Roma: l’evasione fiscale della Stazione Termini

Il treno degli evasori e dei lavoratori irregolari non è riuscito a ripartire dalla Stazione Termini di Roma: il principale hub ferroviario della Capitale è stato infatti interessato nel corso della giornata di ieri da moltissimi controlli da parte dei vigili urbani, in modo da accertare l’attività dei negozi presenti all’interno della stazione stessa. Le multe sono fioccate come neve e i motivi, sembra quasi scontato aggiungerlo, sono sempre gli stessi. In effetti, anche in questo caso sono stati riscontrati numerose situazioni di lavoro in nero, di contratti non regolari e di evasione del Fisco.

Evasione fiscale ancora alle stelle

Nonostante dopo il blitz di Cortina sembrava che la situazione fosse destinata a cambiare definitivamente, a distanza di un lasso di tempo considerevole il Bel Paese mantiene il primato di evasione fiscale, con particolare riferimento al sud ed alle isole.

Qualcuno però ci aveva avvertito; se non si agevola la messa in regola delle attività sul suolo italiano, perchè gli imprenditori (ed i cittadini) dovrebbero pagare tutte queste tasse? Che benefici hanno gli italiani a lavorare “alla luce del sole”? Praticamente nessuno, anzi.

Premio a contribuenti onesti?

Da sempre i “cattivi” contribuenti vengono presi di mira con sanzioni misurate all’evasione ed al danno prodotto. Ma che dire invece di quei soggetti che invece conservano un’integrità anche in questo momento di crisi? Esistono infatti (pochi ma) buoni contribuenti che da sempre rispettano le regole del fisco italiano nonostante la pressione smisurata. Riguardo a questi soggetti si è sempre nutrita una certa indifferenza, visto che comunque le tasse sono considerate un “dovere” e non ci si dovrebbe aspettare un “premio” per averle pagate.

Evasione fiscale nel mercato dell’arte

Le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria hanno avviato i controlli per diverse gallerie d’arte e case d’asta localizzate su tutto il territorio italiano, in collaborazione con la Società Italiana Autori ed Editori (SIAE). Quello che emerge dall’attività investigativa è una potenziale evasione ai danni dello stati per 19 milioni di euro.

Falsi poveri e funzionari comunali

Finito il periodo di Agosto l’azione di recupero della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate torna a guardare ai “classici” dell’evasione all’italiana. Dopo aver per l’ennesima volta preso di mira le mete estive preferite dai turisti italiani e stranieri, andando a controllare venditori ambulanti ma anche ristoranti, pizzerie e simili, la Guardia di Finanza torna a controllare finti poveri e nullatenenti, insieme ai soliti furbetti “statali”.

Rilancio dei consumi detassando tredicesime

Mentre i mercati finanziari provano a rialzare la testa dopo la pausa estiva (conclusa positivamente) e si torna a parlare di crescita e rilancio dei consumi. Dal giorno in cui le agenzie di rating hanno cambiato la loro opinione rispetto all’Eurozona, cominciando a parlare di ripresa, la discussione dei Governi interessati si è nuovamente orientata al futuro ed alla ripresa economica.

Valerio Merola protagonista di una maxi-evasione

L’evasione fiscale da parte di personaggi famosi è tra gli scandali più importanti del nostro Paese; quegli “idoli” che movimentano le masse (oltre che una grande quantità di soldi) “cadono” sotto i riflettori nelle tentazioni più basse degli Italiani lo scandalo è immediato, anche se altrettanto veloce è la ripresa di popolarità.

Basti pensare a veri e propri idoli internazionali “pizzicati” dalla Guardia di Finanza; calciatori, motociclisti, presentatori ed altri sportivi ancora che sono stati trovati positivi ai controlli per evasioni di milioni di euro.

I numeri dell’evasione fiscale

La lotta all’evasione fiscale, intensificata negli ultimi otto mesi circa, potrebbe portare alle casse dello stato un ritorno veramente inaspettato. Da quanto c’è stato il blitz di Cortina, reso famoso per gli aspetti che sono emersi dai negozianti, l’intensificazione dei controlli ha contribuito in maniera decisiva alla scoperta degli aspetti peggiori del Bel Paese. In generale uno dei problemi maggiori di tutto il Paese è sicuramente riconducibile all’emissione delle ricevute e delle fatture; le percentuali di evasione in questo senso sono enormi ed il danno incalcolabile. 

Togliere il diritto di voto agli evasori?

In un momento di grande incertezza come quello che l’Italia e l’Europa stanno attraversando in questo momento è necessario in certi ambiti far passare un messaggio forte a chi ancora non ha ben chiara la situazione. L’evasione fiscale italiana è uno dei problemi maggiori del Paese e nonostante questo sia riconosciuto dalla maggior parte delle persone, molti cittadini si ostinano a non capire la gravità del loro operato (andando a gravare su tutta la popolazione).

L’evasione fiscale degli stabilimenti romagnoli

Ferragosto, Fisco mio non ti conosco: potrebbe essere riadattato in questa maniera il celebre proverbio se si vuole far riferimento a quanto accertato dalla Guardia di Finanza in Romagna, più precisamente nei principali stabilimenti balneari che rendono la zona così gettonata. In pratica, un bagnino su due ha evaso le tasse, chi in maniera vistosa, chi con sotterfugi più raffinati. Sono stati soprattutto gli studi di settore a consentire di capire quanti furbetti avevano tentato di farla franca, con cento proprietari di questi stabilimenti che hanno provveduto a dichiarare non oltre ventiduemila euro.

Blitz del Fisco ligure nelle strutture mediche

Neanche gli studi medici e i poliambulatori possono dirsi al riparo dai controlli contro l’evasione fiscale, per lo meno nella regione Liguria: è infatti qui che la direzione regionale della nostra amministrazione finanziaria ha scelto di far partire l’operazione denominata “Dr. House”, una iniziativa tributaria piuttosto importante. In pratica, il Fisco locale ha posto sotto controllo i poliambulatori e tutti gli studi associati che sono specializzati nelle visite di tipo specialistico, nella diagnostica e perfino in ambito veterinario.

Badanti evadono per 310 mila euro

Tra i più grandi evasori fiscali italiani si colloca una categoria di lavoratori molto particolare che riesce con facilità ad eludere il fisco a tutti i livelli. Le badanti sono solitamente persone che vengono retribuite per eseguire mansioni legate quasi sempre ad una persona in difficoltà, della quale si prendono cura in tutto e per tutto per molte ore al giorno. Di conseguenza la retribuzione oraria è adeguata e moltiplicata per le ore di lavoro riesce a produrre un ottimo introito per le badanti, che però sono quasi sempre “in nero”.

Controlli ai familiari in caso di evasione

Da quando il Governo Monti ha preso le redini del Paese l’evasione fiscale è tra le priorità sul campo ed i controlli della Guardia di Finanza si confermano fruttiferi visto che la raccolta sugli illeciti sta proseguendo a ritmo serrato da ben sette mesi. I casi venuti alla luce riguardano un range di soggetto incredibile; dai falsi invalidi fino agli evasori fiscali passando per finte società e posizioni IVA accessorie, utili solo al fine di evadere il fisco.