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Contributi previdenziali versati dai professionisti in calo

Complice la crisi , il blocco del credito, la chiusura di molte aziende, i ritardi nei pagamenti nella P.A. gli imponibili medi previdenziali dei liberi professionisti sono calati costantemente dal 2007 al 2012. Quindi sempre meno lavoratori si affidano alla libera professione e di questi sempre meno si affidano a dipendenti e collaboratori (nel 2012 è incrementato anche il ricorso alla cassa integrazione).
Lo studio delle Finanze chiude mostrando un calo dei redditi notevole per numerose classi di lavoratori. Colpiti sopratutto i professionisti tecnici che, a causa della crisi immobiliare e del mercato dell’edilizia, vedono drasticamente ridimensionato il proprio reddito. Ingegneri ed architetti, nell’arco di tempo che dal 2007 al 2012, hanno infatti visto contrarre il proprio reddito giungendo ad un imponibile medio di 26.709 euro. A pagare dazione questa volta sono i professionisti più affermati, visto che la contrazione ha riguardato in maniera particolare gli over 50 ( leggi anche pressione fiscale crisi liberi professionisti).
Caduta verticale anche per i redditi degli avvocati che in cinque anni si sono contratti di circa il 20 %. Una situazione atipica questa visto che in altre situazioni di crisi la litigiosità era aumentata e con essa anche il ricorso ad avvocati e mediatori.
Crisi meno acuta per commercialisti e ragionieri, che comune pagano comune una certa sofferenza per quanto riguarda i ritardi nei pagamenti della PA. A pesare comunque, sia per questa categoria che per le altre categorie di professionisti, sono gli importi delle pensioni . Per attenuare l’effetto della diminuzione degli importi la cassa dei commercialisti ha quindi deciso di destinare una parte del contributo integrativo, versato questo sul volume d’affari, ai montanti individuali. Altre casse tentano di favore l’accesso alle professioni prevedendo contributi agevolati per chi è all’inizio della carriera e tentando di fornire il pagamento dei contributi anche attraverso modalità rateale. Previsti aumenti inoltre anche per quanto riguarda la fruizione di servizi assistenziali (negli ultimi anni si segnalano in aumento le spese per assistenza sanitaria integrativa, quella per disabili e non autosufficienti oltre che per sussidi economici).