Fisco servizi funebri, scoperta evasione in Veneto

Nuovo “colpo” dell’Agenzia delle Entrate, stavolta in Veneto, ed in particolare a Bassano del Grappa dove è stata scoperta un’evasione da oltre un milione di euro nell’industria del “caro estinto”, ovverosia nei servizi funebri, attraverso sia omessi ricavi, sia l’adozione di procedure contabili finalizzate a truccare i conti. Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate a Bassano del Grappa, a seguito di opportune verifiche a carico di molte aziende locali, ha scovato una sacca di evasione per complessivi 1,12 milioni di euro circa dopo che gli “007” del Fisco hanno passato al setaccio sia le agenzie di onoranze funebri, sia i produttori di articoli funerari. In particolare, per quel che riguarda i produttori di articoli funerari, il Fisco ha accertato ricavi omessi, e quindi evasi, per oltre 911 mila euro in base al numero di verghette acquistate cui sarebbe dovuto corrispondere un determinato numero di casse fabbricate.

Equitalia: tutte le novità per i contribuenti

Nell’ambito delle iniziative programmate per il 2011, Equitalia ha reso noto che la campagna d’autunno è finalizzata a “farsi in quattro” per i contribuenti attraverso le nuove guide, il call center, le aperture prolungate, già attive in molte aree del nostro Paese, ma anche con l’assistenza via Web. In particolare, per quel che riguarda i siti Internet del Gruppo, Equitalia ha fatto presente come i contatti siano “non stop”; questo significa che attraverso il Web il contribuente può scrivere a Equitalia anche nei fine settimana e di notte al fine di richiedere assistenza, informazioni e chiarimenti; il tutto fermo restando che dai siti di Equitalia i cittadini potranno avere e tenere sempre sotto controllo la propria situazione debitoria, effettuare pagamenti, scaricare i moduli ed effettuare con il calcolatore online il calcolo del piano di rateazione del debito tributario. Per rendere tutto più facile, inoltre, Equitalia ha annunciato la messa a punto di nuove guide che contengono informazioni, spiegazioni e chiarimenti in un’unica pagina e, quindi, in modo snello, rapido e veloce.

Evasione fiscale: Lombardia, patto Entrate – Comune di Voghera

In Lombardia anche il Comune di Voghera è diventato “caccia evasore”. Questo a seguito di una apposita convenzione che il Comune di Voghera da un lato, e l’Agenzia delle Entrate dall’altro, hanno siglato mercoledì scorso per quel quella che rappresenta un’alleanza anti-evasione già siglata e sperimentata con tanti altri Comuni lombardi, tra cui i Comuni capoluogo di provincia di Pavia, Lodi, Brescia, Varese, Milano, Sondrio, Lecco, Bergamo e Cremona. Anche il Comune di Voghera, in base alle somme riscosse a titolo definitivo dalle cosiddette “segnalazioni qualificate”, potrà così andare ad incassare il 33% degli importi recuperati nell’ambito del contrasto ai fenomeni elusivi ed evasivi nel campo delle libere professioni, del commercio, dell’edilizia, dell’immobiliare, ma anche in merito alle residenze fittizie all’estero di contribuenti che, pur continuando ad avere rapporti economici nel nostro Paese, cercano di dribblare la fiscalità italiana.

Fisco e Comuni Emilia-Romagna: alleanza antievasione vincente

Nella Regione Emilia-Romagna l’alleanza antievasione tra i Comuni e l’Agenzia delle Entrate funziona. Lo dimostrano i dati forniti dalla Direzione regionale che, in particolare, ha fatto presente come ci siano state, al 30 settembre scorso, oltre 6.000 segnalazioni qualificate a fronte di imposte accertate per 7 milioni di euro, e ben 38 milioni di euro recuperati. Ricordiamo al riguardo come ai Comuni, in base alle segnalazioni qualificate, spetti il 33% della somme riscosse dal Fisco a titolo definitivo che, quindi, vanno a finire proprio nelle casse degli Enti locali. L’alleanza antievasione permette ai Comuni di acquisire risorse che poi possono essere spese per la collettività nell’ambito di quella che è in tutto e per tutto un’alleanza antievasione in senso federalista. Di queste oltre 6 mila segnalazioni, il 70% ha interessato l’area della proprietà edilizia e del patrimonio immobiliare a conferma di come siano questi i comparti con maggiore tasso di evasione.

Evasione fiscale: Veneto, Fisco scopre nuove truffe

Nella Regione Veneto l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha reso noto d’aver messo a segno, in materia di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale, dei nuovi “colpi”, a partire da quello che a Rovigo ha portato al recupero di oltre 700 mila euro che sono stati versati da parte di strutture sanitarie private con sede in Italia che, attraverso la tecnica evasiva delle “cartiere”, si facevano emettere fatture false da una società di Madeira con il chiaro intento di alleggerire il carico fiscale. In particolare, nel mirino del Fisco sono finiti tre centri medici e di fisioterapia, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo che ha rilevato l’inserimento a bilancio di fatture, per costi inesistenti sostenuti, emesse dalla cartiera portoghese.

Equitalia: assistente virtuale per la nuova cartella di pagamento

In merito alla nuova cartella di pagamento di Equitalia, al fine di poter familiarizzare con il nuovo modello, arriva via Web anche l’assistente virtuale. A darne notizia in data odierna è stata la stessa Equitalia nel porre l’accento sul fatto che le politiche inerenti la campagna d’autunno a favore dei contribuenti sbarcano anche sul Web. In particolare, la nuova cartella di Equitalia è entrata in vigore è già le società del Gruppo pubblico hanno provveduto ad iniziare a recapitarle, ragion per cui con l’assistente virtuale c’è un’opportunità ed una soluzione in più per poter subito prendere dimestichezza con il nuovo modello. In questo modo, online, comodamente seduti davanti al proprio personal computer, accedendo al sito Internet di Equitalia, www.equitaliaspa.it, il contribuente può prendere dimestichezza con la nuova cartella di pagamento grazie alle immagini e ad una voce guidata.

Fisco: Comuni Emilia-Romagna, alleanza antievasione si rafforza

Monteveglio, Ferriere e Anzola dell’Emilia. Sono questi, in ordine di tempo, gli ultimi tre Comuni dell’Emilia-Romagna che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), hanno sottoscritto il relativo protocollo d’intesa. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate – Direzione generale dell’Emilia-Romagna, nel sottolineare come con queste “new entry” i Comuni emiliano-romagnoli cosiddetti “caccia evasori” salgano a quota 203. Tutti i 203 Comuni emiliano-romagnoli che hanno aderito al protocollo ANCI-Entrate, inviando delle segnalazioni qualificate, potranno ottenere il 33% delle somme che, a seguito di controlli ed accertamenti, il Fisco andrà a recuperare a titolo definitivo. Le segnalazioni qualificate, nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla sicurezza, viaggiano via Web e riguardano posizioni soggettive dalle quali emergono potenziali situazioni evasive ed elusive ai fini fiscali.

Svalutazione partecipazioni società estere: quando il trucco non funziona

Nella Regione Emilia-Romagna, ed in particolare a Parma, l’Agenzia delle Entrate ha ottenuto un’altra vittoria dinanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale in merito ad un’operazione su capitale sociale condotta da una multinazionale attraverso un vero e proprio stratagemma. Nel dettaglio, una multinazionale operante nel comparto della lavorazione del vetro aveva acquisito il 100% del capitale sociale di un’azienda francese, ma al termine del perfezionamento dell’operazione di acquisizione aveva subito provveduto a svalutare la partecipazione al fine di potersi andare ad avvantaggiare delle deduzioni fiscali previste in questi casi. I funzionari del Fisco, insospettivi dalla tempistica repentina dell’operazione, hanno attivato i controlli contestando alla multinazionale il trucco in bilancio che ha generato un ammanco di 4,5 milioni di euro a fronte di un’evasione di imposta pari a ben 2,5 milioni di euro.

Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore

A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.

Contrasto all’evasione fiscale: alleanza Entrate – Comune di Alessandria

Anche il Comune di Alessandria è diventato “caccia-evasore”. Nell’ambito delle misure di contrasto all’evasione fiscale, infatti, anche il Comune di Alessandria ha ufficialmente aderito al protocollo d’intesa che su scala nazionale è stato stipulato dall’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’Ifel, Istituto per la finanza e l’economia locale, e con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). Il meccanismo di partecipazione da parte del Comune di Alessandria, così come i vantaggi, sono gli stessi di quelli acquisiti su tutto il territorio nazionale dagli altri Comuni “caccia-evasori”. Nel dettaglio, il Comune di Alessandria avrà un ruolo attivo sia in materia di accertamento con l’invio di segnalazioni qualificate, sia riguardo alla riscossione dei tributi visto che, proprio in funzione delle segnalazioni inviate, dei relativi accertamenti e delle maggiori imposte incassate a titolo definitivo, nelle casse comunali arriverà il 33% degli importi che saranno definitivamente recuperati dall’Erario.

Accertamento tributario: alleanza Entrate – Comune di Milano

Il Comune di Milano, in materia di accertamento tributario, ha stipulato un’alleanza con la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia al fine, tra l’altro, di definire la quota di tasse recuperate, pari al 33%, che andranno a finire nelle casse comunali sulla base dell’invio delle segnalazioni qualificate che scaturiranno anche dall’incrocio di banche dati. Secondo quanto dichiarato da Giacomo Beretta, assessore al Bilancio del Comune di Milano, l’intesa siglata non è finalizzata a mettere in atto una caccia indiscriminata all’evasore, ma a far emergere, grazie proprio all’incrocio delle banche dati, sia le situazioni di illegalità, sia le sacche di economia sommersa. Carlo Palumbo, Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, ha sottolineato come la convenzione stipulata con il Comune di Milano, l’ente territoriale per eccellenza, permetterà all’Amministrazione finanziaria dello Stato di incrementare ulteriormente la propria base informativa; il tutto a fronte della messa a disposizione, da parte delle Entrate, del proprio know-how ai funzionari del Comune nell’ambito dell’accertamento dei tributi.

Equitalia: cartelle esattoriali, quelle nuove sono più chiare

Il nuovo modello di cartella esattoriale introdotto da Equitalia è sia più vicino al contribuente, sia più comprensibile da capire. A sottolinearlo, sebbene il ricevimento di una cartella esattoriale non faccia di certo piacere a nessuno, è stata l’Associazione Altroconsumo nel mettere in risalto come i miglioramenti al documento iniziano già dalla prima pagina della cartella dove nel frontespizio ora si capisce meglio chi è l’ente creditore che ci chiede dei soldi da versare, sia esso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), il Comune oppure l’Agenzia delle Entrate. La chiarezza del dato è di fondamentale importanza visto che in caso di richiesta di chiarimenti, informazioni, o per presentare opposizione alla cartella, il contribuente può più facilmente comprendere a chi rivolgersi. Gli altri miglioramenti nella cartella riguardano la possibilità per il contribuente di avvalersi della rateazione, nonché l’indicazione relativa al fatto che per il saldo della cartella esattoriale ci sono sessanta giorni di tempo.

Evasione fiscale: giro di vite sulle scommesse a rischio zero

L’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale, ha annunciato una nuova offensiva attraverso il cosiddetto progetto “Rischio Scommessa” (Ri.Sco) che in particolare mira a colpire quelle imprese che, per quel che riguarda i contratti di prestito titoli, stipulano false scommesse con il preciso scopo di andare a truffare il Fisco. Al riguardo, citando operazioni sospette con aziende estere, nella rete della task force Antifrode dell’Agenzia delle Entrate sono cadute oltre 200 aziende italiane, di dimensioni medio piccole, nell’ambito di controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale ed in prevalenza nelle Regioni del Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Nel mirino dell’Amministrazione finanziaria dello Stato sono così finiti i cosiddetti “stock lending“, contratti stipulati facendo un vero e proprio gioco sporco sulle puntate in virtù del fatto che, a fronte di un esito scontato della scommessa, l’unica puntata è contro il Fisco al fine di trarne dei vantaggi.

Fisco: controlli automatizzati, forte balzo degli incassi

Nei primi sette mesi di quest’anno il Fisco ha conseguito, con incassi pari a ben 900 milioni di euro, un balzo pari al 28% per quel che riguarda gli incassi da controlli automatizzati sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) e sulle dichiarazioni dei redditi. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate che in particolare ha fatto il punto sui risultati dalla lotta all’evasione nel periodo da gennaio e fino al mese di luglio 2010, caratterizzato da incassi complessivi pari a ben 4,9 miliardi di euro con un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo quanto dichiarato da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, i risultati da lotta all’evasione nei primi sette mesi di quest’anno sono la conferma del fatto che nella società cresce la convinzione che chi evade, oltre ogni ragione e considerazione di convenienza, non fa altro che andare a danneggiare tutta la collettività.