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Studi di settore da sottoporre a revisione

Per gli studi di settore è tempo di “restyling”, e per questo l’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento, ha individuato quasi settanta studi di settore, 68 per la precisione, che saranno “ritoccati”. Trattasi, nello specifico, di studi di settore che riguardano tante categorie di attività: dagli albergatori ai gioiellieri ai produttori di abbigliamento e scarpe, e passando per i registi ed i farmacisti. Sul tema, tra l’altro, l’Amministrazione ha giocato d’anticipo visto che di norma il provvedimento di revisione degli studi di settore, con la comunicazione delle categorie economiche e dei relativi codici soggetti alla revisione, viene messo a punto ogni anno alla fine del mese di febbraio. In questo modo, i contribuenti avranno più tempo per essere nelle condizioni di poter conoscere se il proprio settore di attività sia soggetto o meno al periodico “restyling” per gli studi di settore.

A livello proprio settoriale, l’attività di revisione degli studi di settore da parte delle Entrate interesserà sei studi di settore legati alle attività professionali, venti per il settore dei servizi, ventuno per il commercio ed altrettanti per il comparto manifatturiero. Per quanto riguarda la revisione degli studi, tra l’altro, l’Agenzia delle Entrate fa presente che la revisione avrà efficacia dal 2010, e che trattasi del “restyling” basato sugli studi applicati per il periodo di imposta 2007.

La Legge, infatti, impone che la revisione debba avvenire con una cadenza non inferiore ai tre anni o dall’ultima revisione, o dall’entrata in vigore dello studio di settore stesso. Tra le altre categorie di attività incluse nella “short list” degli studi da revisionare, ci sono anche quelli delle guide turistiche, attori, operatori nel commercio ambulante, fotoreporter e soggetti che esercitano l’attività di grafici sul web. Il provvedimento approvato dalle Entrate, inoltre, può prevedere, se opportuno, anche l’accorpamento tra gli studi di settore oggetto della revisione.