Usa: il 30 novembre scade il beneficio fiscale sulla prima casa

 Manca dunque poco meno di un mese alla conclusione dell’iniziativa che prevede, per i cittadini statunitensi, delle agevolazioni fiscali relative all’abitazione principale. Il progetto è stato ideato dal Tesoro americano nell’ambito dell’American Recovery and Reinvestment Act, la legge volta ad aiutare anche i neoproprietari di immobili a partire dal 1° aprile 2008. Si tratta pertanto di un vero e proprio “bonus prima casa” che ha già riscosso molto successo, ma che è comunque agli sgoccioli; lo scorso 17 settembre risultavano ben 1,4 milioni di contribuenti fruitori del “first time homebuyer credit” e si spera di incrementare questa platea nei restanti giorni. Di cosa si tratta sostanzialmente? Il bonus prevede un credito d’imposta pari al 10% del costo di acquisto dell’abitazione e si può arrivare fino a un massimo di 8.000 dollari, una cifra da suddividere equamente tra ciascun coniuge, nel caso non sia stata scelta l’opzione per il regime del joint tax return.

 

Modello 730/2010: la bozza è già online

 L’Agenzia delle Entrate apre ufficialmente la stagione con la nuova dichiarazione dei redditi, quella da presentare l’anno prossimo a valere sui redditi percepiti quest’anno, e lo fa presentando la bozza, rigorosamente on line, del nuovo modello 730/2010. La pubblicazione del modello, disponibile sul sito Internet dell’Amministrazione finanziaria, arriva quest’anno, in accordo con quanto mette in evidenza l’Agenzia delle Entrate, con ben due settimane di anticipo rispetto alla pubblicazione, lo scorso anno, della bozza del modello 730/2009. Il modello di dichiarazione, nella forma di bozza semplificata, contiene anche quest’anno delle novità, a partire dal beneficio della detrazione per l’acquisto di mobili riguardanti l’arredamento di una casa in ristrutturazione; il beneficio, nella misura del 20% di detrazione, è valido anche per l’acquisto di televisori, computer ed elettrodomestici sempre con la finalità di arredare un immobile ad uso residenziale ed in ristrutturazione.

Svizzera blocca colloqui con Italia: incursione in banche non gradita

L’accordo sulle tasse era pronto per essere ratificato da parte nostra. Ma ora le trattative saranno sospese sino a nuovo ordine.

Così ha affermato il presidente della Confederazione elvetica e ministro delle Finanze, Hans-Rudolf Merz, annunciando che Berna ha interrotto i negoziati relativi ai nuovi accordi sulla doppia imposizione con l’Italia.

La Svizzera, contrariata dai raid delle autorità italiane in filiali di banche svizzere, ha reagito bloccando i colloqui in corso su un accordo sulla doppia tassazione.

Ha continuato Merz intervistato dalla stampa.

Il Governo precisa alcuni punti relativi all’Irap

 Il punto fiscale su cui il Governo dovrà concentrare la sua maggiore attenzione rimane sempre la riduzione dell’Irap: un’operazione di questo tipo comporterebbe uno sconto pari a 4 miliardi di euro, tramite la deducibilità dell’imposta per le imprese che contano fino a 50 addetti. La commissione Bilancio del Senato sta ora vagliando proprio un emendamento in questo senso, ma la soluzione più probabile è che si riproponga il testo in aula in più occasioni, dopo le necessarie correzioni. L’ipotesi ufficiale che circola in questi giorni rimane una: la decisione sul taglio dell’imposta verrà presa nel corso dell’esame della Finanziaria, probabilmente in seconda lettura alla Camera, quando ci saranno dei chiarimenti circa il gettito dello scudo fiscale.

 

Evasione fiscale: per l’Italia è sempre primato europeo

 L’Italia in Europa, ma c’era da aspettarselo, detiene un primato tanto grave quanto triste, ovverosia quello dell’evasione fiscale; il nostro Paese, con ripercussioni negative sia sull’economia, sia sull’equità fiscale, si porta infatti dietro questo problema da decenni e le forze al Governo, di qualsiasi colore, in questi anni non sono riuscite a conti fatti a risolverlo. Non a caso, secondo quanto rivela Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani -, in base ad un’indagine condotta su scala europea e sulla base dei dati delle Polizie tributarie, l’evasione in Italia continua a crescere, al punto che la quota di reddito imponibile che non viene dichiarato è in media pari al 51,2%.

Il gettito fiscale utilizzato per mantenere i carcerati

 Rocco Marando, 61 anni, si è presto giustificato con i carabinieri che l’hanno sorpreso in un magazzino di sua proprietà completamente sconosciuto al fisco. L’uomo, che alcuni anni fa perse la figlia, ha risposto:

Le tasse non le pago. Non voglio che i miei soldi servano a mantenere in carcere l’assassino di mia figlia.

La figlia Maria di 23 anni fu uccisa insieme al fidanzato Fabrizio Natale il 22 giugno 2005. I due furono freddati con quattro colpi di pistola tra le bancarelle del mercato di corso Cincinnato da Paolo Genco, ex fidanzato di Maria, geloso fino all’inverosimile della ragazza e del suo nuovo fidanzato.

Vercelli rinnova l’organizzazione degli uffici fiscali

 Parte dunque dal Piemonte, e più precisamente dalla città di Vercelli, l’attivazione della struttura locale per il nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia delle Entrate. Tutta la provincia vercellese potrà infatti beneficiare di molte novità nell’ambito dell’organizzazione dei propri uffici fiscali: si tratta del proseguimento di un’iniziativa che sta coinvolgendo la regione piemontese, dopo i casi di Asti, Biella e Verbano-Cusio-Ossola. A partire dalla giornata di domani, pertanto, vedrà la luce la nuova Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Vercelli. Di quali novità di rilievo si tratta? La nuova Direzione Provinciale verrà ad articolarsi in un unico Ufficio adibito ai controlli, il quale svolgerà soprattutto dei compiti di accertamento fiscale e dei contenziosi e che avrà competenze su tutta la provincia di Vercelli e in altri due uffici territoriali, situati per la precisione a Borgosesia e Santhià (i loro compiti saranno prevalentemente relativi all’assistenza fiscale da fornire ai contribuenti).

 

Tremonti-ter e investimenti agevolati

 Grazie alla cosiddetta “Tremonti-ter“, le imprese che investono in apparecchiature e/o macchinari, rigorosamente nuovi, possono fruire del beneficio di una detassazione dal reddito d’impresa pari al 50% dell’investimento che è stato effettuato, ma a patto che ciò avvenga o sia avvenuto dall’1 luglio scorso e fino al 30 giugno del prossimo anno. Occorre però fare attenzione al fatto che il beneficio della “Tremonti Ter” comporta anche, pena la decadenza, l’assunzione da parte dell’azienda di tutta una serie di obblighi, a partire da quello di non cedere a terzi le apparecchiature e/o i macchinari nuovi acquistati prima del secondo periodo di imposta successivo a quello dell’acquisto.

Gran Bretagna: dal 2010 l’Iva diventa digitale

 La Gran Bretagna affronta un’importante svolta fiscale: l’Iva da applicare sul territorio britannico verrà infatti de materializzata e resa digitale a partire dal 1° aprile 2010. Le dichiarazioni relative all’Imposta sul Valore Aggiunto verranno dunque presentate esclusivamente online e, conseguentemente, la moneta elettronica diventerà una via privilegiata per il versamento. L’annuncio arriva dall’Hm Revenue & Customs, vale a dire l’Agenzia delle Entrate inglese. Si tratterà sostanzialmente di un processo di conversione graduale, il quale andrà a coinvolgere le aziende maggiori che presentano un giro d’affari superiore alle 100.000 sterline all’anno; per i contribuenti, invece, rimarrà valida l’alternativa della dichiarazione cartacea tradizionale. Sarà il 2012 l’anno in cui la carta scomparirà in maniera definitiva nell’ambito del versamento dell’Iva.

 

Credito d’imposta: Abruzzo, ammesse cooperative edilizie e condomini

 Nell’ambito delle agevolazioni fiscali messe a punto per la ricostruzione delle case nei territori dell’Abruzzo colpiti dal sisma dello scorso 6 aprile, ed in particolare quelli rientranti nel cosiddetto cratere sismico, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che il Direttore ha firmato un provvedimento che concede il via libera sia alle cooperative edilizie, sia ai condomini, per la fruizione del credito di imposta erogato sotto la forma di un finanziamento agevolato. Il beneficio ricade quindi sia sulle parti comuni degli edifici che, a causa del terremoto, sono stati distrutti o danneggiati, sia a favore di quegli immobili adibiti a prima casa ad uso residenziale di quei soci che risultano essere anche assegnatari di cooperative edilizie. Il provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate ed annunciato in data odierna dall’Amministrazione Finanziaria va così ad integrare quelli che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate aveva firmato nel mese di luglio prima, ed in agosto poi a seguito dell’emanazione delle ordinanze numero 3803, 3805 e 3817 da parte del Presidente del Consiglio.

Sono in arrivo i fondi del 5 per mille 2007

 Le varie associazioni degli enti di volontariato e della ricerca scientifica e sanitaria attendevano questo momento: sono infatti in dirittura d’arrivo i fondi relativi al 5 per mille 2007 in loro favore, dopo che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a ripartire le somme in questione. Si tratta di un “tesoretto” abbastanza consistente, 373,5 milioni di euro, e, dopo lo sblocco da parte del ministero dell’Economia, potranno beneficiarne gli organismi scelti dai contribuenti mediante la dichiarazione dei redditi. Per essere più precisi, l’intera somma verrà così suddivisa: 234,5 milioni di euro saranno destinati al volontariato, 62,9 milioni alla ricerca sanitaria, 57,8 milioni a quella scientifica. C’è anche da ricordare, comunque, che 18,3 milioni non sono stati sottoposti a ripartizione a causa soprattutto di requisiti non rispondenti. Un’assegnazione che ha luogo dunque dopo due anni, visto che nel corso degli ultimi mesi sono intervenute delle modifiche normative volte a disciplinare la materia: tra l’altro, nel ritardo hanno giocato un ruolo fondamentale anche gli slittamenti nei termini di presentazione delle domande.

 

Fiscalità locale: Roma, più garanzie e tutele per i cittadini

 A Roma l’Amministrazione sta mettendo a punto dei piani e dei progetti finalizzati a rafforzare il contrasto dell’evasione dei tributi locali, ma nello stesso tempo mira a garantire e tutelare i cittadini che pagano le tasse sia al Comune, sia alle società comunali del servizio pubblico. Per questo, in accordo con quanto reso noto da Maurizio Leo, assessore al Bilancio della città di Roma, è stato siglato un accordo tra il Comune, i contabili della Capitale e l’ordine dei commercialisti al fine di redigere lo “Statuto dei diritti del contribuente per la fiscalità locale“. Trattasi, nello specifico, di uno strumento di tutela e di garanzia nei confronti dei cittadini che, in tutte le fasi del rapporto con l’Amministrazione in materia fiscale e tributaria, sono chiamati a pagare le tasse.

Niente tasse per incentivi non finalizzati a corsi

La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

Così recita l’articolo 34 della Costituzione e la legge si concretizza apppunto con gli aiuti economici da parte dello Stato a favore dei più meritevoli. E’ obbligatorio pagare le tasse su tali incentivi? Gli incentivi economici agli studenti piu’ meritevoli tra i 14 e i 18 anni non costituiscono borse di studio tassabili perche’ non sono finalizzati a sostenere la frequenza di specifici corsi di istruzione.

Modello Eas: novità e aggiornamenti dai tavoli tecnici

 Cambia lo scadenzario relativo alla compilazione del modello Eas: dopo vari incontri tra l’Agenzia delle Entrate e i rappresentanti del no profit, infatti, è stato deciso di spostare dal 30 ottobre al 15 dicembre il termine ultimo per la presentazione del documento fiscale. Gli accordi hanno riguardato, inoltre, la versione ridotta per determinate associazioni e il rafforzamento nella compilazione da parte degli uffici. Il modello Eas è destinato agli enti associativi di natura privata, i quali devono appunto comunicare i propri dati fiscali alle Entrate, in modo da beneficiare delle agevolazioni previste dalle legge, come ad esempio la non imponibilità dei corrispettivi. Il documento va inviato attraverso la modalità telematica alla stessa Agenzia, tramite un software gratuito. È solo in questa maniera che si può andare a verificare la corrispondenza dei requisiti dell’ente per la fruizione dei benefici sopracitati.