 ottobre della Gazzetta Ufficiale: in effetti, nel numero 255 del principale organo informativo dei testi legislativi italiani è stato inserito il regolamento che fissa tutti i criteri e tutte le modalità da seguire per fruire dell’erogazione dei contributi destinati proprio alle attività di utilità sociale. Si tratta, nello specifico, del Decreto 177 del 2010, il quale ha messo in luce tutte le caratteristiche di questi contributi, creati appositamente per le associazioni di volontariato e per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, enti meglio conosciuti con l’acronimo Onlus. Uno dei principi che occorre ricordare con maggiore urgenza è quello della cumulabilità, visto che i benefici tributari in questioni non possono essere cumulati con altri che invece sono stati erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Svizzera: accordi tributari molto vicini con Italia e Francia

 La Confederazione elvetica ha dunque trovato due controparti ideali per porre in essere le proprie intese fiscali più vantaggiose: i negoziati tra Svizzera, Italia e Francia stanno diventando sempre più probabili, anche e soprattutto alla luce degli accordi siglati nel corso dell’ultima settimana dalla stessa nazione rossocrociata con Germania e Regno Unito. Quali sono gli obiettivi in questo senso? Patrick Odier è il numero dei banchieri svizzeri e ha voluto far sapere che proprio l’Italia, insieme ai nostri cugini d’oltralpe, potranno beneficiare di una maggiore trasparenza e comprensione dal punto di vista dei servizi offerti dagli istituti di credito. Le discussioni in questione, comunque, sono ancora in una fase preliminare. È ben noto come la Svizzera sia uno dei luoghi privilegiati per aprire conti correnti protetti dal cosiddetto segreto bancario, tanto che sono stati stimati ben duemila miliardi di dollari di denaro straniero nei depositi di Berna e dintorni.