Annuario del Contribuente 2010: download online gratuito

 E’ arrivato l’Annuario del Contribuente 2010. Ad annunciarlo in data odierna, mercoledì 16 giugno 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate nel far presente come l’Annuario del Contribuente 2010 sia già pronto per il download gratuito nell’apposita sezione “Guide Fiscali” del sito Internet dell’Amministrazione finanziaria; allo stesso modo, la versione cartacea dell’Annuario del Contribuente 2010 sarà acquisibile gratuitamente nei prossimi giorni anche recandosi presso tutti gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate sparsi su tutto il territorio nazionale. E visto che durante l’anno le novità e gli aggiornamenti in materia fiscale di certo non mancano, l’Agenzia delle Entrate rende altresì noto che l’Annuario del Contribuente 2010 si farà in due con una edizione “bis” dello stesso che allo stesso modo sarà prodotta e sarà distribuita nella seconda parte dell’anno e che, in ogni caso, prevede l’inserimento degli eventuali aggiornamenti anche nella versione online con download gratuito dal sito Internet dell’Amministrazione finanziaria.

Ristrutturazioni edilizie: record agevolazioni fiscali nel Lazio

 Nei primi quattro mesi del 2010 nella Regione Lazio, in materia di agevolazioni fiscali, c’è stato il nuovo record di richieste per quel che riguarda le ristrutturazioni edilizie. A darne notizia è la Direzione regionale delle Entrate del Lazio nel precisare come nel periodo preso in considerazione le richieste siano state ben 7.430 nell’ambito del bonus al 36% sulle ristrutturazioni edilizie che i contribuenti laziali hanno richiesto inviando la comunicazione al Centro operativo di Pescara. L’aumento delle richieste nel primo quadrimestre del 2010 è stato pari all’8,7% nel Lazio rispetto allo stesso periodo del 2009; dal 1998, ovverosia dall’anno in cui il bonus al 36% sulle ristrutturazioni edilizie è stato introdotto, le richieste di agevolazione fiscale nella Regione Lazio, aggiungendo i dati dei primi quattro mesi del 2010, salgono sopra  il livello di 262 mila.

Incontro calabrese tra Agenzia delle Entrate e concessionari auto

 È stata la Regione Calabria il luogo scelto per l’incontro di ieri tra l’Agenzia delle Entrate e i concessionari di autovetture delle principali città calabresi, vale a dire Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone: l’aula Antonino Scopelliti della direzione regionale della nostra amministrazione finanziaria ha visto riecheggiare le discussioni circa le agevolazioni da programmare per quel che riguarda il settore automobilistico, in particolar modo quelle destinate alle persone diversamente abili. L’obiettivo principale in tal senso era quello di delineare in modo chiaro tutte le condizioni e i requisiti necessari per poter accedere a questi benefici tributari del settore, anche perché le Entrate hanno da sempre mostrato molta attenzione a questo tipo di attività e di contribuenti, alla luce delle esigenze che erano emerse nettamente nel corso della precedente edizione dell’incontro lo scorso anno.

 

Versamenti Unico 2010: rinvio termini con gli studi di settore

 In linea con le indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi, venerdì 10 giugno, grazie ad un Decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, è stata messa a punto la proroga che permette di rinviare i versamenti di Unico 2010 per tutti quei contribuenti che devono presentare anche gli studi di settore. Lo slittamento approvato prevede ora che le tasse relative alla dichiarazione dei redditi possano essere pagate senza maggiorazioni non entro mercoledì prossimo, 16 giugno 2010, termine classico per i versamenti, ma entro e non oltre la data di martedì 6 luglio 2010. Sono state così accolte le istanze delle Associazioni di categoria che hanno chiesto una proroga anche per mettere a punto la dichiarazione dei redditi e, soprattutto, per l’utilizzo del software Gerico che l’Amministrazione finanziaria ha rilasciato solamente alla fine del mese scorso.

Germania auspica tassazione su transazioni finanziarie Ue

 Le discussioni in materia fiscale nell’Unione Europea stanno entrando nel vivo e si segnalano sempre più proposte di maggiore o minore interesse da parte dei principali esecutivi: l’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella del governo tedesco, il quale è fortemente intenzionato a porre in essere una imposizione tributaria che riguardi le transazioni finanziarie effettuate all’interno dell’area dell’euro e, più ampiamente, in tutta l’Unione Europea. Si tratta, a dire il vero, di una tassazione piuttosto controversa, visto che l’opinione pubblica è spaccata a metà in questo senso. Da una parte, infatti, esiste una linea di pensiero secondo la quale in questo modo si costringeranno i gruppi della finanza locale a spostare la propria attività in altre nazioni. Ciò nonostante, il ministro teutonico delle Finanze, Wolfang Schaeuble, ha già spiegato in che modo verrà applicata la nuova imposta: un’applicazione unilaterale verrà ovviamente scongiurata, per evitare spostamenti fin troppo semplici da parte delle aziende, più propriamente l’implementazione verrà allargata a tutta l’eurozona.

 

Enti non commerciali e società, in rete i software per Unico

 Tecnologia e fisco sono sempre più unite nel rendere la vita dei contribuenti italiani più semplice: i prodotti informatici si aggiornano in maniera costante e consentono un accesso migliore a queste versioni. Per quel che concerne i modelli Unico 2010, ci sono delle fondamentali novità in relazione ai software resi disponibili in rete dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, i soggetti interessati in questo senso sono le società di capitali e gli enti di tipo non commerciale, per quali vi sono da alcuni giorni i due documenti fiscali nei consueti pacchetti informatici che illustrano nel dettaglio le informazioni per una corretta compilazione; in effetti, si è deciso, a partire da questo periodo d’imposta, di far uso di una tecnologia di distribuzione maggiormente improntata all’attivazione delle applicazioni direttamente dal web, senza far ricorso alle procedure fin troppo complesse del passato. Come bisogna regolarsi in questo senso?

 

Pensioni: spesa previdenziale aumenta, ma gli importi sono modesti

 In Italia essere pensionati non si può certo dire che rappresenti un lusso. Anzi, gli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) rivelano come ci siano quasi 1,8 milioni di pensionati che percepiscono mensilmente una prestazione avente un importo sotto i 250 euro, ovverosia ben al di sotto del limite di sopravvivenza. Ma quasi la metà dei pensionati, pari a ben 7 milioni di persone, prendono addirittura meno di 500 euro a conferma di come nel nostro Paese, a fronte di una tassazione elevata anche sui pensionati, e di una spesa previdenziale che tende ad aumentare, gli importi erogati risultino essere alquanto modesti. Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, che ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics di effettuare l’identikit del pensionato nel nostro Paese, sottolinea tra l’altro come ad incrementare la media degli importi di pensione contribuisca una piccola percentuale di privilegiati, pari allo 0,4% del totale, che prende addirittura oltre 3.000 euro al mese.

Ancora quattro giorni per il versamento della prima rata Ici 2010

 Sono dunque rimasti solo quattro giorni per provvedere al versamento della prima rata dell’Imposta Comunale sugli Immobili relativa al 2010 e senza alcun pericolo di incorrere in una sanzione pecuniaria: si tratta di un tributo che riguarda una vastissima platea di contribuenti, nonostante le modifiche apportate in questo senso negli ultimi anni e questa specifica data si riferisce al pagamento dell’acconto, mentre per il saldo ci saranno ancora sei mesi di tempo. A chi si rivolge, dunque, l’Ici del 2010? In base al decreto 93 del 2008, l’esenzione va rapportata all’abitazione principale del contribuente, ma in questo novero non deve essere ricompresa la categoria delle case lussuose (ville, castelli, palazzi di pregio e quant’altro), la quale prevede soltanto una detrazione in via ordinaria. L’imposta, inoltre, non ha ragione di esistere per quel che concerne box auto e cantine, ma occorre sempre ricordare che tutte le differenze e le casistiche vengono decise in base alle disposizioni specifiche di ogni amministrazione.

 

Fisco Emilia-Romagna, strumenti caccia evasori funzionano

 In Emilia-Romagna, nell’ambito dell’accordo antievasione tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni, sono stati già riscossi oltre un milione di euro. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel sottolineare come l’alleanza abbia portato a quasi tremila segnalazioni, 23 milioni di imponibile recuperato ed oltre settecento avvisi di accertamento. Attualmente i Comuni dell’Emilia-Romagna alleati con il Fisco sono il 54% del totale, 187 Enti locali per l’esattezza, con Bologna in pole position con oltre seicento segnalazioni qualificate ed a seguire Carpi e Rimini con, rispettivamente, 269 e 256 segnalazioni. Le segnalazioni qualificate, in ragione di quasi sette casi su dieci, hanno riguardato il capitolo relativo al patrimonio immobiliare ed alla proprietà edilizia; grazie a queste segnalazioni da parte degli Enti locali è stato così possibile risalire ad affitti in nero ma anche a proprietà immobiliari che non sono state indicate nella dichiarazione dei redditi.

Modello Unico 2010: assistenza gratuita Entrate per i contribuenti

 In vista del 16 giugno 2010, prima scadenza utile per effettuare con Unico 2010 il versamento delle imposte, tra cui l’Irpef e le addizionali, l’Agenzia delle Entrate in Piemonte ha colto l’occasione per ricordare che tutti gli Uffici del Fisco sono a disposizione dei contribuenti per avere assistenza fiscale, informazioni e consulenza gratuita. Insomma, il Modello Unico 2010 è “no problem” per i contribuenti piemontesi nell’ambito di quella che per le Entrate del Piemonte non è una campagna pubblicitaria, ma in tutto e per tutto un invito, in caso di dubbi, problemi e bisogno di aiuto, a rivolgersi agli uffici dell’Amministrazione finanziaria sul territorio al fine di adempiere al classico obbligo annuale della dichiarazione dei redditi e della liquidazione delle relative imposte.

Ue: il Rapporto Monti ha illustrato le principali proposte fiscali

 Risale ormai a un mese fa la pubblicazione del rapporto denominato “Una nuova strategia per il mercato unico al servizio dell’economia e della società europea”: si tratta di un lavoro elaborato da Mario Monti, noto economista del nostro paese, il quale risponde pienamente alle richieste del presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, circa il rinnovamento strategico in questo campo. L’importanza di tale lavoro risiede essenzialmente nelle raccomandazioni e nelle proposte che si possono estrapolare e la loro utilità per il continente europeo. Quello che auspica Monti è un concetto di economia sociale di mercato competitiva, utilizzando in maniera decisa e concreta il coordinamento fiscale in modo da difendere la sovranità tributaria. Come si può ottenere questo risultato? Secondo il rapporto in questione, l’Unione Europea, con i suoi 27 stati membri, presenta delle realtà molto variegate dal punto di vista di tasse e imposte, un elemento che comporta come prima conseguenza distorsioni e forti possibilità di evasione.

 

Contenzioso fiscale: Entrate Campania, maxi-recupero imposte

 L’Agenzia delle Entrate, ed in particolare la Direzione regionale della Campania, ha reso noto che l’ufficio di Napoli 2 ha ottenuto in Cassazione una vittoria nell’ambito di un contenzioso con un’azienda che gestiva un grande parco divertimenti. Trattasi, nello specifico, di una vittoria da ben 12 milioni di euro nell’ambito di un accertamento che ha portato a scovare un’evasione pari a ben 20 milioni di euro di ricavi che, considerando tutte le tasse evase sul fatturato, unitamente alle sanzioni, hanno fatto scattare imposte per ben 12 milioni di euro. Nel dettaglio, la società, pur operando con finalità di lucro, aveva commissionato ad una tipografia la stampa di ben 1,5 milioni di biglietti omaggio per il parco divertimenti. Nell’ambito di tale iniziativa l’ufficio di Napoli 2 ha conseguentemente accertato come l’operazione fosse finalizzata alla mancata emissione di altrettanti biglietti; quindi, dai biglietti omaggio è “scattata” l’evasione dei ricavi, attraverso una deduzione impropria dei costi, per i quali il Fisco ha avviato una contestazione che ha interessato tutti i vari gradi di giudizio a livello provinciale e regionale fino ad arrivare alla Cassazione.

Fisco recupera 104,5 miliardi grazie allo scudo fiscale

 Non tutti gli analisti erano stati ottimisti, ma sembra che dovranno ricredersi: lo scudo fiscale 2009-2010 ha superato i 100 miliardi, la regolarizzazione in materia tributaria che ferma l’azione penale e di accertamento tributario ha fatto emergere per il Fisco 104,5 miliardi di euro in sette mesi con un’entrata per le casse dell’erario di tutto rilievo. L’apertura dello scudo fiscale, che ha consentito di regolarizzare attività italiane detenute illecitamente all’estero, ha così avuto “successo”.

Si è chiusa con l’emersione di 9,2 miliardi di euro e un gettito di 694 milioni di euro la riapertura delle operazioni di ‘Rimpatrio dei capitali in Italia – spiega il ministero dell’Economia in una nota -. Il 95% dei 9,2 miliardi è costituito da rimpatri in Italia. Il bilancio dell’operazione si chiude così con un recupero di attività per complessivi 104,5 miliardi di euro (il 98% dei quali costituiti da rimpatri in Italia) e un incasso per l’Erario di 5,6 miliardi di euro.

Rimanenze finali: pronto il codice tributo per il maggior valore

 Le somme che servono a liquidare nuovamente l’imposta sostitutiva relativa al maggior valore delle rimanenze finali (nel bilancio d’esercizio, si tratta del valore delle giacenze di magazzino una volta che è terminato il periodo amministrativo) hanno una rilevanza fiscale non irrilevante quando si parla del loro versamento: è proprio in quest’ottica che l’Agenzia delle Entrate è intervenuta, istituendo un apposito codice tributo da utilizzare in sede di compilazione del modello F24. Si tratta, nello specifico, del codice 1831, il quale si riferisce proprio a questo pagamento, vale a dire, volendo essere più precisi, la riliquidazione dell’imposta per le rimanenze di industrie attive nel comparto petrolifero e, in particolare, i soggetti Ias (i principi contabili International Accounting Standards). I riferimenti normativi principali in questo caso si trovano nel decreto legislativo 241 del 1997 (“Norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni”), il cui articolo 17 illustra nel dettaglio le modalità da applicare a questa fattispecie.