Cartelle pagamento nulle se manca l’atto

Se la cartella  di pagamento è notificata con il solo bollettino di versamento, ma manca il corpo dell’atto, è nulla. Secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18252 del 30 luglio 2013, inoltre, spetterebbe a Equitalia, in qualità di agente per la riscossione, dimostrare che all’interno della busta spedita con raccomandata sia effettivamente presente la documentazione presunta: una buona notizia per tutti i contribuenti che lamentano un cattivo rapporto con il “temuto” agente.

Fisco e tasse a rate: Equitalia, continua boom rateazioni

Continua nel nostro Paese il boom relativo alla dilazione dei pagamenti per quel che riguarda il debito tributario. Questo stando agli ultimissimi dati forniti da Equitalia, quelli al 30 luglio del 2011, da cui è infatti emerso come siano sempre di più le imprese e le famiglie che saldano il proprio debito con rate mensili a partire da minimo 100 euro, e piani di dilazione che possono arrivare fino a sei anni, ovverosia in 72 rate mensili. Il tutto a fronte di agevolazioni e facilitazioni introdotte proprio da Equitalia in questi mesi nell’ambito delle iniziative finalizzate ad agevolare i contribuenti che, con la dilazione, possono chiaramente evitare poi di incappare nelle procedure esecutive forzose di riscossione del debito.

Avvisi tributari: brutte notizie dall’1 luglio

Per quel che riguarda gli avvisi tributari, dal prossimo 1 luglio 2011 arrivano brutte notizie per i contribuenti, per i quali infatti, anche in caso di errore, scatta l’obbligo di pagare in anticipo il 50% degli importi richiesti. A denunciarlo, non senza indignazione, sono Elio Lannutti, Presidente dell’Adusbef, e Rosario Trefiletti, Presidente della Federconsumatori, nel sottolineare che “la mancata volontà di modificare tale norma è una tra le cose più vergognose accadute negli ultimi tempi“. Per questo le due Associazioni di Consumatori continuano a portare avanti quella che è in tutto e per tutto una denuncia pubblica. Adusbef e Federconsumatori, pur ammettendo che la cancellazione di tale norma non è così semplice, sottolineano come sin da ora valuteranno, studieranno ed avvieranno ogni iniziativa possibile affinché tale provvedimento possa essere superato.

Inps: contributi, riscossione sempre in aumento

Continuano a crescere, nelle casse dell’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, le riscossioni. Nei primi cinque mesi del corrente anno, infatti, c’è stato un incremento di 1,9 miliardi di euro pari a +3,8%; nel dettaglio, si è passati dai 49,9 miliardi di euro del periodo gennaio-maggio del 2010, ai 51,8 miliardi di euro dei primi cinque mesi del corrente anno. L’aumento, in accordo con quanto recita una nota  dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, è superiore anche agli obiettivi di incasso preventivati per cui è stata stimata una crescita degli incassi dell’1,5%. L’aumento del 3,8% da gennaio a maggio del 2011 è frutto dell’incremento del 4,7% per gli incassi da contribuzione per le aziende, mentre è aumentato del 3,8% per i co.co.pro., ovverosia per i collaboratori coordinati e continuativi con contratto di lavoro a progetto. Inoltre, includendo anche gli incassi dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale derivanti dalle attività di recupero dei crediti contributivi, il bilancio della riscossione nei primi cinque mesi del corrente anno sale a quasi 54 miliardi di euro a fronte dei 52,1 miliardi di euro del periodo gennaio-maggio del 2010.

Agenzia delle Entrate, Inps ed Equitalia: recupero da evasione in aumento

Lo scorso anno, tra Inps, Agenzia delle Entrate ed Equitalia, c’è stato un recupero da evasione fiscale, tributaria e contributiva pari ad oltre 25 miliardi di euro, per la precisione 25,4 miliardi. A darne notizia con un comunicato ufficiale sono stati i tre Enti nel precisare, in particolare, come le somme recuperate risultino essere così ripartite: 10,5 miliardi di euro, con un incremento del 15% rispetto all’anno 2009, dalle azioni di recupero avviate da parte dell’Agenzia delle Entrate, unitamente a 6,6 miliardi di euro a seguito della “stretta” sui crediti d’imposta in compensazione; 6,4 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto al 2009, sono stati lo scorso anno recuperati da evasione contributiva dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS); i restanti 1,9 miliardi di euro sono stati invece riscossi da Equitalia per altri enti locali e statali diversi dalle Entrate e dall’Inps.

Equitalia: cartelle pagamento contestate, solo una su mille

Su un totale di ben 18 milioni di cartelle di pagamento inviate ogni anno da Equitalia, nel 2010 solamente 19 mila sono state quelle contestate; il rapporto, quindi, è di una cartella contestata su mille, ovverosia, come messo in risalto proprio da Equitalia, un dato prossimo allo zero. La società di riscossione ha fatto il punto sul 2010, un anno caratterizzato sia dalla semplificazione, sia dal fair play. Al riguardo una delle grosse novità, importanti, del 2010, è stata quella relativa alla possibilità per i cittadini di poter presentare richiesta di sospensione delle procedure di riscossione con una semplice auto-dichiarazione e, quindi, senza dover andare a fare la spola tra un ufficio e l’altro. Il 2010 è stato anche caratterizzato per Equitalia dall’apertura di nuovi sportelli e dai servizi di assistenza continua ai contribuenti anche con l’avvio della sperimentazione dell’orario pomeridiano. A livello territoriale, inoltre, tanti sono stati sinora gli accordi tra Equitalia, i professionisti e le associazioni di imprese per l’attivazione di canali dedicati per l’assistenza.

Equitalia: cartelle di pagamento, come annullare il debito

Come può un cittadino chiedere ed eventualmente ottenere l’annullamento parziale o totale di un debito tributario indicato in una cartella di pagamento? Ebbene, quando un cittadino riceve a casa una cartella, e ritiene che la pretesa tributaria da parte dell’ente creditore non sia dovuta, deve rivolgersi proprio a quest’ultimo al fine di poter chiedere quello che viene definito come lo “sgravio“; in questo modo, infatti, l’ente creditore va a verificare se le somme iscritte a ruolo siano effettivamente dovute, o se in effetti la cartella di pagamento, e quindi il debito, debba essere annullata in tutto o in parte. Questa procedura si può attivare attraverso la cosiddetta “richiesta di autotutela” presentata dal cittadino; nel caso in cui la cartella venga annullata in tutto o in parte, l’ente creditore dovrà poi comunicare lo sgravio all’agente della riscossione.

Equitalia: riscossione, aumenta recupero grandi debitori

A fronte di un aumento delle rateazioni, per venire incontro ai contribuenti, c’è un corrispondente calo delle ipoteche ed un contestuale miglioramento dell’assistenza ai cittadini. Sono questi alcuni dei risultati comunicati da Equitalia nel sottolineare inoltre come in materia di riscossione fino ad ora nel 2010 siano stati recuperati ben 7,3 miliardi di euro, con un buon 20% di questi importi provenienti dai grandi debitori. Con una nota ufficiale Equitalia ha inoltre sottolineato come la riforma del 2005, che ha riportato in mano pubblica le attività inerenti la riscossione, abbia portato a risultati tanto insperati quanto inimmaginabili in materia di recupero da evasione tributaria, fiscale e contributiva; inoltre, contestualmente c’è stato sia un miglioramento del rapporto con i contribuenti, sia un taglio dei costi a carico della collettività. Il percorso di semplificazione, ottimizzazione e razionalizzazione tra l’altro continua visto che dalle 38 società operative quando è nata Equitalia si è arrivati adesso alle attuali 17; ma presto, ed in particolare entro il prossimo anno, queste si ridurranno addirittura solo a tre.

Equitalia annuncia più fair play con i contribuenti

La percentuale di cartelle di pagamento di Equitalia contestate, su tutto il territorio nazionale è in percentuale prossima allo zero se si considera che ogni anno gli invii sono 18 milioni circa. A farlo presente è stata proprio Equitalia nel sottolineare gli effetti positivi della cosiddetta direttiva anti-burocrazia, in vigore da sei mesi, che permette al cittadino di avere vita facile quando si vanno a verificare eventuali disfunzioni del sistema di riscossione e di accertamento. In particolare, Equitalia ha rilevato che in tutta Italia le cartelle contestate sono appena 15 mila circa su un totale di 18 milioni di invii ogni anno. E intanto, per venire sempre più incontro ai cittadini, e per garantire più far play tra Equitalia ed il contribuente, la società provvederà ad affiggere presso gli sportelli il Programma delle iniziative 2011 che già si può andare a consultare sul sito Internet di Equitalia nella apposita sezione “Cosa facciamo”. Nel dettaglio, con il Programma delle iniziative 2011 Equitalia ha messo ufficialmente nero su bianco le strategie ed i progetti grazie ai quali garantire agevolazioni alle imprese ai cittadini.

Equitalia: assistenza e servizi potenziati in Friuli Venezia Giulia

Anche nella Regione Friuli Venezia Giulia Equitalia sta procedendo con le azioni della campagna d’autunno a favore dei contribuenti, ed a tal fine è stata annunciata in merito la consulenza dedicata associata sia al call center informativo, sia alle comode aperture pomeridiane per poter accogliere, tra l’altro, quei contribuenti che per motivi vari, compresi quelli lavorativi, non possono recarsi presso gli sportelli della riscossione nelle ore mattutine. In particolare, ad Udine è scattata l’apertura pomeridiana degli sportelli di Equitalia, ma c’è anche un call center che, senza recarsi presso gli uffici, permette sia di richiedere ed ottenere informazioni, sia di poter andare a prenotare con un consulente dedicato un appuntamento pomeridiano presso lo sportello. Il tutto a fronte della recente novità riguardante la nuova cartella di pagamento che a fronte di meno fogli contiene anche più informazioni che si possono individuare più facilmente al fine di adempiere ai propri obblighi o, eventualmente, per fare ricorso.

Riscossione tributi: Equitalia attiva linee telefoniche per i terremotati

Nella Regione Abruzzo, ed in particolare nei comuni colpiti dal terremoto, sono state “congelate” nei giorni scorsi le rate dei mutui, il pagamento delle bollette elettriche, ma anche il versamento dei contributi previdenziali all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, e tutti gli adempimenti fiscali. L’INPS, tra l’altro, ha provveduto a sospendere nei comuni colpiti anche le verifiche sulle pensioni di invalidità attualmente in corso, fino a fine anno, su tutto il territorio nazionale. Pur tuttavia, può capitare che per errore, o ritardi procedurali, possa comunque arrivare qualche avviso di pagamento anche ai cittadini colpiti dal sisma in Abruzzo; per questo, la società di riscossione Equitalia, controllata in via paritetica dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate, ha provveduto ad attivare due linee telefoniche dedicate per la popolazione dei comuni dell’Abruzzo colpiti dal terremoto cui dovessero essere recapitate delle cartelle di pagamento.