Studi di settore da sottoporre a revisione

Per gli studi di settore è tempo di “restyling”, e per questo l’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento, ha individuato quasi settanta studi di settore, 68 per la precisione, che saranno “ritoccati”. Trattasi, nello specifico, di studi di settore che riguardano tante categorie di attività: dagli albergatori ai gioiellieri ai produttori di abbigliamento e scarpe, e passando per i registi ed i farmacisti. Sul tema, tra l’altro, l’Amministrazione ha giocato d’anticipo visto che di norma il provvedimento di revisione degli studi di settore, con la comunicazione delle categorie economiche e dei relativi codici soggetti alla revisione, viene messo a punto ogni anno alla fine del mese di febbraio. In questo modo, i contribuenti avranno più tempo per essere nelle condizioni di poter conoscere se il proprio settore di attività sia soggetto o meno al periodico “restyling” per gli studi di settore.

Studi di settore: ancora slittamenti per la data di revisione

La settimana che si conclude oggi non ha visto progressi per quel che riguarda i 69 studi di settore in fase di revisione relativi all’anno d’imposta 2009: per la precisione, la Commissione di esperti che si occupa di questo importante strumento fiscale non ha ancora provveduto ad esprimere il proprio parere in merito. Non esiste dunque il parere tanto atteso, anzi la stessa commissione ha chiesto anche un ulteriore slittamento della data di approvazione degli studi, che deve avere luogo entro pochi giorni. La legge che disciplina tutto l’iter degli studi di settore, infatti, ha specificato che la data in questione è il prossimo 30 settembre, quindi non molto lontana nel tempo, anche se bisogna precisare che le varie associazioni che riuniscono e rappresentano i contribuenti nella già citata Commissione di esperti, hanno richiesto uno spostamento di questo termine ultimo a fine marzo 2010 (in pratica, si tratta di una proroga di sei mesi).

 

Studi di settore: benefici per molti contribuenti

La Commissione di esperti per gli studi di settore (organo che vede raggruppati l’amministrazione finanziaria, la Società per gli studi di settore e le varie associazioni di categoria) ha dato il via libera per alcuni benefici di cui godranno circa 2.150.000 contribuenti sui 3.700.000 che usufruiscono di tale parametro: i benefici in questione riguarderanno alcuni correttivi in relazione ai periodi di imposta 2008 e 2009, i quali sono stati interessati da modifiche nel mercato a causa della persistente crisi economica. Per quanto riguarda i due periodi d’imposta sopracitati, il risultato degli studi di settore sarà accompagnato, in sede di accertamento, da alcuni elementi che saranno in grado di rafforzare la pretesa tributraria.