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I Comuni alla prova dell’addizionale irpef

Passata la bufera Imu adesso i Comuni sono alle prese con addizionali irpef, la cui delibera deve essere effettuata entro la data di oggi. Infatti in base alla proroga per il termine di approvazione del bilancio le municipalità hanno avuto tempo sino al 31 ottobre per approvare la relativa delibera inerente l’addizionale comunale, anche se l’entrata in vigore della delibera è comunque subordinata alla pubblicazione sul sito del ministero. Tuttavia le nuove disposizioni introdotte dal d. lgs 23/2011 stabiliscono che gli effetti delle nuove addizionali irpef partiranno dal 1° gennaio dell’anno di pubblicazione qualora la pubblicazione sul sito avvenga entro il 20 dicembre. Se tale termine non viene rispettato le eventuali variazioni deliberate avranno effetto nel 2013 e per il 2012 saranno confermate le delibere vigenti in passato.
Nel caso invece la delibera riguardi l’istituzione della prima addizionale si hanno 30 giorni tempi per effettuare la comunicazione al Mef. Vi sono quindi concrete differenze tra istituzione della delibera e variazione della stessa. Viene inoltre stabilito che le addizionali irpef istituite dai Comuni potranno differenziarsi in base agli scaglioni di reddito seguendo il principio di progressività. Gli scaglioni da utilizzare dovranno comunque essere uguali a quelle irpef.
E’ comunque facoltà del Comune scegliere una sola aliquota, prevedendo delle esenzioni per alcune tipologie. In ogni caso la fascia di esenzione non sarà intesa come franchigia, e pertanto nel caso di contribuenti con redditi alti che superano la soglia di esenzione occorrerà applicare l’addizionale sull’intero reddito posseduto e non solo sulla parte eccedente la fascia di esenzione.
Nel caso concreto alcune municipalità, come ad esempio Lecce, hanno individuato due fasce di esenzione, una in relazione al reddito ed una legata a particolari situazioni presenti all’interno del nucleo famigliare, come ad esempio portatori di handicap. All’interno delle istruzioni del mod. Unico, quadro RV, è espressamente previsto che il Comune deliberi condizioni agevolative in base a situazioni soggettive, come appunto l’Isee.

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