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Secondo Nomisma ripresa immobiliare nel 2014

Il primo rapporto Nomisma 2013 prevede concreti scenari di ripresa per il settore immobiliare non prima del 2014 e traccia il quadro , non molto promettente, del mercato immobiliare attuale (leggi anche il settore immobiliare arretra al 1985). Le previsioni del 2012 si sono rilevate addirittura ottimistiche: infatti rispetto all’anno precedente le transazioni sono state addirittura un quarto in meno e nonostante la perdita del 25 % i prezzi hanno tenuto abbastanza bene.  Infatti le quotazioni hanno avuto una flessione di circa il 4% dimostrando una cera rigidità della domanda.

Il rapporto prosegue rilevando che nel 2012 le compravendite sono ritornate ai livelli di 30 anni fa: infatti Nomisma indica un calo del 25,8 % con transazioni pari a 444 mila, calo che si è acuito soprattutto nell’ultimo trimestre 2012. E secondo Nomisma il calo non terminerà qui, infatti nel 2013 assisteremo ad un ulteriore contrazione degli scambi. Il caso sarà meno marcato rispetto al passato e si aggirerà intorno al 6 10 % per poi aversi una ripresa nel 2014. Tali dati tengono fortemente conto del mercato dei muti che dopo essersi praticamente dimezzato nell’anno in corso sono visti in calo di un ulteriore 5 %. La dinamica individua quindi una forte correlazione tra mutui erogati e compravendite e pertanto la risalita del mercato immobiliare si avrà nel 2014 quando i mutui si segnalano in espansione del 9,4 % rispetto all’anno precedente ( leggi anche tasse sugli immobili italia al primo posto in europa).

Dinamiche differenti invece per quanto riguarda le quotazioni. Infatti dopo il calo dell’anno in corso il rapporto Nomisma prevede un’ulteriore discesa dei prezzi pari al 5 % delle quotazioni nel 2013 e ancora prezzi in calo nel 2014 (meno 4 %). Alla fine quindi, differentemente da altri paesi europei, il mercato dei prezzi non ha avuto una caduta verticale e le quotazioni hanno mediamente tenuto bene. Anche se occorre rilevare che negli ultimi 5 anni i prezzi sono mediamente calati del 15 % con cali più marcati per immobili usati situati in periferia.