Accertamenti fiscali fanno chiudere le imprese

 Per far chiudere un’impresa in Italia, nel rapporto di una su tre, basta che scatti a suo carico un accertamento di natura fiscale. A farlo presente nei giorni scorsi è stata l’Associazione Contribuenti Italiani in accordo con Rapporto che sarà pubblicato sul magazine Contribuenti.it, ed i cui dati sono stati illustrati a Roma. Sono due in particolare gli eventi ai quali il 31,8% delle imprese italiane non riescono a reggere e, quindi, sono costretti alla chiusura; uno è dato dalla crisi finanziaria ed economica, e l’altro proprio da un eventuale accertamento di natura fiscale. Non a caso, in base ai dati che sono stati pubblicati sul Rapporto annuale del Contribuente, crescono in Italia le richieste di pagamento a rate delle imposte che sono arrivate a quota un miliardo circa rispetto alle 800 mila di due anni fa.

Tassa sul contante? Boicottiamo le banche!

 Il consumatore accorto, che vuole risparmiare, e che premia le buone prassi altrui, di norma premia chi vende beni e servizi che, a parità di qualità, vengono offerti al prezzo più basso. Questo deve chiaramente valere anche e soprattutto quando si parla di banche; se l’Istituto di credito dove abbiamo aperto il conto corrente inizia ad introdurre costi, oneri, spese e balzelli di ogni tipo, allora è il caso che si inizi a pensare non solo di cambiare conto corrente, ma anche di cambiare banca. Nelle ultime settimane ha destato scalpore la scelta di molte banche, per alcune tipologie di conti correnti, di applicare una commissione, da 1 a 3 euro, su ogni singola operazione di prelievo effettuata presso lo sportello con operatore. Unanime è stata la “condanna” delle Associazioni dei Consumatori, le quali sono insorte bollando una scelta del genere sia come una pratica commerciale scorretta, sia discriminatoria nei confronti di fasce di correntisti più “deboli” come gli anziani.

Inps: pensioni invalidità civile, verifiche straordinarie

 Con riferimento al contingente 2010, nell’ambito delle verifiche straordinarie sulle pensioni di invalidità civile, l’11% di quelle sottoposte a verifica hanno portato alla revoca. A farlo presente mercoledì scorso, 2 marzo 2011, è stato l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale dopo che il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS si è riunito per andare proprio ad esaminare questi dati. La percentuale dell’11% di revoche riguarda le verifiche straordinarie al 31 dicembre del 2010, e solo quelle legate alle pratiche definite dai Centri medici legali sul territorio. La quota totale di revoche, infatti, balza al 23% se si vanno a considerare sia le revoche disposte dalla Csm, la Commissione medica superiore, sia le sospensioni delle pensioni di invalidità civile scattate a seguito dell’assenza ingiustificata dalla verifica del soggetto chiamato.

Fisco Modena: accordo Entrate-Siae

 Nella Regione Emilia Romagna, la Direzione Provinciale di Modena dell’Agenzia delle Entrate, e la SIAE – Società Italiana Autori ed Editori, hanno rinnovato con uno specifico accordo un piano di interventi attraverso i quali proseguirà, con una strategia comune, l’attività di contrasto all’evasione nei settori delle attività sportive dilettantistiche, nell’intrattenimento e nello spettacolo. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 4 marzo 2011, è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna nel sottolineare come la collaborazione sia incentrata sia sullo scambio di informazioni e di dati, sia su interventi congiunti nei settori sopra citati; il tutto al fine di andare a verificare il corretto operato di soggetti che, agendo in qualità di enti non commerciali con finalità dilettantistiche, ma anche in qualità di circoli, possono fruire di regimi agevolati a livello fiscale. Il rinnovo dell’accordo tra la Direzione Provinciale di Modena dell’Agenzia delle Entrate, e la SIAE – Società Italiana Autori ed Editori, fa seguito ad una precedente attività congiunta avviata in forma sperimentale che ha portato ad ottimi risultati visto che, in accordo con una nota emessa ieri dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, dai controlli sono emersi numerosi fenomeni di evasione fiscale.

Modello Unico Persone Fisiche 2011: diventa più ecologico

 Con un alleggerimento pari a ben 32 pagine, il modello Unico Persone Fisiche 2011 diventa non solo più snello, ma anche più ecologico. A metterlo in risalto nella giornata di ieri, giovedì 3 marzo 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha comunicato che a partire da quest’anno sia i codici catastali dei comuni, sia le aliquote delle corrispondenti addizionali sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), saranno disponibili solo ed esclusivamente su Internet. In merito l’Amministrazione finanziaria dello Stato fa presente che i dati sopra indicati si possono consultare dal sito Internet www.agenziaentrate.gov.it attraverso il percorso “Home – Cosa devi fare – Dichiarare – Dichiarazioni dei redditi delle Persone Fisiche – Unico PF/2011“; le tabelle sono visionabili in formato pdf e contengono, per ciascun Comune, l’aliquota dell’addizionale 2010 a saldo, e quella in acconto a valere sul 2011; ma c’è anche indicata, sempre con riferimento agli anni 2010 e 2011, l’eventuale soglia di esenzione deliberata in ragione del rispetto di opportuni limiti di reddito da parte del contribuente.

Tassa di concessione governativa addio: é illegittima

 Novità per i possessori di cellulari che hanno sottoscritto un abbonamento telefonico: la pesante tassa di concessione governativa sui cellulari è stata eliminata in maniera definitiva. La regione Veneto, ha fatto partire una commissione tributaria contro questo costo e ha emesso due sentenze, che stabiliscono chiaramente che gli enti locali, non sono tenuti a effettuare il pagamento della tassa, che dovrà essere pagata dalle compagnie telefoniche che erogano il servizio. Chi ha sottoscritto un abbonamento con il telefonino sa che il balzello pesava 5,16 euro al mese come utente privato e 12,91 euro se cliente con partita iva. Da oggi inoltre sarà possibile richiedere il rimborso della tassa pagata negli ultimi tre anni.

Cinque per mille 2011 ai nastri di partenza

 E’ tutto pronto per la nuova campagna annuale del cinque per mille. L’Agenzia delle Entrate in data odierna, giovedì 3 marzo 2011, ha infatti reso noto che, relativamente al cinque per mille 2011, si parte il prossimo 15 marzo con le iscrizioni online; per tale data sia Fisconline, sia Entratel, saranno abilitati per la ricezione delle domande da parte delle associazioni e degli enti interessati ad ottenere la quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) in base alle scelte che i contribuenti fanno in sede di dichiarazione dei redditi. Per quel che riguarda i termini di scadenza delle iscrizioni online, questi per le associazioni sportive dilettantistiche e per gli enti del volontariato si chiudono il prossimo 7 maggio 2011, mentre per gli enti della ricerca scientifica e sanitaria i tempi sono leggermente più stretti in quanto per loro la chiusura delle iscrizioni è fissata per il 30 aprile del 2011.

Federalismo municipale: nuove tasse sulle abitazioni

 Nella giornata di ieri la Camera ha approvato la fiducia sulle comunicazioni del governo al decreto sul federalismo municipale e quindi il provvedimento passerà alla firma del Presidente della Repubblica. Il decreto introduce due aliquote che saranno applicate al canone annuo di affitto, queste aliquote hanno lo scopo di sostituire Irpef e addizionali. Nello specifico la prima aliquota, del 19%, sara’ applicata ai canoni concordati, la seconda, del 21%, sara’ pagata dai proprietari di immobili che scelgono il regime libero. A partire da quest’anno sarà possibile pagare le imposte sui canoni di locazione con il sistema semplificato della cedolare.

Equitalia: tributi, riscossione +15% nel 2010

 Lo scorso anno in Italia la riscossione dei tributi è balzata del 15% rispetto al 2009, a quota 8,9 miliardi di euro. A darne notizia in data odierna, mercoledì 2 marzo 2011, è stato il Gruppo Equitalia nel sottolineare, inoltre, come la riscossione dai cosiddetti “grandi debitori” sia balzata del 17%; a livello regionale, i maggiori incassi sono stati ottenuti dalla Regione Campania, Lombardia e Regione Lazio. Gli 8,9 miliardi incassati, in particolare, riguardano tutte quelle imposte, quei contributi e quelle tasse che, dovute ai rispettivi Enti creditori, i contribuenti non hanno pagato. E sulle morosità rilevanti, il Gruppo Equitalia con una nota ufficiale ha fatto presente come i risultati sopra indicati siano stati ottenuti anche grazie ad un maggiore affinamento delle attività di riscossione frutto delle sinergie che sono state messe in campo ed in atto in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle Entrate.

Evasione fiscale: night club camuffato da associazione culturale

 Sulla carta, agli occhi del Fisco, era un’associazione culturale, mentre in realtà l’attività reale era in tutto e per tutto quella di un night club e, quindi, con tanto di spettacoli a luci rosse con ballerine. A rivelarlo è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna dopo che a Ravenna sono stati recuperati, nell’ambito delle operazioni antievasione, oltre un milione di euro. L’associazione culturale sulla carta, con sala biliardo, doveva essere un classico luogo di ritrovo ed invece il giro d’affari quantificato dall’Amministrazione finanziaria dello Stato ammonta alla bellezza di complessivi 1,6 milioni di euro. Tutto è partito da un’attività investigativa a cura della Guardia di Finanza che poi ha fatto scattare l’accertamento da parte dell’Ufficio delle Entrate di Ravenna; l’accertamento ha portato alla scoperta, a valere sugli anni dal 2000 al 2002, di un’evasione pari a quasi 1,2 milioni di euro; tutti i rilievi mossi dal fisco al night club camuffato da associazione culturale sono stati tra l’altro già convalidati in via definitiva dalla Commissione Tributaria Regionale.

Cinque per mille 2009: online gli elenchi definitivi

 A valere sull’anno 2009, sono stati pubblicati, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, gli elenchi definiti relativi ai beneficiari della misura del cinque per mille dell’Irpef in base alle scelte che sono state espresse dai contribuenti. A darne notizia in data odierna, lunedì 28 febbraio 2011, è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare al riguardo come complessivamente gli importi oggetto della distribuzione ammontino a 420 milioni di euro; pur tuttavia, i fondi ripartiti ammontano a 412 milioni di euro, mentre i rimanenti otto milioni di euro non risultano essere oggetto di assegnazione, e quindi di ripartizione, in quanto legati a scelte verso enti che sono stati esclusi dal beneficio o per errori inerenti la procedura di iscrizione agli elenchi, oppure per la mancanza dei requisiti. Nel passaggio dal cinque per mille 2008 a quello del 2009, l‘Agenzia delle Entrate ha rilevato un aumento pari a quasi un milione di contribuenti che hanno espresso la scelta per la destinazione della quota dell’Irpef, così come sono aumentati di 14,8 milioni di euro nel 2009, rispetto al 2008, i fondi ripartiti.

Federalismo fiscale: perdita gettito con la cedolare secca

 Una perdita secca, per le casse dell’Erario, pari ad oltre un miliardo di euro. E’ questa la previsione/stima, in termini di minori entrate per lo Stato, con l’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia con la partenza di quella che comunemente viene definita come la cedolare secca. A rilevarlo è il Sindacato della CGIL che al riguardo ha calcolato la differenza tra gli incassi fiscali con il vecchio sistema, e quelli con la nuova imposta secca che, lo ricordiamo, viene applicata sugli immobili affittati ad uso residenziale nella misura del 21% per i contratti d’affitto liberi, ed al 19% per quelli a canone cosiddetto concordato; il prelievo dell’imposta fissa va a sostituire sui redditi da locazione sia l’Irpef, sia l‘imposta di registro.

Enti non profit: consulenza fiscale gratuita a Milano

 Via libera a Milano, per tutto il mese di marzo 2011, alla consulenza contabile e fiscale gratuita a favore del cosiddetto “terzo settore”, ovverosia gli enti non profit. A darne notizia è il Comune di Milano nell’ambito di una collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti della Città. L’obiettivo è quello di favorire un settore come quello dello non profit che svolge sul territorio attività fondamentali per la coesione sociale e per gli aiuti a vario titolo a favore delle fasce più deboli. A Milano gli enti non profit potranno fruire il mese prossimo dell’assistenza contabile e fiscale gratuita al numero 8 di piazza XXV Aprile, dove si trova la sede della Scuola del Volontariato del Comune di Milano. Qui sarà infatti istituito uno sportello dell’Ordine dei commercialisti aperto dalle ore 14,30 alle ore 18,30 tutti i martedì ed i giovedì della settimana. Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Ordine di Milano, Alessandro Solidoro, in questo modo si punta a consolidare la presenza dei professionisti sul territorio a favore in particolare di quegli enti non profit che spesso, anche in virtù delle loro piccole dimensioni, non sono strutturati a livello amministrativo.

Federalismo fiscale: il Nord nel breve ci guadagna

 Il federalismo fiscale, nel momento in cui entrerà non solo in vigore, ma anche a regime, andrà ad innescare una vera e propria rivoluzione amministrativa visto che buona parte della tasse che pagano i cittadini rimarrà sul territorio. Questo alla lunga dovrebbe permettere una migliore gestione della cosa pubblica ma anche la presenza di amministratori più responsabili visto che non sarà più lo Stato centrale a garantire le risorse e, spesso, così come avvenuto in passato, a coprire il profondo rosso delle casse regionali, comunali e provinciali. Ma in prima battuta quali aree del nostro Paese trarranno vantaggi immediati e tangibili dal federalismo fiscale? Ebbene, stando ad un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre sarà il Centro Nord, con il federalismo fiscale, ad avere più soldi, mentre il Sud Italia ne avrà meno; a questo risultato l’Associazione degli artigiani mestrina è giunta andando a calcolare proprio le imposte che resteranno con il federalismo fiscale ai Comuni, ed i fondi che non arriveranno più per effetto dei tagli ai trasferimenti statali.