Al fine di rafforzare le azioni di contrasto all’evasione fiscale nel settore immobiliare, la direzione regionale Trentino Alto Adige e Veneto dell’Agenzia del Territorio, e l’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, hanno siglato un importante protocollo di intesa. La firma all’accordo è stata apposta il 6 aprile scorso da Ildebrando Pizzato, direttore regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate, e da Agostino Pellegrini, direttore regionale del Veneto e del Trentino Alto Adige dell’Agenzia del Territorio, con quest’ultima che in base al protocollo d’intesa potrà fornire, a supporto dell’attività di accertamento degli uffici del Fisco, delle stime sommarie e/o particolareggiate, unitamente a dei pareri tecnici per quel che riguarda la valutazione degli immobili che, tra l’altro, potrà essere presa a riferimento anche per le pretese di natura erariale dell’Amministrazione finanziaria dinanzi alle commissioni tributarie.
Agenzia delle Entrate
Evasione fiscale: settore edile, 560 mila euro recuperati a Brescia
L’Agenzia delle Entrate di Brescia, attraverso l’accertamento con adesione da parte di un contribuente, ha recuperato oltre 560 mila euro di imposte tra Iva, Irap ed Irpef nell’ambito di accertamenti scattati a carico di una società del comparto edile ed a valere sugli anni di imposta relativi al biennio 2004-2005. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, precisando che l’Agenzia delle Entrate di Brescia 2, al fine di risalire alle imposte che sono state evase, ha dovuto incrociare una rilevante mole di dati e di informazioni. E proprio grazie a tale attività che gli “007” bresciani del Fisco hanno potuto risalire alla determinazione di maggiori imponibili non dichiarati per un importo superiore ad oltre 970 mila euro ed a fronte di un volume di ricavi superiore a ben quattro milioni di euro.
A Siracusa creato sportello per l’Unione dei Consumatori
L’accordo che è stato portato a termine tra l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Siracusa e il Comitato Provinciale che rappresenta l’Unione Nazionale dei Consumatori ha portato nella città siciliana un’interessante novità dal punto di vista informatico e fiscale: in effetti, grazie a questa intesa verrà sostanzialmente fatta avviare una postazione di lavoro “remotizzata” (vale a dire a domicilio) che sarà appositamente pensata per la lavorazione di quelle pratiche che si riferiscono proprio all’associazione sopracitata. Si tratta, dunque, di un vero e proprio sportello virtuale a cui si possono richiedere informazioni relative al fisco mediante la posta elettronica, ma anche ottenere un’adeguata assistenza su argomenti come le rateazioni, le cartelle di pagamento e gli avvisi bonari: tali richieste, comunque, potranno essere effettuate esclusivamente dai delegati facenti parte dell’Unione Nazionale dei Consumatori.
Evasione fiscale: intesa Agenzia Entrate e Anci Basilicata
Tra le Regioni italiane, c’è anche la Basilicata nella lista di quelle che, grazie all’adesione nei prossimi mesi da parte dei Comuni “caccia-evasori”, permetteranno di portare avanti il Patto anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. Il 22 marzo scorso, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata ha reso noto che è stato siglato con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Basilicata il relativo Protocollo di intesa per combattere e contrastare insieme l’evasione fiscale. Ad apporre la firma da un lato è stato Hildegard Olga Ungerer, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata, e dall’altro Vito Santarsiero, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. In linea con quanto sta già avvenendo in molte altre Regioni italiane, anche nella Basilicata il Protocollo d’intesa biennale permetterà di mettere a punto a livello locale, con l’adesione e la partecipazione diretta da parte dei Comuni del territorio, dei programmi di recupero di imposta da evasione fiscale grazie alla “presenza” degli Enti locali.
Agenzia delle Entrate: pubblicazioni a pagamento sono una truffa
L’Agenzia delle Entrate non cede dietro pagamento riviste o pubblicazioni; nel caso in cui si verifichino casi del genere, trattasi di una truffa bella e buona e, di conseguenza, tali tentativi di raggiro debbono essere segnalati o attraverso gli Uffici dell’Amministrazione finanziaria sul territorio, oppure informando con tempestività l’Autorità competente. Questo è quanto, in sintesi, ha reso noto la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio dopo che nella regione sono stati segnalati casi di truffatori intenti alla cessione a titolo oneroso di riviste e pubblicazioni redatte dall’Agenzia delle Entrate. L’Amministrazione finanziaria non chiede soldi per le riviste e le pubblicazioni che come sempre possono essere sia ritirate gratuitamente presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, sia visionate e scaricate dal sito Internet ufficiale delle Entrate, Agenziaentrate.gov.it, sia dal Portale Fiscooggi.it, la testata telematica dell’Agenzia delle Entrate.
Evasione fiscale: il punto nella Regione Marche
Lo scorso anno le somme recuperate nella Regione Marche dalle azioni di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale si sono attestate in rialzo ad oltre 194 milioni di euro rispetto ai 177 milioni di euro del 2008. A darne notizia il mese scorso è stata la Direzione Entrate della Regione Marche, sottolineando come il bilancio sia stato non solo significativo, ma anche in linea con gli obiettivi programmati. In particolare, il rialzo del 10% delle somme incassate da evasione è frutto sia dell’impegno e delle capacità professionali, sia dell’utilizzo di strategie e strumenti di analisi del rischio attraverso nuove soluzioni tecnologiche. Dai dati di consuntivo resi noti dalle Entrate Marche emergono quasi 20 mila accertamenti nel 2009 ai fini dell’Iva, Irap ed imposte dirette che hanno portato al recupero di maggiore imposta per oltre 456 milioni di euro.
5 per mille: Emilia-Romagna, sanatoria enti esclusi
Sono state in tutto 448 le istanze, a fronte di altrettanti Enti, che nella Regione Emilia-Romagna sono state escluse dal beneficio del 5 per mille a valere sulle dichiarazioni dei redditi che sono state presentate dai contribuenti in corrispondenza dell’anno 2008. A farlo presente è la Direzione Regionale delle Entrate nel sottolineare come in ogni caso per questi Enti esclusi ci sia la possibilità di avvalersi di una sanatoria grazie al “Decreto milleproroghe” che permette di poter integrare la documentazione, e/o correggere gli errori delle istanza, a favore di quegli Enti che in precedenza non hanno rispettato la procedura di iscrizione a causa di istanza incompleta, tardiva o addirittura inesistente in quanto non presentata. Quasi tremila sono state invece le istanze accolte in Emilia Romagna sempre per quel che riguarda le dichiarazioni dei redditi che sono state presentate dai contribuenti nell’anno 2008, mentre 244 Enti sono stati direttamente esclusi a causa della mancanza dei requisiti necessari.
Tessile: è online il modello per la richiesta del bonus fiscale
Ci sono novità fondamentali per quel che riguarda il settore tessile e il suo relativo trattamento fiscale: in effetti, il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare l’apposito modello di comunicazione che dovrà essere utilizzato, seguendo con attenzione tutte le istruzioni del caso, per inviare in via telematica i vari dati che si riferiscono agli investimenti industriali, in modo da mettere in luce se una determinata compagnia ha diritto o meno di usufruire dell’agevolazione tributaria, vale a dire la detassazione dal reddito d’impresa. Tra l’altro, si tratta di un modello nuovissimo, visto che è stato approvato proprio ieri dal direttore della stessa amministrazione finanziaria. Il decreto di riferimento, in questo caso, è il Dl 40 del 2010 (“Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate”): in base a questo specifico testo normativo, il bonus in questione può essere ottenuto da quelle che imprese che hanno svolto le attività indicate nella tabella Ateco del 2007 riguardo gli investimenti nel settore tessile, relativamente al periodo d’imposta che scade il prossimo 31 dicembre.
Contenzioso tributario: come cambiano le liti col fisco
Dallo scorso 4 luglio in Italia è in vigore una Legge, la numero 69 del 2009, che introduce delle importanti novità in materia di gestione del contenzioso tributario. A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha provveduto ad emettere una Circolare, la numero 17/E, che riporta la data di ieri, 1 aprile 2010, con la quale sono state descritte le novità in materia. Con l’entrata in vigore della Legge, innanzitutto, i tempi utili, nell’ambito del processo tributario, per contestare la sentenza, si riducono da dodici a soli sei mesi e riguardano sia l’appello, sia il ricorso in Cassazione e la revocazione ordinaria. Nelle liti con il Fisco, quindi, l’Amministrazione finanziaria sottolinea come il processo tributario acceleri sui tempi utili per impugnare la decisione del giudice nel caso in cui questa non sia stata notificata. Inoltre, nel caso in cui ci sia accoglimento della domanda, chi si rifiuta di conciliare paga.
Le card per trasporti e musei scontano l’Iva ordinaria
La risoluzione 27/E dell’Agenzia delle Entrate è entrata nel merito dell’applicabilità dell’Imposta sul Valore Aggiunto in relazione alla cessione di beni e alla prestazione di servizi offerti dagli enti locali: in particolare, l’amministrazione finanziaria ha chiarito molti aspetti di queste complesse operazioni, quando, ad esempio, un determinato comune italiano promuove la vendita di card per il libero accesso a musei, mostre e trasporti, con tutte le conseguenze derivanti dalla soggettività passiva dell’Iva. Il documento delle Entrate si riferisce, nello specifico, a due di queste card, vale a dire la Museum e la Tourist; in base a tale progetto, infatti, una società per azioni offriva la propria consulenza, stipulando le varie convenzioni con musei e società di trasporto e versando, inoltre, per conto dello stesso comune, le somme di competenza dei rivenditori. Secondo l’Agenzia, occorre porre attenzione soprattutto sulla commercialità di queste attività, un fattore che le fa rientrare nel campo di applicazione dell’imposta.
Studi di settore: correttivi anticrisi anche quest’anno
Anche per quest’anno gli studi di settore potranno “avvantaggiarsi” dei correttivi anticrisi. Ad annunciarlo nella giornata di ieri è stata l’Agenzia delle Entrate, ragion per cui tutti i contribuenti soggetti agli studi di settore potranno eventualmente fruire di tutta un serie di interventi “salvagente” che tengono conto dell’impatto che la crisi anche nel 2009 ha avuto sull’economia reale. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria sottolinea come la Commissione degli esperti abbia approvato anche per quest’anno dei correttivi anticrisi che sono trasversali, ovverosia “investono” tutti gli ambiti dell’economia più sensibili al ciclo economico: dai servizi al commercio e passando per il comparto manifatturiero e quello delle libere professioni. Per approntare i nuovi correttivi è stato effettuato un vero e proprio monitoraggio della crisi attraverso la raccolta di informazioni, dati ed analisi provenienti da istituzioni e primari istituti di ricerca: dall’Isae a Prometeia e passando per l’Istat e la Banca d’Italia.
Bonus sicurezza: fondi esauriti, riapre bonus assunzioni
A partire dalla giornata di domani, 1 aprile 2010, e fino al 20 dello stesso mese, il canale telematico relativo al bonus assunzioni sarà riaperto per inviare nuovamente, utilizzando il modello R/IAL, le istanze che negli anni 2008 e/o 2009 non sono state accolte a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il rinnovo dell’istanza debba essere effettuato a cura dei datori di lavoro che, avendo inviato originariamente l’istanza con il modello IAL, si sono vista non accolta, o accolta solo in via parziale, l’istanza relativa alla concessione del credito di imposta a favore delle nuove assunzioni nelle aree svantaggiate del nostro Paese. Per inoltrare nuovamente l’istanza è a disposizione dei datori di lavoro, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, “RinnovoIAL”, il prodotto di gestione la cui versione è tra l’altro la stessa che è stata utilizzata nell’anno 2009.
Assistenza ComUnica: Entrate a disposizione dei contribuenti
Mancano oramai poche ore per l’entrata in vigore, in via obbligatoria, di “ComUnica”, la Comunicazione Unica che permetterà nell’arco di 24 ore alle nuove imprese di essere subito operative grazie ad un unico adempimento che viaggia su supporto informatico o sul Web, e che include le dichiarazioni previste all’Inail, Inps, Agenzia delle Entrate e Registro delle Imprese. In vista di questa rivoluzione, l’Agenzia delle Entrate ha fatto presente come i funzionari del Fisco siano a disposizione dei contribuenti per sia per informazioni, sia per ottenere assistenza sulla nuova procedura “ComUnica” obbligatoria dell’1 aprile 2010. La nuova procedura non serve solo per avviare un’attività, ma anche per la sua cessazione o per la richiesta di variazione di dati, con il sito Internet Registroimprese.it che al riguardo diventa in tutto e per tutto l’unico front office. In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate sottolinea come rimanga a disposizione del contribuente nel fornire assistenza per casi particolari che non risultano essere gestibili in via telematica.
Albo artigiani: niente bollo per la Comunicazione Unica
La risoluzione 24/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha chiarito alcuni aspetti fiscali relativi al mondo dell’artigianato: in particolare, sono state messe in luce le modalità di applicazione del bollo sulla cosiddetta Comunicazione Unica. Il modello tributario ComUnica, infatti, prevede il bollo solamente in relazione alla presentazione al registro delle imprese, mentre tale operazione non deve essere effettuata sulle pratiche successive, vale a dire quelle che sono volte all’ottenimento dell’iscrizione all’albo degli artigiani. La pubblicazione del documento già citato in precedenza si è resa necessaria a seguito di uno specifico interpello della Regione Marche. Le conclusioni della risoluzione fiscale sono la diretta conseguenza della lettura del Dpr 642 del 1972, in base al quale l’imposta viene scontata dalle domande, dagli atti e dalle denunce che vengono presentate in via telematica o tramite il supporto informatico. Tra l’altro, altre importanti precisazioni in merito si possono rinvenire nella norma istitutiva della Comunicazione Unica: in effetti, l’articolo 9 prevede che l’imposta di bollo venga fissata in 17,50 euro per quel che concerne le ditte individuali rispetto ai precedenti 42 euro. Dunque, occorre fare dei chiarimenti precisi.