Aspetta la firma di Tremonti il decreto per diminuire gli interessi di mora

Vi é mai capitato di pagare in ritardo le tasse? Probabilmente non sono pochi coloro che, come a scuola, alzerebbero le mani. Quest’anno però potrebbe riservare una bella sorpresa per i contribuenti “pigri” ovvero coloro che pagano a rate o in ritardo imposte sui redditi, Iva e Irap (Unico e 730 compresi). Il Fisco ha deciso di rivedere i tassi di interesse che i contribuenti devono pagare su rate o pagamenti tardivi allo scopo di attuare una riduzione.

Non dovremmo attendere molto poichè é già terminato il lavoro istruttorio: il decreto è arrivato agli uffici tecnici del ministero dell’Economia e attende la firma finale di Giulio Tremonti. Il decreto all’esame di Tremonti si basa su una delega contenuta nella Finanziaria 2008 (l’ultima del Governo Prodi). La legge prevede che con decreto del ministro dell’Economia siano stabilite le misure, anche differenziate, degli interessi per versamento, riscossione e rimborsi nei limiti di tre punti percentuali di differenza rispetto al tasso legale, attualmente al 3% annuo, salva la determinazione degli interessi di mora. Si prevede un sistema di interessi articolato su diversi livelli (per esempio, al 3% per le dichiarazioni), lo scopo é sempre quello: aiutare la popolazione in una situazione di disagio economico dovuto alla recessione e favorire l’accesso alla rateazione. Ma l’aiuto in una fase di congiuntura economica molto difficile compenserebbe la perdita del gettito per il fisco? Il taglio dei tassi, infatti, potrebbe portare un beneficio immediato, di cassa, a imprese e professionisti, ma bisognerà poi confrontare anche le perdite delle casse dello Stato.

Fisco: gli italiani hanno bisogno di aiuto e assistenza

In Italia i contribuenti hanno bisogno di aiuto e assistenza fiscale, e non sempre lo fanno rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate. Anzi, secondo quanto fa presente Contribuenti.it, gli italiani in materia fiscale, specie in un periodo come quello attuale caratterizzato dalla prossima presentazione della dichiarazione dei redditi, chiedono aiuto ed assistenza anche a Pasqua. Durante le vacanze pasquali, infatti, l’Associazione Contribuenti Italiani rivela di essere stata subissata di richieste anche in virtù del fatto che i contribuenti sono sempre più ossessionati dalle tasse e dagli adempimenti fiscali. In totale, nella sola settimana di Pasqua, lo “Sportello del Contribuente” dell’Associazione ha ricevuto richieste da oltre 180 mila cittadini, con in testa, su scala regionale, quelle provenienti da Regioni come la Campania, il Lazio e la Sicilia. Ma come mai i contribuenti si rivolgono allo “Sportello del Contribuente” di Contribuenti.it usando Internet oppure il telefono?

Scaricabili gratuitamente le istruzioni della Gdf per i controlli anti-evasione

Più di 20 miliardi di euro in meno di entrate fiscali nel 2009. Sono i dati della stima del Dipartimento Politiche Economiche e Fiscali della Confederazione Indipendente Sindacati Europei (Cse). La rilevazione é stata basata sui dati delle entrate fiscali del primo bimestre 2009, sui trend storici di andamento di alcune imposte.

Commenta i dati Vincenzo Patricelli del Dipartimento Politiche Economiche e Fiscali della Cse:

La buona notizia è che le minori entrate derivanti dalla crisi internazionale incidono solo per il 40% circa sui minori introiti. La cattiva notizia è che l’evasione fiscale ha ripreso a correre già a partire dalla fine dello scorso anno. L’abrogazione delle norme sulla tracciabilità dei compensi e la percezione di un minor contrasto all’evasione da parte dell’Agenzia delle Entrate stanno creando un effetto annuncio che ha riflessi negativi sugli adempimenti spontanei dell’obbligo fiscale. E poi c’è la revisione al ribasso degli studi di settore che è vista con favore da settori trasversali dell’attuale schieramento politico parlamentare.

Evasione fiscale: stretta collaborazione Entrate-Comune di Bergamo

Tempi duri nel Comune di Bergamo per chi ha il “vizietto” di evadere le tasse. Il Comune di Bergamo, e l’Agenzia delle Entrate, hanno infatti siglato un accordo finalizzato a rafforzare la collaborazione per l’obiettivo comune di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, ma anche di migliorare ulteriormente il rapporto tra il fisco ed il contribuente. Il ruolo dei Comuni italiani è fondamentale nella lotta all’evasione fiscale, visto che conoscono la realtà sociale ed economica dell’area e sono in grado di fornire dati e/o notizie utili per far emergere delle pratiche che siano potenzialmente evasive. Quello di Bergamo è uno dei primi comuni del nostro Paese che ha siglato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito di una Convenzione stipulata nei mesi scorsi tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Ma quale sarà il ruolo dei comuni, e quindi anche di quello di Bergamo, nell’azione di contrasto all’evasione fiscale?

Iva: necessario documento originale per detraibilità

L’onere dell’IVA viene di fatto sostenuto dai consumatori in quanto essa é compresa nel prezzo dei beni e dei servizi che sono ad essa soggetti. Nel ciclo produttivo commerciale , tuttavia, l’IVA viene anticipata dai soggetti passivi di diritto dell’imposta che sono le imprese, le società, gli enti, gli esercenti arti e professioni contraddistinti da una partita IVA che è una sequenza di 11 numeri che identifica univocamente un soggetto che esercita un’attività rilevante ai fini impositivi. Il numero é composto dalla sigla della Nazione di appartenenza (IT per Italia) e da una sequenza alfanumerica o numerica, variabile da nazione a nazione.

Con Sentenza 25 febbraio 2009, n. 4502, la Corte di Cassazione ha stabilito che, al fine di poter dedurre i costi, non basta avere una fotocopia della fattura ma deve essere conservato in azienda anche l’originale o il fax (originale) del documento:

Le fotocopie dei documenti originali, che non risultino smarrite o distrutte per cause non imputabili al contribuente, non hanno lo stesso valore probatorio degli originali, apparendo anzi come una documentazione sospetta. Specialmente se non sono allegate le ragioni che giustificano la mancata esibizione degli originali.

Tasse universitarie: a Pisa studenti aquilani non pagano terza e quarta rata

In tutta Italia gli Atenei si stanno mobilitando a favore degli studenti dell’Abruzzo colpiti dal terremoto, offrendo alloggio ma anche agevolazioni sul pagamento delle tasse universitarie. Nelle ultime ore, l’Università di Pisa ha messo a punto un “pacchetto” di aiuti a sostegno di tutti gli studenti che sono iscritti all’Ateneo e che risiedono nelle zone colpite dal sisma. Nel dettaglio, a Pisa studenti gli universitari aquilani sono esonerati dal pagamento della terza e della quarta rata delle tasse universitarie; la decisione giunge a seguito della decisione presa da Marco Pasquali, Rettore dell’Università di Pisa, e dal prorettore Angelo Baggiani. Inoltre a Pisa, a seguito delle decisioni prese dall’Azienda unica regionale per il Diritto allo studio universitario (ARDSU), gli studenti universitari dell’Abruzzo iscritti all’Ateneo potranno accedere a titolo gratuito al servizio di mensa universitaria. A Pisa, ma presto anche a Siena ed a Firenze, gli studenti universitari abruzzesi potranno alloggiare gratuitamente presso le strutture dell’ARDSU.

5 per mille: il contribuente dona parte delle tasse riservate allo Stato

Si sente spesso parlare del 5X mille. Di cosa si tratta? Come si aderisce a questa iniziativa? Il 5Xmille é la destinazione di una parte dell’imposta sul reddito, non comporta infatti nessun aggravio economico per il contribuente. Il 5 per mille è un decreto collegato alla legge Finanziaria e istituito nel 2006 dal ministro Giulio Tremonti. Nel suo primo anno vi furono ben 15 milioni di contribuenti che l’utilizzarono. Da allora ogni anno é confermata la possibilità per il contribuente di destinare una parte delle imposte dovute allo Stato, il 5 per mille del gettito IRPEF, a favore di:

– organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale e associazioni riconosciute;
– ricerca scientifica e università;
– ricerca sanitaria.

Ravvedimento operoso: sanzioni ridotte con il Decreto anticrisi

Molto spesso capita di dover pagare le tasse in ritardo. Non perché non si vuole regolarizzare la propria posizione, ma perché magari i committenti non hanno pagato puntualmente le fatture; la crisi economica ha tra l’altro contribuito ad allargare i tempi tra l’emissione della fattura ed il relativo pagamento, al punto che con il recente “Decreto anticrisi” è stato introdotto il cosiddetto meccanismo dell’ IVA di cassa per mezzo del quale l’IVA può essere versata solamente in corrispondenza dell’effettivo pagamento. Ma con il “Decreto anticrisi” il Governo ha altresì alleggerito le sanzioni per chi paga le tasse in ritardo avvalendosi del cosiddetto “ravvedimento operoso“, che può essere breve, se le tasse vengono saldate con un ritardo non superiore ai trenta giorni, oppure lungo se il ritardo supera i trenta giorni. In entrambi i casi le sanzioni sono state alleggerite con la conseguenza che l’importo accessorio da pagare unitamente alle tasse in ritardo, nel modello F24, si riduce sensibilmente. In particolare, per il ravvedimento lungo le sanzioni sono state dimezzate da 1/5 del minimo previsto a 1/10; alle sanzioni ridotte andranno aggiunti gli interessi legali, come prescrive la Legge, in ragione del 3% annuo.

Prima casa: no benefici fiscali se venduta entro 5 anni dal rogito

La crisi dei mutui subprime scoppiata più di un anno fa negli Stati Uniti è ormai uscita da un bel pò di tempo dai confini americani. Siamo in un buon periodo per comprare casa, o conviene aspettare qualche mese nella speranza che la crisi del settore determini un’apprezzabile diminuzione dei prezzi? In Italia, anche a causa della crisi economica, comprare casa o prenderla in affitto è sempre più difficile. I redditi sono sempre più bassi a causa di una persistente perdita del potere di acquisto per salari, stipendi e nel peggiore dei casi perdita di lavoro. A tutto ciò si aggiungono le difficoltà delle famiglie a stipulare i mutui in quanto i prezzi degli immobili sono rimasti in media stabili e per il momento non vi sono diminuzioni dei costi apprezzabili.

Ecco perchè sempre più coppie decidono di acquistare la propria dimora entrando a far parte di cooperative edilizie, a proprietà individuale, che hanno come scopo sociale proprio quello di costruire case, rientranti nella definizione di “non di lusso“, da assegnare successivamente ai soci.

Ryanair potrebbe introdurre una tassa toilette per combattere la crisi

Il trasporto aereo mondiale non vive certo un periodo troppo roseo. Nel 2008 le compagnie aeree nel mondo hanno infatti registrato perdite per 5 miliardi di dollari. Anche il 2009 si annuncia in negativo: le perdite previste ammontano a 2,5 miliardi di dollari, secondo le nuove stime rese note oggi a Ginevra dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata).

L’orizzonte e’ cupo. In termini di ricavi, affrontiamo il peggiore contesto degli ultimi 50 anni – ha commentato così i dati Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata -. Operando in Italia e in Europa non serve una struttura confrontabile con la vecchia Alitalia ma con Easyjet e Ryanair. L’anno prossimo solo il Nord America dovrebbe registrare risultati positivi nel 2009. Per le compagnie europee si profilano invece perdite decuplicate a un miliardo di dollari.

Controlli fiscali: nuovi criteri per identificare i grandi contribuenti

Con le imposte evase ogni anno in Italia da piccoli, medi e grandi contribuenti, si potrebbe finanziare sia la manovra di Bilancio annuale dello Stato, sia interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, a partire dai disabili, gli invalidi e tutti i cittadini non autosufficienti. Ne consegue che per il prossimo futuro, specie con la crisi che imperversa, sarà determinante per ragioni di equità e di ordine nei conti pubblici inasprire le attività di accertamento, controllo e riscossione.

Nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, annunciata nei mesi scorsi, l’Amministrazione finanziaria ha reso nota la pubblicazione di un provvedimento grazie al quale, a seguito della messa a punto di alcuni criteri chiave, sarà possibile identificare, ai fini dei controlli, quelle che rientrano tra le grandi imprese, ovverosia quelle che “muovono” ogni anno più di 100 milioni di euro.

Tassiamo aranciata e coca cola: la proposta arriva dagli Usa

Kelly Brownell e Thomas Frieden, uno docente a Yale, l’altro assessore alla salute a New YorkNew England Journal of Medicine annunciano al una proposta sulle tanto amate bibite zuccherate. Di certo le care bevande non riescono a difendersi bene: innanzitutto il loro consumo fa “gonfiare” lo stomaco e contribuiscono tra l’altro all’aumento di peso. negli ultimi anni si é avuto un vero e proprio boom di bevande zuccherate, negli ultimi 30 anni si è passati dalle 70 calorie al giorno a 190 (dato aggiornato al 2000).

Le bevande gassate sono quindi nemiche della linea ma anche della salute. Negli Usa in questi ultimi decenni l’incidenza dell’adenocarcinoma esofageo nei maschi bianchi, il gruppo etnico che consuma più bevande di questo tipo, è cresciuto circa sei volte. Mohandas Mallath, del Digestive diseases department presso il Tata Memorial Hospital, in India, ha inoltre riscontrato una correlazione tra il numero di casi con cancro esofageo e la consumazione di bevande gasate.

Emergenza terremoto: stop alle tasse per le zone colpite

Berlusconi in questi giorni in Abruzzo ha ripetuto che lo Stato non lascerà sola la gente: Sarò qui ogni giorno e mi metterò a disposizione per quello che serve. Stiamo studiando di ricomprendere negli ammortizzatori anche i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori che hanno perduto l’attività. Il Governo cerca quindi di andare il più possibile incontro ai cittadini colpiti dalla calamità che ha causato un vero disastro. Inoltre il premier ha cambiato idea: in serata ha aperto agli aiuti internazionali, contrariamente a quanto fatto al mattino, respingendo la richiesta del leader del Pd che chiedeva di accettarli.

Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate ha annunciato che sono già stati sospesi i pagamenti di tasse locali e nazionali. Intanto oggi il presidente del Senato Schifani chiederà ai senatori di aderire al fondo per le vittime: quota minima 1.000 euro.

Bassi redditi e fisco pesante per i liberi professionisti

Tra qualche settimana per i liberi professionisti e per i titolari di partita IVA arriverà il momento di “fare i conti” con la dichiarazione dei redditi. Tra saldo IRPEF 2008, acconto IRPEF 2009 e addizionali regionali molto spesso le somme da pagare sono elevate, ma mai come quest’anno, complice la crisi economica, rischiano di essere insostenibili anche optando per il pagamento rateale.

Ad accorgersi di tutto ciò è stata anche Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, la quale ha rilevato come siano parecchie le categorie di professionisti in palese difficoltà: dai veterinari ai medici passando per i dottori commercialisti, i giornalisti ma anche la categoria degli avvocati che di norma non se la dovrebbe passare male.