Irpef: la pagano per l’85% i dipendenti e pensionati

Nel nostro Paese l’85% dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) complessiva viene pagata solamente da due categorie di contribuenti: i lavoratori dipendenti ed i pensionati. A dichiararlo nei giorni scorsi è stato Agostino Megale, segretario confederale della CGIL, il quale in particolare ha commentato le anticipazioni sui dati forniti dal dipartimento delle Finanze riguardo alle dichiarazioni dei redditi presentate dagli italiani lo scorso anno, ovverosia a valere sull’anno di imposta 2008. Secondo l’esponente del Sindacato i dati dipartimento delle Finanze danno l’illusione ottica di pensionati e di lavoratori dipendenti che sembrano guadagnare di più quando invece questi sono solamente quelli che pagano più tasse delineando un Paese diseguale che ha bisogno di una riforma fiscale urgente.

Modello 730 2010: quando e dove consegnarlo

Scade il prossimo 30 aprile 2010 il primo termine di presentazione del modello 730 2010. A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate in vista di un appuntamento che riguarda nel nostro Paese oltre diciassette milioni di contribuenti; il termine sopra indicato è quello di presentazione al proprio ente pensionistico oppure  al proprio datore di lavoro, mentre per chi si avvale di un professionista abilitato o del Caf c’è invece tempo fino a non oltre il prossimo 31 maggio del 2010. Il contribuente che consegna al professionista o al Caf il modello 730 2010 già perfettamente compilato non è tenuto versare alcun compenso; in ogni caso, la presentazione del modello 730 2010 attraverso un intermediario deve essere tale che il contribuente deve esibire tutte le certificazioni ed i documenti necessari, come ad esempio gli scontrini e le ricevute, per l’attestazione dei dati inseriti nel modello stesso.

Red/Est 2010: pronta la modulistica per la spedizione

Attraverso la campagna denominata Red/Est 2010 (la sigla sta a indicare i redditi esteri), l’Inps si è impegnata a inviare ai pensionati che risiedono in stati esteri tutta la modulistica da compilare per le relative dichiarazioni dei loro redditi: in questo caso, la verifica dovrà appurare i diritti alle prestazioni aggiuntive, le eventuali maggiorazioni sociali e i trattamenti di famiglia. I documenti fiscali in questione si riferiscono ai redditi del 2009 e dovranno essere presentati entro il prossimo 30 giugno ai vari Consolati d’Italia o anche ai patronati, i quali, poi, a loro volta, li spediranno all’ente previdenziale. La maggiorazione sociale, in particolare, è stata prevista dalla legge 448 del 2001, in caso di presenza di determinati requisiti di reddito e anagrafici. Un altro importante intervento normativo in questa direzione è stato quello apportato dalla Finanziaria dell’anno successivo, quando è stato precisato che, per i pensionati che si trovano all’estero, l’incremento della maggiorazione deve consentire di ottenere un reddito proprio che garantisca un potere d’acquisto simile a quello relativo all’Italia.

 

Made in Italy: partite le richieste per il credito d’imposta

Si può dunque cominciare a far pervenire le richieste per l’accesso al credito d’imposta che è destinato a quelle imprese che sono solite promuovere i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero: le disposizioni finali in questo senso sono contenute nel decreto del 4 febbraio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale stabilisce appunto quello che sono i termini e le modalità di presentazione delle richieste, oltre all’approvazione del modello da usare. Queste richieste devono essere inoltre allo stesso ministero, il quale provvederà poi ad esaminarle, in base all’ordine cronologico con cui sono state presentate; in una fase successiva, inoltre, verrà fornita una risposta, entro sessanta giorni, attraverso la comunicazione del riconoscimento del contributo, oppure, in caso contrario, il diniego per requisiti mancanti o per l’esaurimento dei fondi che sono stati appositamente stanziati.

 

Calcio e Fisco: Entrate e Figc sempre insieme per controlli finanziari

Giancarlo Abete, presidente della Figc, la Federazione italiana gioco calcio, e Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, hanno rinnovato anche per quest’anno l’accordo per i controlli finanziari che riguardano le società di calcio sportive professionistiche. A darne notizia in data odierna è stata l’Amministrazione finanziaria nel far così presente come per il binomio Calcio-Fisco si rinnovi la partita con i controlli finalizzati, tra l’altro, a verificare l’equilibrio finanziario delle “aziende Calcio“, ma anche per acquisire dalla Federazione italiana gioco calcio informazioni che potranno tornare utili per eventuali attività di controllo. Riguardo alla trasmissione dei dati, l’Agenzia delle Entrate ha posto l’accento sul fatto che questi “viaggiano” attraverso l’utilizzo di supporti cd che sono sia crittografati, sia protetti da password, ragion per cui il tutto avviene nella massima riservatezza. Il protocollo d’intesa Entrate-Figc, prolungato di un anno, avrà così validità fino al 28 febbraio del 2011; dopodiché, in concomitanza con la scadenza, le parti torneranno a riunirsi per decidere su un eventuale rinnovo per le successive stagioni calcistiche.

Unico PF 2010: le novità della compilazione per i contribuenti

Lo scorso 1° febbraio il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente approvato il modello Unico Persone Fisiche 2010 e le sue relative istruzioni: si tratta ovviamente del consueto documento fiscale che le persone fisiche devono presentare quest’anno in relazione al periodo d’imposta 2009, un documento che si compone di tre fascicoli, con un frontespizio destinato a quei contribuenti che non sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione. Tra l’altro, non bisogna dimenticare neanche il modello Unico Mini 2010, versione semplificata per coloro che si trovano in situazioni tributarie meno complesse. Il primo fascicolo del nuovo modello presenta subito delle novità interessanti: anzitutto, la casella denominata “Eventi eccezionali” deve essere compilata dai contribuenti che hanno beneficiato nel 2009 delle agevolazioni previste per specifiche calamità naturali ed eventi simili.

 

Iva: scade oggi il termine per il ravvedimento breve

È dunque giunto l’ultimo giorno per i titolari di partita Iva per mettersi in regola e sanare la propria posizione debitoria attraverso il cosiddetto ravvedimento breve: di cosa si tratta esattamente? In pratica, tutti quei contribuenti che non hanno provveduto al pagamento per intero o in parte dell’acconto Iva relativo al 2009 entro la scadenza del 28 dicembre scorso, possono usufruire di questa pratica fiscale alternativa, versando l’imposta che è dovuta, aggiungendo poi a tale somma gli interessi legali e la sanzione ridotta fino al 2,5%. La possibilità in questione deve essere appunto esercitata entro 30 giorni dalla scadenza iniziale, termine che scade oggi: ma anche chi non riesce a regolarizzarsi entro questa data ha ancora un modo per provvedere al versamento, vale a dire il cosiddetto “ravvedimento lungo”, il quale consente di appianare i termini di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in corso di cui è stata posta in essere la violazione, mediante il pagamento di una sanzione pari al 3%. C’è comunque anche da dire che, a partire dallo scorso 1° gennaio, così come è stato stabilito dal ministero dell’Economia, sono cambiate le misure degli interessi legali da applicare alle somme da versare in ritardo (per la precisione, dal 3% all’1%).

 

Cinque per mille 2007: 234 milioni destinati al non profit

Lo scorso mese di dicembre sono stati avviati i pagamenti, da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per quel che riguarda le quote del cinque per mille dell’Irpef destinate dai contribuenti agli enti del terzo settore in relazione alle dichiarazioni dei redditi del 2007: l’intero importo in questione ammonta a circa 250 milioni di euro, da ripartire tra le varie organizzazioni coinvolti, a cui vanno però sottratti altri 15 milioni che non sono erogabili, visto che devono essere destinati a 7.870 enti esclusi dal beneficio a seguito dei controlli dell’Agenzia delle Entrate. La cifra esatta, dunque, è pari a 234.552.577,55 euro: si tratta dei mandati di pagamento effettivamente sbloccati e riservati a circa 24.000 organizzazioni non profit. Per essere più precisi, bisogna anche precisare che i mandati superiori ai 500.000 euro sono stati destinati a 40 organizzazioni e sono stati inoltre eseguiti direttamente dallo stesso ministero. Come sono stati ripartiti i versamenti effettuati dai contribuenti?

 

Approvate le nuove bozze dei tre Unico e del Consolidato 2010

Non erano previste così anticipo, ma sono arrivate prima della fine del 2009: stiamo parlando delle bozze, con relative istruzioni, dei modelli Unico 2010 (per la precisione, il modello società di persone, enti non commerciali e società di capitali), nonché il consolidato nazionale e mondiale. Il sito dell’Agenzia delle Entrate è, come avviene sempre in questi casi, aperto a tutti i suggerimenti e le proposte del caso. I modelli in questione sono stati rivisti secondo le normative in vigore quest’anno: tra le novità possiamo citare l’apertura alla detassazione degli investimenti in macchinari e apparecchiature (il cosiddetto Tremonti-ter) e i nuovi limiti di deducibilità delle spese per quel che concerne le prestazioni alberghiere. Si registra inoltre l’ingresso dello spazio in cui indicare la quota costante deducibile da imputare alla svalutazione dei crediti da parte delle banche. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che, all’interno del modello Unico, deve essere segnalata in maniera separata la maggiore Iva che deriva dall’adeguamento agli studi di settore.

 

Modello 730/2010: nuova bozza con novità acconto irpef

Novità per il modello 730/2010, quello che i contribuenti dovranno presentare l’anno prossimo a valere sui redditi percepiti nell’intero 2009; in scia alle ultimissime novità fiscali, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che è a disposizione, sul proprio sito Internet, una nuova bozza del modello 730/2010, la quale apre alla recente riduzione/differimento dell’acconto Irpef disposta dall’attuale Governo in carica. La nuova bozza, corredata come sempre dalle relative istruzioni per la compilazione, e dal 730/3, ovverosia il prospetto di liquidazione, “apre” all’acconto Irpef nel quadro “F”, dove in particolare è stato definito un nuovo campo per le eccedenze di acconto, ovverosia per tutti coloro che, avendo pagato l’acconto Irpef al 99% e non con lo sconto del 20% al 79%, hanno poi compensato l’eccedenza avvalendosi del modello F24.

Umbria, Trentino e Sardegna: prosegue l’operazione “rimborsi Irap”

Proseguono in maniera spedita gli appuntamenti fiscali relativi ai rimborsi dell’Irap per quel che riguarda i contribuenti delle varie regioni italiane. Dopo che la scorsa settimana tale operazione aveva coinvolto Marche e Abruzzo, ieri è stato invece il turno di Trentino Alto Adige, Umbria e Sardegna. Ma procediamo con ordine. L’allargamento della procedura si è reso possibile dopo aver riscontrato l’esperienza positiva dei primi due giorni di applicazione; in questo caso, i rimborsi Irap avevano riguardato Molise, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Liguria, per poi procedere con i già citati casi della settimana scorsa. Per essere più precisi, si è provveduto a inviare le istanze volte a restituire le maggiori imposte dell’Irpef e dell’Ires che erano state versate a causa della mancata deducibilità dell’imposta regionale sulle attività produttive: all’appuntamento sono stati chiamati tutti quei contribuenti che hanno indicato come domicilio fiscale, nella propria dichiarazione dei redditi, una delle regioni coinvolte.

Entrate: lavoratori frontalieri fuori dallo scudo fiscale

Ogni volta che si torna a parlare di scudo fiscale, è abbastanza scontato che qualsiasi tipo di novità contribuisca a chiarire il quadro di uno dei provvedimenti più dibattuti e approfonditi. Ieri si è assistito a un altro di questi chiarimenti: l’Agenzia delle Entrate ha infatti provveduto a “salvare” dallo scudo i lavoratori frontalieri, vale a dire quelle persone che hanno la residenza in Italia, ma che comunque svolgono la loro attività lavorativa in una sede estera. La prassi normale, in questi casi, avrebbe previsto che tali lavoratori dovessero “scudare” gli stipendi accreditati sui conti che sono stati aperti presso gli istituti esteri, pagando l’imposta del 5%. Invece, attraverso la pubblicazione della circolare 48/E delle stesse Entrate, è stato chiarito che questi soggetti rimangono fuori dallo scudo fiscale e, in particolare, i depositi e i conti correnti aperti presso banche all’estero per l’accredito degli stipendi.

Liguria: avviato un tavolo tra Entrate e terzo settore

È dunque la Liguria la regione scelta per avviare il primo tavolo di confronto tra Agenzia delle Entrate e i rappresentanti del settore no profit. Il primo di questi incontri si terrà infatti il prossimo 24 novembre a Genova, nella sede della direzione regionale. Sostanzialmente, siamo di fronte all’attivazione di un importante programma di assistenza fiscale, volto soprattutto a migliorare la compilazione e l’invio del modello Eas. Il tavolo regionale sarà dunque l’occasione per illustrare i principali chiarimenti relativi al documento fiscale: gli enti no profit e tutto il terzo settore avranno quindi la possibilità di rivolgersi agli uffici territoriali, trovando l’aiuto necessario in ambito tributario. Si tratta di un argomento di stretta attualità, visto che, proprio nel corso di questa settimana, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha voluto sottolineare l’importanza di tali incontri in merito all’associazionismo di promozione sociale.

 

Modello 730/2010: la bozza è già online

L’Agenzia delle Entrate apre ufficialmente la stagione con la nuova dichiarazione dei redditi, quella da presentare l’anno prossimo a valere sui redditi percepiti quest’anno, e lo fa presentando la bozza, rigorosamente on line, del nuovo modello 730/2010. La pubblicazione del modello, disponibile sul sito Internet dell’Amministrazione finanziaria, arriva quest’anno, in accordo con quanto mette in evidenza l’Agenzia delle Entrate, con ben due settimane di anticipo rispetto alla pubblicazione, lo scorso anno, della bozza del modello 730/2009. Il modello di dichiarazione, nella forma di bozza semplificata, contiene anche quest’anno delle novità, a partire dal beneficio della detrazione per l’acquisto di mobili riguardanti l’arredamento di una casa in ristrutturazione; il beneficio, nella misura del 20% di detrazione, è valido anche per l’acquisto di televisori, computer ed elettrodomestici sempre con la finalità di arredare un immobile ad uso residenziale ed in ristrutturazione.