Fisco Usa sempre più asiatico: spopola la lingua cinese

 La Cina e ogni elemento che ha a che fare con essa si stanno diffondendo ormai in ogni settore: uno degli esempi più lampanti in questo senso è offerto dal fisco, visto che, come emerge da fonti americane, una delle ultime intenzioni è quella di istituire delle istruzioni, dei suggerimenti e dei modelli a carattere tributario nella lingua dell’ex Impero Celeste, il cosiddetto mandarino contemporaneo. La Internal Revenue Service (l’Agenzia delle Entrate a stelle e strisce) guarda dunque con decisione ad est e darà molta importanza alle comunicazioni in cinese destinate ai propri contribuenti, una novità di assoluto rilievo ma che tiene comunque conto dei progressi e dello sviluppo di una lingua che in molti avevano dato per estinta. La seconda economia a livello internazionale mostra la sua crescita anche in questo modo, con il mandarino che diventerà una chiave di volta per la firma di accordi e la conclusione di transazioni fiscali.

Iva in liquidazione: regole standard per il rimborso

 La risoluzione 6/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri è stata incentrata soprattutto sull’Imposta sul Valore Aggiunto: in effetti, in base a questo specifico documento fiscale, è stato chiarito qual è il comportamento da seguire nel caso di una contabilità che viene affidata a soggetti terzi, visto che è necessario determinare l’eccedenza di imposta che si deve rimborsare. In tale ipotesi, dunque, si fa riferimento al tributo esigibile e relativo alle operazioni registrate nel primo trimestre e quella detraibile nello stesso periodo temporale. Il calcolo è diverso, ma non cambiano invece le scadenze per la registrazione delle fatture. Si tratta, a conti fatti, di una precisazione che ha un po’ spiazzato coloro che si erano affidati finora alla soluzione della contabilità esterna prospettata dal Dpr 100 del 1998 (recante le “Dichiarazioni e versamenti Iva periodici”).

Cassazione: nessuna imposta di successione per l’edificio storico

 La storia della tassa di successione non è poi così lontana nel tempo: tale imposizione fiscale ha subito una svolta importante verso la fine degli anni Novanta, con delle franchigie ovviamente fissate in lire, poi alcune importanti novità hanno fatto tornare alla ribalta il tributo nel 2006 e nel 2007. La tassa in questione è stata esaminata a fondo da una delle ultime ordinanze della Corte di Cassazione (per la precisione, si tratta della numero 25366), visto che si è ritenuto necessario comprendere la sua applicazione nei casi di immobili di interesse storico e culturale. Ebbene, secondo la Suprema Corte, l’imposta di successione non rientra nel caso di specie, una ipotesi che rimane valida perfino quando il contribuente non indica nella relativa dichiarazione la categoria dell’edificio. Tutto è nato da un ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro una sentenza della Ctr della Sardegna.

La Cina è pronta a introdurre la propria tassazione sugli immobili

 Nel nostro paese i principali dibattiti a carattere fiscale e tributario sono incentrati sul programma federalista e sui possibili risvolti relativi alle imposte sugli immobili; non deve stupire nessuno, però, se gli stessi discorsi saranno ascoltati anche in territorio cinese, visto che l’ex Impero Celeste è fortemente intenzionato a varare una sorta di rivoluzione impositiva, introducendo una apposita tassazione sulla casa che dovrebbe ricalcare piuttosto fedelmente il modello dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Quali sono i dettagli di questo specifico progetto? Anzitutto, c’è da precisare che l’introduzione appena citata riguarderà, come “primo assaggio”, la municipalità di Chongqing, il più esteso distretto della Repubblica Popolare, nella parte sud-occidentale della nazione asiatica. L’indiscrezione è giunta direttamente dall’agenzia statale Xinhua, la quale ha fatto sapere che la nuova tassa comincerà a produrre i propri effetti soltanto nell’ipotesi in cui il Parlamento locale fornirà il proprio assenso al rapporto del governo di Pechino.

Macabra evasione fiscale: a Parma indagini sulle pompe funebri

 Anche un funerale può diventare l’occasione per mettere in pratica una spietata evasione del fisco: l’accertamento in questione è stato appurato dall’Agenzia delle Entrate di Parma, visto che una ditta operante nel settore delle onoranze funebri e attiva nel capoluogo emiliano aveva nascosto ben 350.000 euro alla nostra amministrazione finanziaria. I metodi per attuare queste pratiche sono stati diversi, in particolare la mancata dichiarazione dei ricavi e la vendita di un appartamento a un prezzo non praticabile nel mercato di riferimento. C’è comunque da dire che anche la Direzione Provinciale di Piacenza ha svolto un ruolo fondamentale in questa inchiesta. È stata proprio la cessione dell’immobile a insospettire gli investigatori del fisco, visto che l’acquisto era stato realizzato a 250.000 euro, mentre la successiva vendita era scesa al di sotto dei 150.000, un chiaro segnale di una volontà evasiva.

Trust: le disposizioni fiscali in una circolare delle Entrate

 La circolare 61/E è stata pubblicata e resa nota dall’Agenzia delle Entrate già da qualche giorno (la data esatta è lo scorso 27 dicembre), ma le sue conseguenze si produrranno per tutto l’arco del 2011: il documento fiscale appena citato ha portato maggiore chiarezza nell’ambito del trust, soprattutto per quel che concerne l’interposizione nel possesso di determinati beni. Prima di approfondire la questione, comunque, è necessario capire meglio cosa si intende per trust. Questo istituto giuridico proviene direttamente dal sistema anglosassone (la cosiddetta “common law”) ed è volto a regolare molti rapporti giuridici di natura patrimoniale: sono quindi possibili diversi schemi a seconda della finalità che si vuole raggiungere, sia essa pensionistica che di diritto societario.

Milano: il sindaco Moratti preme per il federalismo fiscale

 Il federalismo fiscale comincia a fare proseliti, almeno per quel che concerne il territorio lombardo: Letizia Moratti, sindaco di Milano, ha infatti espresso il suo desiderio di vedere applicato in tempi brevi il provvedimento tanto sognato dalla Lega, un desiderio che è dettato soprattutto da motivi finanziari. In effetti, volendo considerare esclusivamente l’Imu, la nuova tassa unica sugli immobili che ha sostituito l’Ici, il comune meneghino riuscirebbe a incassare in tal modo ben 169 milioni di euro in più, una vera e propria boccata di ossigeno per le proprie casse. La priorità milanese è dunque il federalismo, una volta attuato il quale si procederà con i programmi relativi al lavoro. L’intervista della Moratti è stata molto chiara in questo senso: le stime sono più che positive secondo il sindaco, ma il federalismo può rappresentare una sorta di incentivo benefico.

Separazione coniugale: possibile sconto Irpef a un unico genitore

 Le conseguenze relative a una separazione coniugale non sono mai né allegre né vantaggiose dal punto di vista economico: l’Agenzia delle Entrate è però voluta correre in soccorso di quel coniuge che rimane senza alcun tipo di reddito, prevedendo per questo specifico contribuente lo sconto dell’Irpef per i figli a carico da trasferire all’altro coniuge. Vi sono, però, delle condizioni ben precise da rispettare, vale a dire l’accordo pieno tra le due parti; in realtà, la nostra amministrazione finanziaria fa riferimento a divorzi e separazioni come caso estremo dello sconto fiscale in questione. Tutte queste disposizioni sono contenute, per la precisione, nella risoluzione 143/E pubblicata lo scorso 30 dicembre, un documento fondamentale proprio per i genitori separati.

Un 2010 libero dall’Ires per le tradizioni locali degli enti

 “Paese che vai, usanze che trovi” recita un proverbio e in Italia di usanze e paesi ne troviamo in grande abbondanza: un’abbondanza che è stata premiata persino a livello fiscale, visto che le associazioni attive nelle tradizioni locali e che sono state appositamente individuate dall’Agenzia delle Entrate, possono beneficiare di un importante esonero dalle scritture contabili. I nomi in questione sono davvero molti, addirittura 221, e comprendono enti storici come la Contrada della Lupa di Siena o anche l’Accademia dei filodrammatici di Milano, soltanto per citare due tra i più celebri esempi. Si tratta, in pratica, di associazioni senza alcun fine di lucro e che nel 2010 hanno sfruttato tale esenzione dall’Ires (Imposta sul Reddito delle Società).

Usufrutto: i nuovi coefficienti saranno adeguati agli interessi

 I diritti di usufrutto subiranno delle modifiche fiscali rilevanti in questo nuovo anno: la novità si deve soprattutto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale che risale allo scorso 23 dicembre, il quale ha sancito l’applicazione ufficiale del nuovo saggio legale degli interessi. Che cosa vuol dire questo specifico aggiornamento? I tassi in questione sono aumentati dall’1% all’1,5% da quattro giorni, dunque occorre un adeguamento in tal senso. Il riferimento normativo più importante è sicuramente la legge 662 del 1996 (“Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”): il testo, infatti, prevede che il ministero delle Finanze adegui il calcolo dei diritti di usufrutto (vale a dire il godimento di un bene di proprietà altrui) a vita e delle pensioni nell’ipotesi in cui gli interessi cambiano in dimensioni ed è questo il caso di specie.

Lettonia: molte novità fiscali nella Finanziaria del 2011

 Risale ormai a un mese fa la decisione del parlamento della Lettonia di approvare la legge Finanziaria per il 2011: si tratta di un testo normativo piuttosto importante per l’ex repubblica sovietica, visto che a partire da quest’anno ci saranno delle novità di rilievo in merito ai redditi delle società, all’imposizione fiscale da riservare alle persone fisiche e alla tassazione dei beni immobili. Cerchiamo meglio di comprendere quali sono le intenzioni del governo di Riga. Anzitutto, bisogna precisare che è da questa estate che il ministero delle Finanze aveva pensato a degli appositi investimenti da tradurre in crediti di imposta, suddivisi in diverse voci, tra cui figurano fabbricati industriali e attrezzature per la produzione tecnologica, una operazione da dieci milioni di lats (circa 14 milioni di euro) e da completare entro il 2013.

Eredità: ancora due settimane per il versamento delle imposte

 Il mese di gennaio è appena cominciato, eppure sarà di importanza fondamentale per quel che concerne gli adempimenti fiscali degli eredi di quelle persone che sono decedute dopo il 16 febbraio dello scorso anno: questi specifici contribuenti, infatti, sono tenuti alla presentazione del modello Unico 2010 entro e non oltre il prossimo 17 gennaio, per conto del cosiddetto “de cuius” (con questa locuzione latina si intende solitamente il soggetto che al momento della morte trasmette la propria eredità ai successori) e hanno anche l’obbligo di versare le imposte che derivano dalla dichiarazione Irpef e Iva del deceduto appunto. Le imposte e gli adempimenti da tenere a mente sono davvero molti e si va dall’Irap fino all’imposta sostitutiva sulle plusvalenze, passando per il 20% della tassazione separata e l’Imposta sul Valore Aggiunto del periodo d’imposta 2009 e relativa alla dichiarazione annuale.

E-book: si va verso un 2011 con l’Iva al 4%

 Il prossimo 20 gennaio potrebbe essere una data fondamentale per gli e-book, il formato elettronico che consente nuovi modi di pubblicazione e lettura dei libri: la data, infatti, dovrebbe essere quella del recepimento della Direttiva 47 del 2009 del Consiglio Europeo (relativa alle aliquote ridotte dell’Imposta sul Valore Aggiunto) e che sarà effettivamente operativa a partire da questo anno appena cominciato. Che cosa è previsto in tal senso? L’innovazione è di tipo fiscale come si può evincere con una certa facilità, visto che il testo in questione prevede appunto che per i libri informatici venga adottata un’aliquota dell’Iva pari al 4%, vale a dire la stessa che è prevista attualmente per i normali libri di carta. Da dove è nata la distinzione dunque? In pratica, da tempo una polemica aveva investito l’argomento: in effetti, la precedente aliquota dell’e-book era quella massima (20%), visto è stato considerato fino a questo momento alla stregua di un software.

Telefisco 2011, l’appuntamento è fissato per il 26 gennaio

 Il 26 gennaio 2011 sarà una data molto importante per le novità fiscali: si tratta infatti del giorno scelto per la ventesima edizione del convegno Telefisco, che in questa occasione beneficerà dell’approfondimento di molte tematiche, dallo scudo fiscale fino agli obblighi antiriciclaggio, a cura di esperti molto preparati. L’evento, curato e organizzato dal Sole 24 Ore, vedrà riuniti professionisti del settore fiscale, tributario e legale, in modo da coprire qualsiasi tipo di trattazione; l’ultima edizione, tra l’altro, è stata contraddistinta da dati importanti, come ad esempio la partecipazione di ben 78.000 persone, la predisposizione e organizzazione di 125 sedi (tra quelle dello stesso quotidiano e quelle dei vari ordini territoriali dei commercialisti) e una serie incredibile di punti di ascolto, oltre a un apposito sito web a cui accedere per ottenere altre delucidazioni in materia.