Umbria, illustrati gli adempimenti fiscali degli immigrati

 Il progetto “Integrazione e legalità” avviato da qualche tempo dall’Agenzia delle Entrate riguarda attualmente la regione Umbria e coinvolge a livello istituzionale anche l’Anci e lo stesso ente locale: ma il buon successo potrebbe spingere la nostra amministrazione finanziaria ad allargare l’esperimento a tutto il territorio nazionale, visto che grazie a questa iniziativa si riesce a rendere ancora più vicini i cittadini e i lavoratori stranieri alle principali questioni legate appunto alla legalità fiscale. L’ultimo incontro in tal senso ha avuto luogo al termine della scorsa settimana e ciò che è emerso dalle discussioni tenutesi presso la Consulta dell’immigrazione di Perugia è un quadro piuttosto positivo.

Fiscalis: le Entrate di Trieste ospitano un funzionario sloveno

 La vicinanza di Trieste alla Slovenia consente una stretta collaborazione tra il nostro paese e la nazione balcanica: non è un caso, quindi, che il capoluogo friulano, immortalato a più riprese dai romanzi di Italo Svevo, abbia ospitato la Settimana Fiscalis appena conclusa. Volendo essere più precisi, l’iniziativa fiscale in questione è stata messa a punto dalla direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha accolto per cinque giorni un funzionario del fisco sloveno. In effetti, Fiscalis altro non è che il progetto dell’Ue volto ad approfondire e sviluppare tematiche a carattere tributario, migliorando al contempo i sistemi di imposizione e rendendo più efficiente la normativa grazie alla cooperazione tra le nazioni. La decisione del Friuli Venezia Giulia di accogliere dei funzionari stranieri risale a qualche anno fa, ma l’intento è rimasto sempre lo stesso, vale a dire il coinvolgimento nelle attività della nostra amministrazione finanziaria.

Canada, scambio di informazioni per contrastare l’evasione

 Il sogno non nascosto dell’amministrazione fiscale canadese è quello di utilizzare un numero molto ampio di metodi efficaci e volti a gestire nel migliore dei modi le leggi tributarie e la lotta all’evasione: un desiderio che viene condiviso da moltissime altre amministrazioni a livello internazionale, ma nello stato nordamericano si è deciso di fare sul serio, mantenendo alta la pressione nei confronti delle attività fiscali più nocive per il paese. In particolare, come è emerso dalle ultime dichiarazioni del ministro delle Finanze Jim Flaherty, lo scambio di informazioni diventa la priorità di tale settore e ne sono una chiara testimonianza i due accordi conclusi proprio di recente. La trasparenza informativa viene infatti vista come l’unico strumento in grado di garantire la corretta applicazione e osservanza dei testi normativi in materia, oltre che una delle richieste più importanti dell’Ocse e del G20 finanziario.

Tia: secondo la Corte dei Conti non va soggetta ad Iva

 Francamente si sente ancora il bisogno di un chiarimento preciso e dettagliato in merito alle considerazioni da fare sulla Tia, la Tariffa di Igiene Ambientale; si tratta, nello specifico, del sistema di finanziamento adottato dai comuni italiani per gestire i rifiuti e sostituire in maniera progressiva la Tarsu. Ebbene, mentre il dipartimento delle Finanze si è mostrato convinto a più riprese circa la necessità dell’Iva in questo senso, la Corte dei Conti si è invece espressa in modo contrario, linea di pensiero che è emersa soprattutto da un recente parere della sezione piemontese. Secondo l’organo statale, infatti, la tariffa deve essere considerata alla stregua di una entrata tributaria e per tale motivo l’Imposta sul Valore Aggiunto non ha ragione di esistere; in particolare, sarebbero elementi come il prelievo, l’assenza di sinallagma tra le parti e il collegamento ai presupposti economicamente rilevanti a inquadrare la Tia come tributo, mentre la Corte ha escluso qualsiasi rilevanza per quel che concerne la definizione introdotta dal Codice dell’ambiente.

Cinque per mille, il ministero dell’Economia favorevole al reintegro

 Il cinque per mille, noto meccanismo che prevede la destinazione di una parte dell’Irpef ad enti non profit o socialmente rilevanti, è pronto a tornare alla ribalta: una ribalta fortemente voluta da Giulio Tremonti, titolare del dicastero dell’Economia, il quale, intervenendo con una lettera scritta al Fatto Quotidiano, ha rivendicato la paternità di questa iniziativa fiscale. In effetti, secondo quanto affermato dal numero uno di via XX settembre, il cinque per mille è un’idea nata nel 2004 e presentata a più riprese nelle leggi finanziarie. Attualmente, il fondo che viene messo a disposizione in questo senso è pari a cento milioni di euro, ma dovrebbero essere attuate delle integrazioni; in effetti, il denaro in questione è diminuito in maniera progressiva a causa dei contestuali incrementi di altri fondi, come ad esempio quello per l’editoria e per la televisione. La preferenza di Tremonti va dunque a questa scelta tributaria, una ipotesi realizzabile a fronte di una spesa pubblica invariata.

Canone Rai: ancora cinque giorni per l’esonero degli over 75

 Sono rimasti ormai pochissimi giorni per usufruire dell’agevolazione che viene concessa agli abbonati della Rai di età superiore ai settantacinque anni in merito al pagamento del relativo canone televisivo: il 30 novembre sarà infatti l’ultimo giorno disponibile per l’accesso al beneficio in questione, il quale può essere conseguito soltanto a fronte del possesso di alcuni requisiti specifici. Si tratta di un’esenzione piuttosto importante, visto che è stata introdotta appositamente dalla legge Finanziaria del 2008 per venire incontro a quei contribuenti che dispongono di somme economiche limitate. La scadenza citata poc’anzi si riferisce al secondo semestre di quest’anno e a quei soggetti che ancora non hanno provveduto al versamento delle annualità del 2008, 2009 e 2010 (è una vera e propria istanza).

La Svizzera sceglie Oman e Grecia per i nuovi accordi fiscali

 I nuovi standard dell’Ocse, intenzionata a eliminare in maniera definitiva l’annoso problema dei paradisi fiscali, sembrano incontrare un numero sempre crescente di preferenze da parte delle nazioni coinvolte: lo scambio di informazioni in ambito tributario viene dunque visto come un fattore conveniente, anche e soprattutto alla luce dell’introduzione delle “famigerate” liste che annoverano i paesi in base al regime fiscale adottato. La grande protagonista delle ultime intese indirizzate in tal senso è senza dubbio la Svizzera, capace negli ultimi giorni di siglare due accordi di fondamentale attualità e necessità. Il primo protocollo è stato posto in essere con il governo greco: gli esecutivi elvetico ed ellenico hanno infatti trovato dei punti in comune in merito allo scambio informativo poc’anzi elencato, ma anche in relazione all’esenzione nel breve termine dall’imposta alla fonte che solitamente va a colpire i pagamenti dei dividendi alle istituzioni previdenziali e agli enti pubblici.

Oms, tassazione di tabacco e alcool per cercare nuovi fondi

 Il bastone di Asclepio è pronto a colpire in maniera indiscriminata due dei principali monopoli di Stato: è questa, in sintesi, l’intenzione che emerge con maggiore chiarezza dall’ultimo rapporto della Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha auspicato una tassazione più decisa nei confronti del tabacco e dell’alcool, oltre all’introduzione di una ulteriore imposta sulle transazioni estere, in modo da agevolare il pagamento dei servizi a milioni di persone che non sono in grado di permetterselo. Ma il documento annuale dell’agenzia dell’Onu non si è limitata soltanto a questo, visto che le richieste hanno riguardato anche l’aumento della proporzione dei costi sanitari per ridurre le spese dei pazienti soggetti alla cosiddetta “catastrofe finanziaria”

Buffett si rivolge ai miliardari americani: paghino più tasse

 Le ricchezze sono fatte per essere spese: recita così una delle massime del filosofo britannico Francis Bacon, autore empirista che sembra aver ispirato Warren Buffett. In effetti, l’imprenditore statunitense, numero uno della holding Berkshire Hathaway, la pensa allo stesso modo e ha fatto conoscere questa sua riflessione in una intervista rilasciata all’emittente televisiva americana Abc; secondo l’”oracolo di Omaha”, chi possiede ingenti ricchezze dovrebbe pagare un numero maggiore di tasse, con l’auspicio che l’era Bush, contraddistinta da tagli fiscali pensati appositamente per i maggiori contribuenti, possa terminare entro la fine di dicembre. La proposta, poi, prevede anche delle agevolazioni tributarie nei confronti delle classi medie; Buffett ha incluso anche sé stesso nel novero dei nuovi pagatori, una sorta di generosità inattesa in questo preciso momento storico.

Tessile: disponibile il software per il bonus campionari

 È il settore tessile il maggior beneficiario dell’ultima novità telematica dell’Agenzia delle Entrate; in effetti, l’amministrazione finanziaria del nostro paese ha reso disponibile sul proprio sito web un software pensato appositamente per le imprese operanti nel comparto, vale a dire “AgevolazioneCRT”, il bonus fiscale ideato per quelle imprese che hanno sostenuto dei costi per la ricerca industriale e lo sviluppo. In particolare, si viene incontro soprattutto a quelle aziende che hanno dato vita a dei campionari all’interno del territorio dell’Unione Europea. In questo caso, sarà sufficiente inviare la domanda per poter poi accedere alle agevolazioni del Decreto legge 40 del 2010 (“Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali”).

Ecofin, l’ultimo meeting dominato da frodi carosello e Iva

 Gli approfondimenti dell’ultimo incontro che ha coinvolto l’Ecofin (il Consiglio che raggruppa i ministri finanziari dell’Unione Europea) a Bruxelles hanno riguardato soprattutto un ambito, quello tributario: in effetti, le discussioni principali si sono incentrate sui metodi per superare l’attuale crisi e in questo senso è stato ritenuto ragionevole applicare l’Imposta sul Valore Aggiunto sui servizi, oltre a intensificare lo scambio di informazioni, in modo da contrastare più efficacemente le cosiddette “frodi carosello” (una diffusa forma di frode fiscale che coinvolge in larga misura l’imposta appena citata). Come mai tanta importanza a tali argomenti? L’Europa intende crescere in maniera sostenuta e sono proprio queste frodi uno degli ostacoli più forti.

Niente Irap per gli studi professionali di dimensioni eccessive

 Spesso può accadere che l’amministrazione finanziaria del nostro paese valuti come eccessive le dimensioni di un determinato studio professionale: come ci si deve regolare in caso di una presa di posizione simile da parte dell’Agenzia delle Entrate? Molti dubbi sono stati chiariti da una sentenza di tre giorni fa della Corte di Cassazione (nello specifico, si tratta dell’ordinanza numero 23155), la quale ha stabilito che anche in presenza di un’attività posta in essere da un libero professionista all’interno di uno studio che supera in dimensioni i cento metri quadri, l’Irap non può essere applicata a tale contribuente. In effetti, esiste una sottile differenza che divide questa casistica e quella che prevede la sussistenza di una autonoma organizzazione, dato che proprio nell’ultimo caso l’imposta ha invece ragione di esistere.

Entrate-Anci, a Milano corsi di fisco dedicati ai comuni

 Comincerà proprio oggi una due giorni di straordinaria importanza per quel che riguarda la formazione fiscale a livello locale: l’intesa siglata dall’Agenzia delle Entrate e dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) prevede infatti degli appositi corsi a carattere tributario destinati ai funzionari che fanno parte dei comuni della provincia di Milano, in modo da rendere sempre più efficace la fase relativa all’accertamento. In questo modo, infatti, tali soggetti avranno a disposizione degli strumenti innovativi e aggiornati in grado di far comprendere quando alcune posizioni sottintendono dei fenomeni di evasione fiscale. Ma l’accorso stipulato dalle due parti prevede molti altri aspetti interessanti; anzitutto, si potranno condividere, mediante lo sfruttamento del canale telematico denominato Siatel, le informazioni che concernono le dichiarazioni dei redditi, le registrazioni di diversi atti, le successioni e le varie utenze.

Francia: Sarkozy pronto a eliminare tassa sui ricchi e scudo fiscale

 L’ennesimo rimpasto di governo è praticamente alle spalle e il premier francese Nicolas Sarkozy sta già pensando alle misure più urgenti da adottare per il proprio paese: l’ambito fiscale sembra quello più gettonato in questo senso, visto che le ultime dichiarazioni che provengono dall’Eliseo hanno messo in luce come siano in fermento i lavori relativi all’eliminazione progressiva di due tipi di tributi, l’imposta sui ricchi e lo scudo fiscale. La scelta appare quantomeno ambigua, visto che si tratta di due cavalli di battaglia del programma elettorale del presidente transalpino, ma comunque esiste una spiegazione logica per il cambiamento di rotta. In effetti, l’obiettivo della Francia è quello di allineare il più possibile il sistema tributario nazionale a quello della Germania, così da limitare il gap competitivo che esiste tra Parigi e il suo primo partner commerciale all’interno dell’eurozona.