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Evasione: Calabria, aumentano i Comuni alleati con il Fisco

Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che si sono alleati con il Fisco nella lotta all’evasione fiscale. Dopo la recente adesione dei Comuni di Scalea, di Pallagorio e di San Nicola dell’Alto, infatti, anche quello di Roccella Jonica ha firmato il protocollo d’intesa che, lo ricordiamo, permette agli Enti locali di poter incassare il 33% delle somme recuperate in base alle segnalazioni qualificate inviate dai Comuni. Complessivamente salgono così a 22, per il momento, i Comuni della Regione Calabria alleati con il Fisco nell’ambito dell’adesione per mezzo della stipula di un protocollo d’intesa partita nel corso del 2009 affinché si attivi un canale di scambio di informazioni tra gli Enti locali e l’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’obiettivo di mettere a punto azioni di accertamento e di contrasto all’evasione fiscale secondo i migliori standard ed principi di efficienza, economicità e collaborazione amministrativa per quello che a livello fiscale altro non è che una anticipazione del federalismo.

Nell’ambito dell’alleanza Fisco – Comuni anche per il Comune di Roccella Jonica saranno messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate informazioni relative ai contratti di locazione degli immobili, contratti di luce, gas, acqua ed in generale contratti di somministrazione disponibili nel database “Anagrafe Tributaria“, ma anche le dichiarazioni di successione.

Dall’incrocio tra i dati forniti dal Fisco, e quelli a disposizione del Comune, quest’ultimo potrà inviare alle Entrate delle segnalazioni qualificate in merito ad ambiti ed a settori dell’economia quali le professioni, il commercio, il territorio, l’urbanistica, la proprietà edilizia, le residenze fittizie all’estero, ma anche segnalazioni qualificate inerenti il patrimonio immobiliare e situazioni potenzialmente evasive di contribuenti con elevata capacità di spesa e comunque ben oltre i livelli di reddito dichiarati al Fisco. Se dalla segnalazione qualificata il Fisco recupera a titolo definitivo le imposte evase, allora al Comune, come accennato, spetta il 33% delle maggiori somme accertate che sono state incassate.