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Enti pubblici: F24 EP utile anche per i contributi all’Inpgi

Al momento del pagamento dei contributi di tipo previdenziale e assistenziale da parte degli enti pubblici all’Inpgi (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani), i primi avranno la possibilità di sfruttare il modello F24 EP: si tratta ovviamente del documento tributario che è stato predisposto dall’Agenzia delle Entrate per gli adempimenti di tali soggetti.

Questa nuova procedura, comunque, non sarà attiva fino al prossimo 9 luglio, dunque siamo praticamente agli sgoccioli, come ha stabilito un provvedimento che la nostra amministrazione finanziaria ha reso noto nel corso della giornata di ieri. Questo vuol dire che l’utilizzo del modello in questione viene ulteriormente allargato. In effetti, l’F24 Enti Pubblici è stato progettato proprio per rendere più semplici e veloci i pagamenti dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap), delle ritenute relative all’Irpef e delle addizionali comunali e regionali, compiti che spettano a tutte quelle amministrazioni che sono vincolate alla tesoreria unica dello Stato. L’Inpgi è soltanto l’ultimo istituto in ordine temporale a rinfoltire questa platea. Prima di esso, infatti, tale sistema è stato preso in considerazione per consentire l’erogazione dei contributi previdenziali e assistenziali, oltre ai premi assicurativi, dovuti a enti importanti come l’Inps, l’Inail e l’Inpdap. Tutte le amministrazioni coinvolte hanno dovuto rendere noto il loro parere favorevole in questo senso.

Il provvedimento di ieri non ultima la procedura, ma sarà necessario accompagnarlo con una risoluzione, sempre delle Entrate, che renda noti i codici tributo da inserire nel modello per la relativa compilazione. Il sito web dell’Agenzia mette a disposizione da tempo la versione più aggiornata e migliorata del software di compilazione e di controllo del documento: tale prodotto consente anche di inviare la rendicontazione per quel che concerne i pagamenti realizzati attraverso gli appositi canali di collegamento con la Banca d’Italia. La nuova tecnologia, infine, permette all’utente di sfruttare le applicazioni che gli sono necessarie direttamente dalla rete internet.