Prendendo in esame gli ultimi decenni, appare chiaro come il mondo intero abbia subito una evoluzione epocale, con particolare attenzione nei confronti dei contesti lavorativi e, nella fattispecie, del panorama aziendale. Una trasformazione radicale sospinta dall’innovazione tecnologica e dall’avvento della digitalizzazione spinge, oggi, le imprese e ridefinire il modo in cui operano e competono sul mercato, modificando profondamente la percezione della realtà in sé e del modo in cui si stringono rapporti di collaborazione o si eseguono gli investimenti. Insomma, l’avvento della trasformazione digitale ha reso necessario per le aziende adattarsi ai cambiamenti repentini e costanti dei mercati, allo scopo di mantenere la propria competitività nei vari panorami di riferimento.

La voltura di un contratto è sempre più utilizzata da tutti gli utenti che si ritrovano a cambiare casa e che sono nelle condizioni di poter usufruire di questo cambio nominativo sul contratto, ovvero la voltura, che permette di non dove interrompere e riattivare l’utenza interessata. Infatti la voltura di un contratto è l’adempimento obbligatorio che si attua quando si deve intestare un contratto attivo da una persona ad un’altra senza così interrompere la fornitura.
Il decreto del fare ha introdotto – come noto – lo strumento dell’indennizzo per danno da ritardo. In sintesi, si tratta di un indennizzo che le imprese (e, presto, anche altri soggetti) potranno legittimamente ottenere dagli enti delle pubbliche amministrazioni che agiranno colpevolmente in ritardo nel disbrigo di loro pratiche, e che sarà proporzionale al numero di giorni di ritardo accumulati dalla stessa struttura pubblica. Vediamo di capire come funzionerà l’indennizzo, e come richiederlo.