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E-book: si va verso un 2011 con l’Iva al 4%

Il prossimo 20 gennaio potrebbe essere una data fondamentale per gli e-book, il formato elettronico che consente nuovi modi di pubblicazione e lettura dei libri: la data, infatti, dovrebbe essere quella del recepimento della Direttiva 47 del 2009 del Consiglio Europeo (relativa alle aliquote ridotte dell’Imposta sul Valore Aggiunto) e che sarà effettivamente operativa a partire da questo anno appena cominciato. Che cosa è previsto in tal senso? L’innovazione è di tipo fiscale come si può evincere con una certa facilità, visto che il testo in questione prevede appunto che per i libri informatici venga adottata un’aliquota dell’Iva pari al 4%, vale a dire la stessa che è prevista attualmente per i normali libri di carta. Da dove è nata la distinzione dunque? In pratica, da tempo una polemica aveva investito l’argomento: in effetti, la precedente aliquota dell’e-book era quella massima (20%), visto è stato considerato fino a questo momento alla stregua di un software.


Il dubbio era piuttosto evidente, anche perché ci si è chiesti se tale strumento culturale poteva essere sottoposto a un regime tributario che è invece tipico di un normale prodotto commerciale. Insomma, la priorità della tassazione è andata finora al mezzo usato per accedere al sistema informatico e non ai suoi effettivi contenuti; adesso, però, tutto sembra essere stato superato.

La disposizione prevista dall’Unione Europea già da più di un anno diventa una realtà concreta anche del nostro paese e comincerà a produrre finalmente i propri effetti dal 10 giugno, quando vi sarà, con tutta probabilità, l’entrata in vigore del testo di attuazione della direttiva a cui ci stiamo riferendo. Ovviamente, bisogna precisarlo, la normativa comunitaria dovrà essere recepita nella disciplina del nostro paese con un apposito provvedimento legislativo, secondo molte linee di pensiero la giusta chiarezza in tale ambito e la fine di una vera e propria discriminazione dal punto di vista della tassazione.