Wikileaks non smette di far parlare di sé per le rivelazioni scottanti che stanno ormai riguardando qualsiasi tipo di settore: l’ultima vicenda collegata alla creatura di Julian Assange si riferisce all’evasione fiscale, visto che Rudolf Elmer, un ex banchiere elvetico già accusato da tempo di aver violato il segreto bancario, è pronto a inviare al sito un elenco di possibili evasori di varia nazionalità, soprattutto britannici, americani, svizzeri e tedeschi. Da dove nasce tutto questo polverone? C’è anzitutto da precisare che i nominativi non verranno resi immediatamente noti, ma si attenderà ancora qualche giorno per appurare la veridicità della lista Elmer; le evasioni sembrano comunque importanti, tanto da far ritenere le informazioni estremamente riservate.
Bollo auto: Toscana, un sms per evitare le multe
In Toscana l’Amministrazione regionale ha attivato online, dal sito Internet istituzionale, un servizio grazie al quale via sms il possessore di un’auto può ricevere l’avviso di scadenza del bollo auto da pagare. Il servizio di alert è gratis a fronte dell’inserimento del numero di targa del veicolo e di un numero di cellulare di un telefono abilitato alla ricezione degli sms; il tutto a patto che la registrazione da parte dell’utente avvenga almeno 20 giorni prima dalla scadenza del pagamento del bollo al fine di poter ricevere l’sms alert. Il servizio si può chiaramente disattivare in qualsiasi momento fermo restando che la mancata ricezione, per qualsiasi ragione, dell’sms di avviso di scadenza di pagamento, non esonera chiaramente il proprietario del veicolo nell’assolvere ai propri obblighi tributari.
I porti europei varano una serie di novità fiscali
I porti dell’Unione Europea si apprestano a vivere un 2011 ricco di novità e innovazioni dal punto di vista tributario: Germania e Spagna, in particolare, sono le maggiori beneficiarie in questo senso, visto che le strutture di Brema e Barcellona sono pronte a introdurre una riduzione di circa dieci punti percentuali relativa ai propri diritti, un’agevolazione del 14% per quel che concerne la tassa sulle merci e un altro taglio del 7% in relazione alle imposte di ancoraggio. Le tariffe in questione, dunque, subiranno delle modifiche rilevanti, ma si tratta soltanto delle prime due esperienze che serviranno poi come esempio anche per le altre capitali del Vecchio Continente. Come mai si è deciso di focalizzare l’attenzione fiscale sul trasporto e sul commercio marittimo?
Tasse locali: ecco dove si paga di più
Nel nostro Paese i Comuni italiani dove si pagano più tasse locali si trovano nella Regione Lazio. A rivelarlo è un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre da cui è in particolare emerso come nella classifica nazionale, a valere sul 2010, ai primi cinque posti, per pressione tributaria pro-capite, ci siano ben cinque comuni laziali. Nel dettaglio, a fronte di una media pro-capite di pressione tributaria, su scala nazionale, pari ad oltre 1.200 euro, il Comune di Rieti svetta con ben 1.934 euro pro-capite; al secondo posto troviamo Latina con 1.899 euro e Frosinone sul gradino più basso del podio con 1.823 euro pro-capite di tasse locali pagate in media da ogni cittadino residente. Il Comune di Roma occupa, sempre su scala nazionale, la quinta posizione con 1.758 euro pro-capite dietro al Comune di Viterbo, dove la media è di 1.803 euro a contribuente.
Giovani e agevolati: sconto Irpef per i talenti italiani all’estero
Il Fisco italiano dimostra di avere a cuore i giovani talenti più brillanti del paese che si sono però visti costretti ad emigrare all’estero per le loro ricerche: questo interesse emerge in modo piuttosto chiaro da uno specifico testo normativo, la legge 238 del 2010 (“Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia”), la quale prevede appunto dei benefici tributari interessati per i laureati che non hanno oltrepassato il limite dei quaranta anni di età e che hanno maturato esperienze di rilievo in altre nazioni. A chi è destinata questa legge dunque? Il riferimento temporale è il 20 gennaio 2009: a quella data i soggetti interessati dovevano essere cittadini dell’Ue, essere nati dopo il 1° gennaio del 1969, aver avuto la residenza continuativa di due anni nel nostro paese, possedere una laurea e aver intrapreso un lavoro autonomo o d’impresa nonostante il domicilio in trasferimento.
Equitalia: servizi web migliorano l’efficienza
Per gli enti, grazie ai servizi Web, le cartelle di pagamento da annullare nel 2010 sono scese dell’11%. A darne notizia è Equitalia nel sottolineare come in questo modo la riscossione sia non solo sempre più efficiente, ma anche caratterizzata da maggiori risparmi ed un maggior rispetto per l’ambiente attraverso un minor consumo di carta. Nel dettaglio, su un totale di 14 mila uffici di enti creditori, oltre 13 mila risultano essere già perfettamente allineati ai sistemi informativi di Equitalia a fronte dei servizi web che la società della riscossione fornisce tra l’altro gratuitamente. Il calo dell’11% delle cartelle di pagamento annullate è frutto proprio della trasmissione delle informazioni agli agenti della riscossione attraverso lo scambio telematico che, di riflesso, contribuisce alla riduzione degli errori. Per il futuro, di conseguenza, Equitalia stima una ulteriore miglioramento per quel che riguarda la qualità di emissione delle cartelle che, tra l’altro, in linea con i dati forniti nei giorni scorsi, risultano essere contestate in ragione di solo lo 0,1%, ovverosia nel rapporto di una su mille.
Ici, ancora pochi giorni per il ravvedimento
I contribuenti ritardatari e distratti dovranno osservare con molta attenzione il calendario delle scadenze fiscali, visto che non manca molto al termine ultimo fissato per il ravvedimento dell’Ici: la data del prossimo 17 gennaio è stata infatti scelta dall’Agenzia delle Entrate per venire incontro a quei soggetti, in particolare coloro che posseggono degli immobili o che sono titolari di diritti reali di godimento su di essi, che ancora non hanno regolarizzato il pagamento relativo al saldo dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Il versamento in questione si riferisce al periodo d’imposta 2010 e si suddivide in due casistiche, ovvero il pagamento non effettuato in maniera totale o effettuato in modo non sufficiente entro la scadenza dello scorso 16 dicembre.
Tasse Abruzzo: assistenza per gli adempimenti fiscali
Con la ripresa degli adempimenti fiscali nella Regione Abruzzo, ed in particolare nei Comuni del cratere sismico, l’Agenzia delle Entrate è in prima linea nel fornire adeguata assistenza ai contribuenti. A darne notizia è stata la Direzione regionale Abruzzo dell’Amministrazione finanziaria dello Stato nel sottolineare come al riguardo lunedì scorso, 10 gennaio 2011, Rossella Rotondo, Direttore Regionale dell’Abruzzo, abbia incontrato Giovanna Iurato, Prefetto dell’Aquila, al fine di illustrare le iniziative messe in atto dal Fisco proprio a favore dei contribuenti del cosiddetto “cratere sismico” in concomitanza con la ripresa degli adempimenti fiscali e tributari. Tre giorni prima, ovverosia il 7 gennaio scorso, si era tenuto un altro incontro in presenza dei rappresentanti degli Ordini Professionali, del Direttore Regionale delle Entrate, e di Gianni Chiodi, il Presidente della Regione. In merito alla richiesta degli Ordini professionali di differire i termini degli adempimenti fiscali, fissati al 31 gennaio prossimo, l’Agenzia delle Entrate ha risposto che su tale punto si rende necessaria una modifica legislativa specifica.
Fisco Usa sempre più asiatico: spopola la lingua cinese
La Cina e ogni elemento che ha a che fare con essa si stanno diffondendo ormai in ogni settore: uno degli esempi più lampanti in questo senso è offerto dal fisco, visto che, come emerge da fonti americane, una delle ultime intenzioni è quella di istituire delle istruzioni, dei suggerimenti e dei modelli a carattere tributario nella lingua dell’ex Impero Celeste, il cosiddetto mandarino contemporaneo. La Internal Revenue Service (l’Agenzia delle Entrate a stelle e strisce) guarda dunque con decisione ad est e darà molta importanza alle comunicazioni in cinese destinate ai propri contribuenti, una novità di assoluto rilievo ma che tiene comunque conto dei progressi e dello sviluppo di una lingua che in molti avevano dato per estinta. La seconda economia a livello internazionale mostra la sua crescita anche in questo modo, con il mandarino che diventerà una chiave di volta per la firma di accordi e la conclusione di transazioni fiscali.
Bonus ristrutturazioni: domande in aumento nella Regione Basilicata
In base ai dati consolidati dei primi dieci mesi dello scorso anno, anche nella Regione Basilicata le domande di bonus per le ristrutturazioni edilizie si sono attestate in aumento. A darne notizia nelle scorse settimane è stata proprio la Direzione regionale Basilicata dell’Agenzia delle Entrate nel precisare come le domande, a quota 1.104 nel periodo sopra indicato, siano cresciute del 2,22% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009. A livello territoriale, nel periodo gennaio-ottobre 2010, sul totale di 1104 richieste di detrazione al 36% sulle spese sostenute ed ammissibili per i lavori di ristrutturazione, 480 sono giunte dalla Provincia di Matera, e le restanti 624 domande dalla Provincia di Potenza. Considerando le domande dei primi dieci mesi del 2010, dall’inizio della misura nella Regione Basilicata sono giunte presso il Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara un totale di 13.719 richieste di bonus da parte di altrettanti cittadini lucani.
Iva in liquidazione: regole standard per il rimborso
La risoluzione 6/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri è stata incentrata soprattutto sull’Imposta sul Valore Aggiunto: in effetti, in base a questo specifico documento fiscale, è stato chiarito qual è il comportamento da seguire nel caso di una contabilità che viene affidata a soggetti terzi, visto che è necessario determinare l’eccedenza di imposta che si deve rimborsare. In tale ipotesi, dunque, si fa riferimento al tributo esigibile e relativo alle operazioni registrate nel primo trimestre e quella detraibile nello stesso periodo temporale. Il calcolo è diverso, ma non cambiano invece le scadenze per la registrazione delle fatture. Si tratta, a conti fatti, di una precisazione che ha un po’ spiazzato coloro che si erano affidati finora alla soluzione della contabilità esterna prospettata dal Dpr 100 del 1998 (recante le “Dichiarazioni e versamenti Iva periodici”).
L’Inghilterra si prepara alla tassa sul divorzio
Il divorzio é già di per sè una cotosa scelta che decidono di prendere due coniugi, che decidono di diventare ex. Gli sposi inglese potrebbero inoltre avere un balzello in più se decidono di mettere fine al loro matrimonio. I conservatori inglesi si apprestano a varare, in tempi che hanno definito più brevi possibili, un provvedimento, come avevano preannunciato prima delle elezioni se le avessero vinte, che tuteli il matrimonio. L’iidea che il governo inglese sta meditando, di mettere una “tassa sul divorzio”, sembra un’idea provocatoria più che un metodo per disincentivare la fine dei matrimoni, anche se i governatori sostengono la loro tesi.
Tasse più odiate: la top ten dell’Associazione Contribuenti Italiani
E’ l’aggio esattoriale la tassa più odiata dagli italiani. A rivelarlo è Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in accordo con uno studio a cura di Krls Network of Business Ethics realizzato proprio su commissione da parte dell’Associazione nella prima settimana del corrente mese di gennaio. L’indagine, in particolare, è stata effettuata prendendo a riferimento un campione casuale di cittadini residenti in Italia che sono stati intervistati telefonicamente. Al secondo posto di questa speciale classifica c’è quella che secondo Contribuenti.it, così come messo in evidenza da tempo, è la tassa più evasa nel nostro Paese; stiamo parlando del canone rai, mentre al terzo posto tra le tasse più odiate c’è il bollo auto. Al quarto poco ci sono le accise sulla benzina, sull’energia elettrica e sul metano che contribuiscono a zavorrare le bollette di luce e gas unitamente al pieno di benzina alla pompa.
Cassazione: nessuna imposta di successione per l’edificio storico
La storia della tassa di successione non è poi così lontana nel tempo: tale imposizione fiscale ha subito una svolta importante verso la fine degli anni Novanta, con delle franchigie ovviamente fissate in lire, poi alcune importanti novità hanno fatto tornare alla ribalta il tributo nel 2006 e nel 2007. La tassa in questione è stata esaminata a fondo da una delle ultime ordinanze della Corte di Cassazione (per la precisione, si tratta della numero 25366), visto che si è ritenuto necessario comprendere la sua applicazione nei casi di immobili di interesse storico e culturale. Ebbene, secondo la Suprema Corte, l’imposta di successione non rientra nel caso di specie, una ipotesi che rimane valida perfino quando il contribuente non indica nella relativa dichiarazione la categoria dell’edificio. Tutto è nato da un ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro una sentenza della Ctr della Sardegna.