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Cinque per mille: drastico taglio dei fondi

In Italia è in atto uno scippo per quel che riguarda il cinque per mille. A denunciarlo è il Codacons in virtù del fatto che le risorse da destinare al terzo settore sono state frutto di un’attività e di una scelta precisa, ovverosia quella dei cittadini che nella dichiarazione dei redditi hanno barrato la casella relativamente alla destinazione del cinque per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Nonostante ciò l’Associazione porta all’attenzione il fatto che Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, con la “Finanziaria 2011”, ovverosia con quella che oramai si chiama Legge di Stabilità, ha messo in atto una drastica decurtazione del cinque per mille, pari a ben il 75%; con la diretta conseguenza che i fondi, spesso acquisiti in forte ritardo dalle associazioni del volontariato e del no profit, scendono da 400 milioni di euro a soli 100 milioni di euro.

Di conseguenza, su quello che il Codacons definisce senza mezzi termini come uno scippo, Carlo Rienzi, Presidente dell’Associazione, con una nota ufficiale ha dichiarato che è intenzione del Codacons presentare una denuncia, contro il Ministro Tremonti, sia al Tribunale dei Ministri, sia alla Procura della Repubblica.

Questo perché il taglio delle risorse del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche significa nella sostanza tagliare servizi essenziali di sostegno ai soggetti ed alle famiglie più deboli messi a punto dalle organizzazioni del volontariato e del no profit. Stiamo parlando chiaramente degli anziani, dei poveri, delle persone emarginate, ma anche dei malati, dai disabili ai non autosufficienti ed a tutti coloro che hanno estremo bisogno di aiuto e di assistenza spesso non solo di natura economica, ma anche psicologica. Per questo il Codacons con la sua denuncia chiede se con tutto ciò non si prefiguri non solo il reato di truffa, ma anche quello di abbandono di persone incapaci.

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