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Versamento imposte: la crisi impone di pagarle a rate

Si avvicina a grandi passi il momento in cui i lavoratori dipendenti, ma anche quelli autonomi, dovranno presentare il modello 730/2009 ed il modello Unico 2009. E’ tempo quindi di pagamento di imposte, dall’IRAP all’IRES passando per l’IVA e le addizionali; ma è anche il momento, per chi ne ha diritto, di sfruttare al massimo le deduzioni e le detrazioni consentite per abbattere l’IRPEF netta da andare a pagare. Ma se i lavoratori dipendenti hanno le trattenute in busta e quindi, a meno che non ci sia il cumulo con altri redditi, possono presentare il modello di dichiarazione senza patemi, lo stesso non si può dire per liberi professionisti, lavoratori autonomi e, in genere, titolari di partita IVA. In sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, infatti, per tali categorie di contribuenti scatta l’obbligo del versamento dell’IRPEF sulle fatture, con il relativo controvalore di imposta da saldare che può essere notevole nel caso in cui le fatture siano state emesse senza ritenute. Inoltre, per chi non ha pagato il saldo IVA del quarto trimestre del 2008, il contribuente può “sfruttare” l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi per saldarla o rateizzarla con delle piccole maggiorazioni.

Tra l’altro, l’attuale Governo in carica con il Decreto anticrisi ha provveduto a dimezzare le sanzioni sui pagamenti delle tasse effettuati in ritardo con quello che in gergo viene definito come il “ravvedimento operoso“. Pur tuttavia, tutto ciò non potrebbe bastare; secondo Contribuenti.it, infatti, le piccole imprese, i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi rischiano di non avere risorse per poter pagare le tasse, neanche con la rateazione che partendo da giugno, può arrivare fino a novembre del 2009 con l’aggiunta delle sanzioni legate al ritardo di pagamento.

Secondo il presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, servirebbe, anche a causa della crisi che ha prosciugato le casse di imprese e liberi professionisti, molte e molti dei quali in ginocchio a causa del calo delle commesse, un provvedimento straordinario in materia di pagamento delle tasse permettendo la rateazione, fino a diciotto mesi, senza alcun aggravio di interessi. E’ difficile, comunque, che la lodevole proposta di Contribuenti.it possa essere messa in atto dallo Stato italiano che, a sua volta, ha bisogno delle entrate fiscali per far quadrare i conti pubblici ed evitare magari nuove “raccomandazioni” alla prudenza da parte del Fondo Monetario Internazionale.