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La Tunisia aderisce a una nuova convenzione dell’Ocse

Anche la Tunisia ha deciso di far parte della convenzione dell’Ocse che prevede la reciproca assistenza per quel che concerne l’ambito tributario: nello specifico, si tratta della terza nazione africana che aderisce in tal senso, dopo il via libera da parte del Sudafrica e del Ghana. Che cosa è previsto nel dettaglio? Questa firma non è altro che una parte integrante della collaborazione tra il governo di Tunisi e l’organizzazione parigina, dopo che da qualche tempo ha preso corpo il progetto di sviluppo economico che ha come protagonisti molti paesi del Medioriente e quelli dell’Africa settentrionale.

Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, ha reso nota questa novità insieme al governo tunisino, con un protocollo d’intesa che sarà molto utile per scambiare competenze e altre capacità, con l’unico obiettivo di far sviluppare la nazione del continente “nero” dal punto di vista economico, sociale e ambientale. In questa maniera, la stessa Tunisia cerca di essere ancora più vicina ai dettami dell’Ocse e non è un caso che tre mesi fa lo stesso stato abbia aderito anche alla dichiarazione sugli investimenti internazionali, sulla proprietà e sulla trasparenza per quel che concerne il commercio internazionale. Le convenzioni dell’organizzazione francese sono molto utili proprio per contrastare le frodi fiscali e per affrontare altri argomenti tributari.

Anche nel corso degli ultimi summit del G20, inoltre, si è molto parlato dell’impegno che deve essere profuso in convenzioni di tale tipo. Insomma, si è finalmente capito che lo strumento della convenzione è davvero importante e strategico ai fini del contrasto all’evasione e all’elusione globale, senza dimenticare la piena cooperazione amministrativa che si riesce a ottenere in questo senso e il miglioramento dell’attività di riscossione. La cooperazione tra paesi, infine, avviene mediante lo scambio automatico di dati e informazioni rilevanti tra le varie amministrazioni fiscali, con le verifiche simultanee e l’assistenza reciproca a completare questo quadro così interessante.