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Roma: l’evasione fiscale della Stazione Termini

Il treno degli evasori e dei lavoratori irregolari non è riuscito a ripartire dalla Stazione Termini di Roma: il principale hub ferroviario della Capitale è stato infatti interessato nel corso della giornata di ieri da moltissimi controlli da parte dei vigili urbani, in modo da accertare l’attività dei negozi presenti all’interno della stazione stessa. Le multe sono fioccate come neve e i motivi, sembra quasi scontato aggiungerlo, sono sempre gli stessi. In effetti, anche in questo caso sono stati riscontrati numerose situazioni di lavoro in nero, di contratti non regolari e di evasione del Fisco.

La polizia di Roma Capitale ha dovuto dunque assolvere un impegno non certo semplice, visto che il monitoraggio è andato a riguardare novantacinque attività e i risultati sono presto detti. Anzitutto, i lavoratori in nero sono stati tredici, mentre quasi il doppio i contratti di lavoro stipulati in maniera irregolare (venticinque per la precisione), senza dimenticare le due imprese che non erano “abituate” a versare i contributi previdenziali ai loro dipendenti. Per quel che concerne, poi, la già citata evasione fiscale, un’attività di ben mille metri quadri non aveva mai provveduto a pagare la tassa sui rifiuti. A conti fatti, poco meno di un terzo degli esercizi che sono stati controllati nel cosiddetto Forum Termini non erano in regola con il versamento della tassa.

A completare questo quadro non certo incoraggiante ci hanno pensato le vendite illegali di merce, il sequestro di centinaia e centinaia di articoli e le multe inflitte a dieci tassisti a causa di un tassametro spento oppure non attivo. L’operazione anti-evasione proseguirà nel corso della giornata odierna nella limitrofa Via Giolitti e l’impressione è che i risultati possano essere ancora una volta quelli che sono stati appena descritti. Se i controlli venissero intensificati e non durassero soltanto pochi giorni, forse comincerebbero a essere contati i giorni per l’evasione e il lavoro nero.