Unico 2011: online le bozze enti non commerciali e società di persone

 A partire dalla giornata di ieri, venerdì 3 dicembre 2010, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, sono disponibili online le bozze dei modelli Unico 2011 che dovranno presentare sia le società di persone, sia gli enti non commerciali. A darne notizia ieri è stata proprio l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare in particolare come rispetto allo scorso anno nei modelli sono presenti tre importanti novità, a partire dal cosiddetto bonus campionari che, lo ricordiamo, è fruibile da parte di quelle imprese che, ai fini di investimento in ricerca e sviluppo operano nel comparto del tessile. Inoltre, l’altra novità riguarda la sospensione d’imposta sugli utili che reinvestono le imprese che aderiscono ai contratti di rete; al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha fatto presente come tale misura risulti essere attualmente al vaglio per l’autorizzazione da parte della Commissione UE; la terza novità è invece quella inerente il cosiddetto transfer pricing.

Modello Iva 2011: le bozze sono già online

 Sono già online, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, i modelli sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) a valere sul 2011 ed in versione “bozza”. A darne notizia nella giornata di ieri è stata l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel far presente, quindi, come i modelli Iva, seppur provvisori, siano già posizionati sui blocchi di partenza. In particolare, sul sito Internet delle Entrate è da ora possibile prendere visione e scaricare un “pacchetto Web” rappresentato, nella loro versione provvisoria, dal modello Iva 2011, il nuovo modello base, il 74-bis nonché quello che ha il prospetto per le liquidazioni periodiche. Da quest’anno, tra l’altro, in ottemperanza alle nuove norme entrate in vigore si potrà dire addio al Modello VR, quello che, per intenderci è stato utilizzato per andare a chiedere il rimborso del credito Iva annuale. Tale modello, infatti, è stato soppresso con la conseguenza che, a partire dal mese di febbraio del 2011, il rimborso dell’imposta da parte dei contribuenti Iva potrà essere richiesto in sede di dichiarazione annuale.

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Fisco e contribuenti: ecco i tentativi di truffa più comuni

 Se qualcuno vi telefona a casa, o si presenta come venditore porta a porta di pubblicazioni dell’Agenzia delle Entrate, c’è da fare molta ma molta attenzione. Trattasi infatti di un tentativo di truffa bello e buono da segnalare non solo al più vicino ufficio del Fisco, ma anche alle Autorità competenti. Le pubblicazioni, in formato cartaceo, ritirabili presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, sono infatti gratuite, così come sono gratis e liberamente scaricabili online dal sito delle Entrate. Non esistono incaricati del Fisco che promuovono telefonicamente o con qualsiasi altro mezzo le pubblicazioni, ragion per cui, in accordo con quanto fa presente l’Agenzia delle Entrate della Regione Lombardia con un comunicato, è bene fare attenzione ai tentativi di truffa messi in atto da chi si spaccia per un finto funzionario del Fisco. Un altro espediente utilizzato per le truffe è quello dei rimborsi fiscali; in questo caso i truffatori inviano messaggi di posta elettronica invitando il contribuente ad inviare i propri dati personali e bancari al fine di ottenere un rimborso.

Bonifici online per le agevolazioni fiscali

 A partire dallo scorso 3 novembre 2010, i correntisti di Intesa Sanpaolo possono fare i bonifici legati a spese ammissibili per le agevolazioni fiscali direttamente online, senza la necessità di doversi recare in filiale. A darne notizia è stato proprio il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo nel precisare che i bonifici online possono essere effettuati ai fini della fruizione delle agevolazioni fiscali dai correntisti che hanno attivato i servizi via Internet, telefono fisso e cellulare. Al riguardo è stata attivata “Bonifici per Agevolazioni Fiscali“, la nuova sezione online accessibile dalla funzionalità “Bonifico Ordinario”, e dalla quale il correntista che dispone il bonifico deve inserire tutti i dati obbligatori previsti. Nel momento in cui è stato effettuato il bonifico, poi il correntista potrà acquisire la quietanza di pagamento direttamente online nella apposita sezione “Documenti e Contratti“.

Evasione fiscale: ristorazione, menu completo di violazioni a Siracusa

 Il conto del Fisco è diventato salato, nella Regione Sicilia, a carico di un ristoratore del siracusano, con gli “007” dell’Agenzia delle Entrate che hanno scoperto un’evasione fiscale pari a ben 780 mila euro. Il ristoratore, in particolare, presentava ogni anno una dichiarazione dei redditi non superiore ai 7 mila euro, ovverosia meno di un lavoratore precario con contratto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, il cosiddetto co.co.pro per intenderci. Questo “grazie” a false ricevute fiscali consistenti in semplici fogli di carta. Trattasi, in accordo con quanto rivela con un comunicato ufficiale la Direzione regionale Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, di un caso strano che ha attirato il Fisco dopo un’attenta attività di indagini e di verifica, a partire da una segnalazione da parte dei Vigili Urbani, che poi ha portato all’emissione di un avviso di accertamento pari, come accennato, a 780 mila euro circa. 

Scudo fiscale: rimpatrio giuridico se l’emersione è complicata

 Se, a causa di cause oggettive non dipendenti dalla volonta del contribuente, non è possibile avvalersi per lo scudo fiscale del rimpatrio fisico entro la data del prossimo 31 dicembre 2010, allora può scattare come soluzione “salvagente“, comunque entro la scadenza sopra indicata, quella del rimpatrio giuridico. Questo è quanto ha precisato l’Agenzia delle Entrate con una risoluzione, la numero 122/E, emanata in data odierna, lunedì 29 novembre 2010, in merito all’adesione allo scudo fiscale per operazioni di emersione che, come sopra accennato, risultano essere complicate per le attività detenute all’estero. Tutto ciò, in ogni caso, ha piena validità non solo se si rispetta la scadenza del 31 dicembre 2010, ma anche se il rimpatrio giuridico viene gestito dalla stessa fiduciaria alla quale è stata presentata originariamente la dichiarazione di emersione. In questo caso il rimpatrio fisico con quello giuridico vengono equiparati se, ad esempio, ci sono difficoltà nel liquidare e/o nel disinvestire le attività, oppure se ci sono dei contenziosi in corso con i gestori esteri.

Equitalia: cartelle di pagamento, come annullare il debito

 Come può un cittadino chiedere ed eventualmente ottenere l’annullamento parziale o totale di un debito tributario indicato in una cartella di pagamento? Ebbene, quando un cittadino riceve a casa una cartella, e ritiene che la pretesa tributaria da parte dell’ente creditore non sia dovuta, deve rivolgersi proprio a quest’ultimo al fine di poter chiedere quello che viene definito come lo “sgravio“; in questo modo, infatti, l’ente creditore va a verificare se le somme iscritte a ruolo siano effettivamente dovute, o se in effetti la cartella di pagamento, e quindi il debito, debba essere annullata in tutto o in parte. Questa procedura si può attivare attraverso la cosiddetta “richiesta di autotutela” presentata dal cittadino; nel caso in cui la cartella venga annullata in tutto o in parte, l’ente creditore dovrà poi comunicare lo sgravio all’agente della riscossione.

Fisco Roma: avvisi di accertamento sulle autorimesse

 Nel Lazio l’Agenzia delle Entrate di Roma II sta portando avanti una importante campagna di controlli anti-evasione a carico delle autorimesse che, tra l’altro, hanno già portato al recupero di ben 440 mila euro di imposte evase. A darne notizia è stata lunedì scorso la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio nel precisare come gli avvisi di accertamento notificati, a carico di aziende del settore, siano stati ben 53, e come nell’ambito dell’attività di controllo avviata ci siano 20 di questi avvisi di accertamento in corso di notifica. Nel dettaglio, la Direzione provinciale ha già recuperato 440 mila euro di imposte evase da 35 di questi 53, in totale, avvisi di accertamento, attraverso il pagamento degli importi dovuti ed accertati dal Fisco in una o più rate. Per questi controlli effettuati, in accordo con quanto riporta un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, il Fisco si è trovato a rilevare ed a constatare casi di evasione fiscale a dir poco paradossali.

I Lombardi sono disposti a pagare più tasse

 Ebbene sì, mentre sindaci ed enti governativi passano le giornate a cervellarsi per trovare un metodo che consenta di far quadrare conti e bilanci senza toccare i portafogli dei cittadini, arriva la risposta di un sondaggio di Ipsos: il 56% è disponibile a nuovi sacrifici per mantenere l’offerta dei Comuni. Secondo il sondaggio condotto da Ipsos per conto di Anci Lombardia, i cittadini sarebbero disposti a pagare anche più tasse pur di avere i servizi garantiti. Poco più della metà dei lombardi, il 56%, dichiara che preferirebbe pagare tariffe più alte e vedere però che il livello dei servizi aumenta piuttosto che vedersi tagliare i servizi essenziali offerti dalla loro città: come il trasporto pubblico, l’assistenza sociale, gli asili nido o la pulizia delle strade.

Equitalia: riscossione, aumenta recupero grandi debitori

 A fronte di un aumento delle rateazioni, per venire incontro ai contribuenti, c’è un corrispondente calo delle ipoteche ed un contestuale miglioramento dell’assistenza ai cittadini. Sono questi alcuni dei risultati comunicati da Equitalia nel sottolineare inoltre come in materia di riscossione fino ad ora nel 2010 siano stati recuperati ben 7,3 miliardi di euro, con un buon 20% di questi importi provenienti dai grandi debitori. Con una nota ufficiale Equitalia ha inoltre sottolineato come la riforma del 2005, che ha riportato in mano pubblica le attività inerenti la riscossione, abbia portato a risultati tanto insperati quanto inimmaginabili in materia di recupero da evasione tributaria, fiscale e contributiva; inoltre, contestualmente c’è stato sia un miglioramento del rapporto con i contribuenti, sia un taglio dei costi a carico della collettività. Il percorso di semplificazione, ottimizzazione e razionalizzazione tra l’altro continua visto che dalle 38 società operative quando è nata Equitalia si è arrivati adesso alle attuali 17; ma presto, ed in particolare entro il prossimo anno, queste si ridurranno addirittura solo a tre.

Secondo acconto Irpef 2010: scadenze e ravvedimento

 Sono in scadenza i termini di pagamento del secondo acconto Irpef 2010. L’ultima data utile, infatti, è quella di martedì prossimo, 30 novembre 2010, per non incorrere poi nel pagamento di sanzioni ed interessi. Oltre tale data, infatti, il secondo acconto Irpef 2010 si può continuare a pagare ma aggiungendo le sanzioni e gli interessi anche quando le imposte sono state pagate ma in misura insufficiente. Nel dettaglio, così come riporta e ricorda Fiscooggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, gli interessi da applicare sono nella misura dell’1% e vengono calcolati giornalmente, mentre le sanzioni variano in funzione del numero di giorni di ritardo con cui il secondo acconto Irpef 2010 viene saldato dal contribuente. Nel dettaglio, la sanzione si riduce ad un dodicesimo di quella massima, pari al 30%, se il saldo avviene entro 30 giorni dalla scadenza; in tal caso, quindi, le sanzioni da versare, separatamente nel modello F24 con apposito codice tributo, sono pari al 2,5%, mentre oltre i 30 giorni la sanzione viene ridotta ad un decimo di quella massima e, quindi, al 3%.

Natale 2010 nel segno dei rimborsi fiscali

 Per quasi un milione di contribuenti italiani, a ridosso con il Natale 2010, sarà tempo di rimborsi fiscali. Ad annunciarlo è Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel far presente al riguardo come saranno ben 950 mila i contribuenti che otterranno i rimborsi in virtù dei ricorsi vinti dai cittadini fino alla data dello scorso 30 ottobre. Trattasi, secondo le stime fornite dall’Associazione di una somma ingente, pari a ben 2,1 miliardi di euro, che contribuirà a dare ossigeno alle famiglie e, di conseguenza, potrà dare una spinta all’economia ed al commercio. Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, avvalendosi della collaborazione di KRLS Network of Business Ethics ha inoltre tracciato la mappa delle Regioni dove i residenti hanno più difficoltà nell’ottenere dal Fisco i rimborsi che in prevalenza riguardano le imposte sui redditi, ovverosia l’Irpef, l’Ires e le relative addizionali.

Assistenza fiscale online: Campania, accordo con i Consulenti del lavoro

 Al fine di poter garantire meno file e, nello stesso tempo, anche comunicazioni decisamente più veloci, nei giorni scorsi nella Regione Campania l’Agenzia delle Entrate ha stipulato con i Consulenti del lavoro un accordo relativo all’utilizzo di CIVIS, il servizio che permette di ottenere direttamente online l’assistenza fiscale tanto sulle comunicazioni quanto sugli avvisi di irregolarità. A darne notizia è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania nel sottolineare come l’accordo sia stato siglato con il chiaro intento di andare ulteriormente ad incentivare l’utilizzo di CIVIS da parte dei professionisti. A siglare l’accordo, in particolare, sono stati da un lato il coordinatore della Consulta dei Presidenti dei Consigli provinciali degli ordini dei Consulenti del lavoro, Edmondo Duraccio, e dall’altro Enrico Sangermano, il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania. Con CIVIS, direttamente con l’utilizzo del personal computer, da casa così come presso gli studi professionali degli intermediari abilitati, è possibile chiedere assistenza sia sugli avvisi telematici inerenti il modello Unico Persone fisiche ed il modello 770, sia sulle comunicazioni di irregolarità.

Riscossione e servizi: Equitalia e Confesercenti insieme per le imprese

 Per le realtà imprenditoriali italiane aderenti alla Confesercenti il futuro per quel che riguarda la riscossione ed i relativi servizi sarà caratterizzato da minori intralci burocratici. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stata Equitalia, la quale al riguardo, attivando un vero e proprio canale diretto con le realtà del settore, ha stipulato un accordo di durata biennale con la Confesercenti. Per le piccole e medie imprese, ovverosia per i titolari dei negozi per la vendita al dettaglio, tutto si potrà semplificare grazie alla collaborazione Equitalia-Confesercenti che sfocerà nel fornire alle PMI del comparto l’assistenza necessaria sulla base di soluzioni che verranno via via individuate in funzione della natura delle realtà imprenditoriali locali. Grazie a delle apposite convenzioni, in accordo con quanto recita una nota emessa da Equitalia lunedì scorso, le associazioni della Confesercenti presenti sul territorio da un lato, e gli agenti della riscossione dall’altro, potranno fornire consulenza, formazione, ma anche degli sportelli dedicati affinché  i commercianti e gli imprenditori dei pubblici esercizi in materia di riscossione possano avere vita facile.