A partire dallo scorso 1 luglio 2010, per le transazioni effettuate con i Paesi appartenenti alla cosiddetta “black-list”, ovverosia quelli a fiscalità privilegiata, scatta l’obbligo di comunicazione attraverso uno specifico canale telematico. A farlo presente nella giornata di ieri, martedì 6 luglio 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come siano pronte le indicazioni e tutte le specifiche tecniche per poter trasmettere le operazioni relative a prestazioni, acquisto e vendita di servizi con quei paesi in “black-list” individuati da appositi Decreti del maggio del 1999 e del novembre del 2001 del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Occorre quindi trasmettere un modello dedicato anche se con questi Paesi, ed in particolare con operatori economici che risultano essere domiciliati o residenti nei Paesi e nei territori a fiscalità privilegiata, viene effettuata una sola operazione.
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Unico 2010: scadenza proroga versamenti senza maggiorazioni
Scade oggi, lunedì 6 luglio 2010, l’ultimo termine utile affinché i contribuenti di Unico 2010, chiamati altresì a presentare gli studi di settore, possano pagare le tasse senza l’applicazione di maggiorazioni sugli importi dovuti al Fisco. Quella in scadenza è infatti una proroga concessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle scorse settimane al fine di permettere a tale categoria di contribuenti di avere più tempo per fare i conti di Unico 2010 ma soprattutto per presentare gli studi di settore, uno strumento che, lo ricordiamo, ha acquisito in questi ultimi anni una maggiore complessità anche in virtù della messa a punto dei cosiddetti “correttivi anticrisi” che tengono conto delle incertezze legate al quadro macroeconomico nazionale ed internazionale.
Confesercenti: occorre ridurre le tasse al 40%
L’Italia si colloca tra i primi posti nella scala Ue, ma non relativamente a una buona performance del Pil, ma purtroppo, per il livello delle tasse. In base ai dati dell’Istat dal 2008 al 2009 la pressione delle imposte è salita al 43,2%, oltre la spesa pubblica salita al 52,5% del Pil.
Per rilanciare l’Italia bisogna ridurre la pressione fiscale dal 43,2% attuale al 40% in tre anni – suggerisce Marco Venturi, presidente di Confesercenti -. Occorre tagliare le tasse di un punto all’anno, con l’obiettivo di favorire gli investimenti ed incentivare i consumi.
L’Italia si colloca così al quinto posto nella scala della pressione fiscale, insieme alla Francia e dopo Danimarca, Svezia, Belgio e Austria, mentre nel 2008 era al settimo. L’aumento della pressione fiscale è dovuto, secondo quanto affermato dagli analisti, soprattutto alla diminuzione del Pil dell’Italia che è stata maggiore della diminuzione delle entrate.
Tobin Tax: Bersani favorevole, Berlusconi scettico
Il Pd propone la Tobin tax. Questa tassa, dal nome del premio Nobel per l’economia James Tobin (proposta nel 1972), è una tassa che prevede di colpire a lieve entità tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli e destinare alla comunità internazionale. Da allora di questa proposta si è discusso in svariate occasioni, ma soprattutto dopo le varie crisi finanziarie. Si tratta quindi di un’imposizione di una piccola tassa sulle transazioni valutarie i cui obiettivi sono promuovere l’efficacia delle politiche macroeconomiche e di ridurre la speculazione. Da molti anni esiste comunque un’organizzazione che sostiene l’introduzione della tassa: si chiama Attac (Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l’Aiuto dei Cittadini). In italia, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in una conferenza stampa, tenuta in questi giorni al Senato per commentare la manovra economica del governo, ha sottolineato quanto sia importante un’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie, ma si é detto contrario a un tributo sulle banche, che si scaricherebbe sui consumatori.
Agenzia Entrate Campania: partono le Direzioni Provinciali di Napoli
Sono due, e partono oggi, lunedì 5 luglio 2010, le Direzioni Provinciali di Napoli dell’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel mettere in evidenza come quelle di Napoli I e II siano le ultime due Direzioni Provinciali da attivare nell’ambito del progetto nazionale di riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate in Campania. Così come per le città di Milano e di Torino, quindi, anche quella di Napoli ha due Direzioni Provinciali con competenze ben precise a livello territoriale, ed una strutturazione dei due uffici controlli nelle seguenti quattro aree: Area persone fisiche ed enti non commerciali; Area imprese minori e lavoratori autonomi; Area imprese di medie dimensioni ed Area legale. Nessun cambiamento è invece previsto per i servizi di assistenza e di informazione da fornire ai contribuenti visto che gli uffici territoriali del Fisco si trovano sempre nelle stesse sedi in cui si trovavano gli uffici preesistenti.
Molise: supertassa Irap ed Irpef si può evitare
Una nota del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha comunicato ufficialmente che le aliquote Irap e Irpef 2010 saranno maggiorate per i contribuenti molisani, per ripianare i deficit sanitari delle regioni. Tuttavia chi risparmia ha diritto a uno sconto, così sembra proclamare la manovra: le Regioni che dimostreranno di invertire la tendenza entro la fine dell’anno nella spesa per la sanità avranno la possibilità di non pagare la supertassa Irap ed Irpef. Si apre così una possibilità per le realtà locali. Dovrà quindi attivarsi il settore della sanità: il ministro della salute Ferruccio Fazio, in una intervista a un noto quotidiano nazionale di economia sottolinea è possibile ma serve una definizione più puntuale dei costi standard in sanità. Il ministro della salute ha sottolineato come sia necessario inoltre intervenire con atti concreti per riqualificare la sanità, intervenendo su cattiva gestione e inappropriatezza.
Agenzia Entrate e Comune Scalea: accordo lotta all’evasione
Durerà fino al 31 dicembre di quest’anno, nella Regione Calabria, un accordo antievasione che nei giorni scorsi hanno firmato la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate da un lato, ed il Comune di Scalea dall’altro. Nell’ambito dell’efficienza, della collaborazione amministrativa, e dei principi di economicità delle azioni di controllo in materia di lotta all’evasione fiscale, tra il Comune di Scalea e l’Agenzia delle Entrate potrà così attivarsi un canale di scambio di dati ed informazioni che porterà il Comune della Calabria ad incassare il 33% dalle somme che il Fisco recupererà a titolo definitivo dalle operazioni di accertamento fiscale che sono legate all’invio da parte dell’Amministrazione cittadina di segnalazioni qualificate. La trasmissione dei dati e lo scambio di informazioni avverrà via Web e nel pieno rispetto degli standard di protezione dei dati personali. In particolare, al fine di inviare al Fisco le segnalazioni qualificate, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del Comune di Scalea i contratti di locazione degli immobili, i contratti di acqua luce e gas disponibili, nonché le dichiarazioni di successione.
Recupero imposte: a Napoli 1,9 milioni di euro in un sol colpo
L’istituto dell’accertamento con adesione rappresenta uno strumento efficace in quanto da un lato riduce il contenzioso tra il Fisco ed il contribuente, e quindi si evitano le liti tributarie, e dall’altro permette di poter anticipare per i tributi i tempi per la loro riscossione. Questo è quanto ha dichiarato ieri Enrico Sangermano, il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate Campania dopo che l’Ufficio di Napoli 1, a seguito di un accertamento, ha incassato in un sol colpo ben 1,9 milioni di euro proprio attraverso l’istituto dell’accertamento con adesione. A fronte della rapidità di incasso per il Fisco delle somme, l’accertamento con adesione offre altresì al contribuente la possibilità di avvalersi del pagamento di sanzioni amministrative che vengono in automatico ridotte, se il contribuente aderisce, ad un quarto del minimo che è previsto dalla Legge.
Lazio: più tasse per imprese e cittadini
Roma é la capitale non solo d’Italia, ma anche delle tasse. La regione lazio infatti registra un vero e proprio record: in media i contribuenti romani verseranno soltanto di Irpef regionale 437 euro (l’anno scorso si erano fermati a 360) mentre l’Irap media salirà di ben 350 euro. Infine, con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’aumento della tariffa sui rifiuti, i cittadini saranno costretti a farsi carico di un ulteriore balzello.
L’aumento delle tasse? Chiedetelo alla giunta precedente – tuona la presidente della Regione Renata Polverini -, del resto la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è molto chiara, parla del periodo 2007-2009, io mi occupavo di altro. Ci ho provato in tutti i modi ad evitare gli aumenti, presentando la riorganizzazione della rete, su cui stiamo collaborando con i ministri dell’Economia e della Salute. Ma questo è l’ultimo regalo che la giunta precedente ha fatto ai cittadini del Lazio.
Australia: il governo rimodula tassa sui minerari
Tasse in diminuzione per le compagnie minerarie australiane. Il governo infatti ha raggiunto un accordo con le più importanti imprese dell’industria mineraria per la tassa sui profitti, decidendo per un’imposta meno pesante. L’accordo ha stabilito l’applicazione di un’aliquota di circa il 30% rispetto al 40% inizialmente proposto ed è stata battezzata con il nome di Minerals Resource Rent Tax. Proposta dalla neoeletta premier Julia Gillard, sarà applicata all’estrazione del ferro e del carbone. La nuova Minerals Resource Rent Tax prevede quindi l’applicazinoe di un’aliquota del 30% sui profitti anziché del 40% come previsto dal precedente governo Rudd e dovrebbe comunque generare un extragettito di 1,5 miliardi di dollari. L’accordo ha soddisfatto entrambi le parti, con le società minerarie che pagheranno più tasse ma meno di quanto inizialmente stimato, mentre il governo si assicura comunque un gettito aggiuntivo. Tuttavia la tassa non ha soddisfatto tutte le società del settore per le quali la tassa mette comunque in pericolo il settore delle risorse in Australia e gli investimenti stranieri.
Iva tassa rifiuti: Roma la cancella, ma ci sono i rincari
In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione capitolina, a Roma i cittadini e le imprese non pagheranno più l’imposta sul valore aggiunto (Iva) sulla tariffa dei rifiuti urbani. A confermarlo è proprio il Comune di Roma dopo che, con 30 voti favorevoli, ed otto contrari, la Giunta della Capitale ha approvato il nuovo regolamento che da un lato cancella l’Iva al 10%, ma dall’altro stabilisce dei rincari pari al 9,8% per le utenze domestiche, e del 12,5% per quelle commerciali. A conti fatti, quindi, le utenze domestiche pagheranno all’incirca tanto quanto, mentre per le imprese scatta un rincaro del 2,5%. La cancellazione dell’IVA sulla bollette della Ta.Ri., lo ricordiamo, è legata alla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito come la tariffa rifiuti abbia una valenza tributaria e non tariffaria, ragion per cui, se due più due fa quattro, l’Iva al 10% applicata sulla tassa è illegittima.
Acquisto veicoli: Iva agevolata per i disabili
A favore dei disabili il Fisco tende la mano, con un’imposta sul valore aggiunto (Iva) agevolata, pari al 4% e senza limite di importo, per l’acquisto di mezzi di locomozione aventi una cilindrata non superiore ai duemila centimetri cubici in caso di alimentazione a benzina, mentre il limite sale a ben 2.800 centimetri cubici nel caso in cui l’alimentazione è diesel; l’Iva al 4% è concessa dal Fisco alle persone con disabilità sia per l’acquisto di mezzi di locomozione nuovi, sia usati. A ricordare tutto ciò è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna che ha predisposto una guida sulle agevolazioni fiscali e non a favore dei disabili, i quali, inoltre, relativamente all’acquisto di mezzi di locomozione, senza limiti da rispettare sulla cilindrata, possono andare a detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) il 19% della spesa fatto salvo il limite di 18.075,99 euro.
Finanziaria: prima casa rimane esente da imposte
Il federalismo fiscale non toccherà la legislazione sull’imposta prima casa e portera’ probabilmente anche alla cedolare secca sugli affitti. La finanziaria ieri e’ stata per la prima volta presentata ufficialmente dal governo subito dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri in seduta straordinaria. La prima casa restera’ esente dall’imposta Ici quindi, come ha annunciato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi e rispondendo a chi parla di costi del federalismo fiscale, sostenendo che il vero costo per l’Italia é non farlo.
La prima casa restera’ esente dall’imposta – ha affermato il ministro -. Ho sentito parlare dei costi del federalismo fiscale: il costo c’è se non si fa, se si lascia fuori controllo la finanza pubblica. Abbiamo avviato la simulazione su Provincie e Comuni, sulle Regioni non siamo pronti a dire cosa dare di fiscalita’ propria, lo sapremo a luglio.
A lezione di legalità fiscale in Sardegna
“Fisco & Scuola” é il progetto dell’Agenzia delle Entrate, nato per diffondere fra gli studenti il rispetto della legalità fiscale. Nel corso degli anni, l’Agenzia delle Entrate in collaborazione don il Ministero dell’Istruzione ha prodotto diversi materiali didattici per le scuole al fine di diffondere la cultura della legalità fiscale. Formare gli alunni al significato e all’utilità delle tasse nello stato di diritto, costituisce il legame tra l’educazione ad un giusto rapporto con il denaro e alla partecipazione sociale. Dal 2 al 4 luglio, disegni, filastrocche, giochi e racconti faranno bella mostra di sé nell’antica dimora “Sa Domo ‘E Tiu Maoddi”, mentre nel pomeriggio di sabato 3 luglio, all’invito “Entrate…entrate” il Referente regionale di “Fisco & Scuola”, presenterà uno spettacolo di burattini sul tema della fiscalità per far capire anche ai più piccoli cosa significa fisco e legalità.