Tra tutte le proposte anti-evasione, se ce n’è una che proprio non riesce a farsi apprezzare è quella sul bollino blu; la novità proposta da Attilio Befera (direttore dell’Agenzia delle Entrate) ha ricevuto pochi consensi e moltissime critiche, di cui alcune veramente esagerate, come quella dell’Ascom Confcommercio di Padova:
Il bollino blu di Befera per i negozi onesti mi ricorda tanto, anche se al contrario visto che verrebbero segnalati i “buoni”, la stella di David affissa nel ’38 sulle vetrine dei negozi gestiti dagli ebrei
Facendo un passo indietro e valutando obiettivamente la questione, applicare un bollino blu sui commercianti potrebbe risolvere qualche problema ma il gioco non vale la candela. Non è comunque puntando il dito verso i commercianti che si migliora la situazione; per quanto questi sappiamo riescano a creare molti problemi e grattacapi al fisco, il bollino blu creerebbe più problemi di quelli che potenzialmente potrebbe risolvere, visto che una situazione di “meriti” e “premi” sarebbe poi soggetta stessa di controlli per evitare che tutto finisca, come sempre, in giri di mazzette, bustarelle e favori.
Molte persone famose in Italia hanno avuto problemi con il Fisco. Che si tratti di presentatori (Ventura) o di sportivi (Rossi) più o meno in tutti i campi troviamo i soliti “furbetti” all’Italiana, che in un modo o nell’altro riescono sempre a raggirare il fisco a beneficio del proprio portafoglio. Dopo il caso eclatante di Unicredit, passato purtroppo lontano dai riflettori, uno dei casi più recentemente discussi riguarda il contenzioso con il grande campione Maradona.
Anche il Fisco dovrebbe mettersi in un certo senso al passo con i tempi, andando ad utilizzare “canali alternativi” come ad esempio i social network, per combattere e contrastare l’evasione fiscale. Questo è quanto, tra l’altro, afferma il presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, sottolineando come nel nostro Paese ci siano società di fatto che da un lato operano illegalmente nel nostro Paese, e dall’altro invece, e comunque, spopolano su Internet. E se molto spesso si parla di evasione dilagante nel settore delle pompe funebri, per Contribuenti.it la situazione è decisamente peggiore quando si tratta di aziende operanti nel settore Internet e del Web marketing. In base ai dati a disposizione dell’Associazione, infatti, sul Web ci sono due siti Internet su tre che si costruiscono da soli!