Gli aumenti fiscali della Svizzera sul tabacco

 Il Consiglio Federale della Svizzera ha appena deciso di aumentare l’imposta sul tabacco di dieci centesimi, un provvedimento che sarà valido a partire dal prossimo 1° aprile: le tariffe nuove di zecca sono presto dette, visto che si spazierà da un minimo di 5,90 fino a un massimo di otto franchi. Le Finanze elvetiche hanno spiegato il perché di una misura così drastica. Anzitutto, si tratta di un bisogno economico (le casse statali possono beneficiarne in modo evidente), senza dimenticare quello più prettamente sanitario e salutistico. In aggiunta, il terzo motivo consiste nell’adeguamento dei prezzi a quelli delle nazioni vicine, molto attive per quel che riguarda gli acquisti transfrontalieri (anche la benzina è coinvolta).

La Fipe-Confcommercio chiede una proroga per la Tares

 L’allarme lanciato dalla Fipe-Confcommercio (si tratta della Federazione Italiana Pubblici Esercizi) in merito alla Tares va tenuto in debita considerazione: la nuova tassa sui rifiuti e i servizi non convince affatto l’associazione, in particolare la polemica riguarda l’aumento vertiginoso dell’imposizione fiscale, qualcosa che è considerato inaccettabile per un settore che nel 2010 e nel 2011 ha fatto registrare un saldo negativo di quattordicimila imprese (sono state più numerose le chiusure che le aperture).

L’aumento dell’Imu per i capannoni industriali

 L’Imposta Municipale Unica fornisce sempre una serie incredibile di spunti, la maggior parte dei quali polemici: dopo che è stato preparato tutto per il bollettino postale, ora bisogna fare i conti con gli ultimi dati che sono stati resi noti dalla Cgia di Mestre. Nel dettaglio, l’associazione veneta ha lanciato l’allarme sul costo della tassa per quel che concerne i capannoni industriali, dato che gli imprenditori dovranno sostenere una spesa superiore di 154,4 punti percentuali rispetto a quella necessaria per l’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili, il tributo che ha preceduto l’Imu nel suo funzionamento).

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Ancora due giorni per la scadenza relativa all’imposta di registro

 Con il mese di dicembre che comincia oggi, si presenta immediatamente una scadenza fiscale piuttosto importante: fra due giorni esatti, infatti, tutti quei soggetti che sono titolari di contratti di locazione e di affitto hanno l’obbligo di pagare l’imposta di registro che riguarda i contratti nuovi o che sono stati rinnovati in maniera tacita, il tutto con decorrenza a partire dal 1° novembre scorso. Sempre in ambito immobiliare, pochi giorni si è ricordato come affrontare la scadenza della cedolare secca. In questo caso, i contribuenti coinvolti possono utilizzare il modello F23, con la consueta scelta che ricade sugli istituti di credito, sulle agenzie postali oppure sugli agenti incaricati della riscossione tributaria.