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Romania: il fornitore diventa debitore dell’Iva

La normativa che disciplina l’Imposta sul Valore Aggiunto assumerà una nuova forma in Romania: secondo quanto stabilito dal Consiglio dell’Unione Europea, infatti, il regime comunitario è stato formalmente derogato, quindi i contribuenti della nazione dell’Europa orientale dovranno attendersi delle novità a breve. Che cosa è successo esattamente? Dopo la richiesta formale avanzata dal governo di Bucarest, l’autorizzazione comunitaria è stata concessa in via ufficiale: in pratica, quando si presenterà una situazione in cui è coinvolta appunto l’Iva, il debitore dell’imposta in questione diventa in automatico il soggetto che fornisce i prodotti agricoli che non sono stati sottoposti ad alcuna trasformazione. Cosa implica tutto questo?

Il nuovo riferimento normativo sarà la decisione 363 del 2011, la deroga vera e propria in materia fiscale per il paese europeo: le disposizioni che vengono contemplate sono ovviamente quelle che stabiliscono qual è la figura del debitore tributario, una fattispecie completamente diversa rispetto a quanto accade all’interno degli altri paesi dell’Ue. Come già specificato, poi, il settore su cui concentrare maggiormente l’attenzione è quello agricolo, con particolare focalizzazione sui fornitori attivi in campo commerciale.

Quindi, la Romania potrà per il momento dimenticare un altro testo normativo, la direttiva comunitaria 112 del 2006 (“Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto”), il cui articolo 193 spiega appunto che l’imposta è dovuta da quel soggetto passivo che pone in essere una cessione di beni o una prestazione di servizi imponibile, tranne nei casi in cui il tributo è invece dovuto a una persona diversa. C’è anche un periodo temporale entro cui far funzionare tali disposizioni, vale a dire quello compreso tra lo scorso 20 giugno e il 31 maggio del 2013. In tal modo, la nazione spera di scongiurare la crescente evasione fiscale, dato che l’erario riceve troppo poco denaro proprio in occasione di questi adempimenti: l’armonizzazione rimane l’obiettivo primario, ma soprattutto una serie di norme per il corretto versamento dell’Iva.