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Giappone e Bahamas, il puzzle fiscale dell’Ocse è più completo

L’iniziativa dell’Ocse di rendere più trasparente l’universo fiscale sta continuando a mietere successi fondamentali: in effetti, l’ultima grande conquista “territoriale” riguarda due nazioni molto importanti in questo senso, vale a dire il Giappone e le Bahamas, il minuscolo stato americano considerato uno dei principali centri offshore a livello internazionale. L’impegno dei due paesi in questione non è di poco, visto che è stata sottoscritta una intesa globale che permetterà alle amministrazioni finanziarie di scambiare in modo efficace le informazioni che riguardano da vicino l’ambito tributario. L’annuncio ufficiale è giunto direttamente dal governo nipponico. Ovviamente, si tratta di un accordo che è ispirato in maniera netta a quelli strutturati di consueto dalla stessa organizzazione parigina; in particolare, è stato molto apprezzato il progresso delle Bahamas, le quali hanno mostrato una ferrea volontà di mettere a disposizione una cooperazione vincente per stroncare sul nascere l’evasione fiscale internazionale.


Quali sono i contenuti più importanti di tale accordo? Le disposizioni sono davvero molte, in primis non si può non citare quella relativa al reddito delle persone fisiche, ma l’intento è sempre lo stesso, vale a dire lo scambio reciproco di dati tra le due nazioni; ora occorrerà attendere l’approvazione e la relativa ratifica perché il protocollo sia realmente efficace. Ormai le piccole isole scoperte da Cristoforo Colombo, parte integrante del Commonwealth britannico, sono cresciute parecchio a livello fiscale: si tratta, a conti fatti, di una giurisdizione molto più “sana”, in cui gli standard internazionali vengono rispettati con cura e si punta ad aumentarne il numero.

Le virtù del governo di Nassau sono riconosciute pienamente dall’Ocse, la quale ha collocato lo stato insulare al ventiduesimo posto della lista delle nazioni virtuose, cioè tra quei paesi che hanno migliorato la rete fiscale cooperativa. D’altronde, il prodotto interno lordo bahamiano rimane tra i più alti della regione, grazie soprattutto alla popolazione esigua (si contano circa 260.000 abitanti) e alla bassa densità.