Riforma fiscale: Cisl, subito in Parlamento

Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a conclusione dell’assemblea dell’Unione industriali di Napoli, ha risposto alle domande dei giornalisti, affermando che se adesso non si decidono a fare la riforma fiscale, rivolgendosi chiaramente all’attuale Governo in carica, avranno a che vedere con i lavoratori che sono stufi e che non ce la fanno più. Però Tremonti anche lui dal suo canto ha affermato che la riforma c’è, è pronta, ma non ci sono gli 80 miliardi di euro di copertura. In effetti, da dove si prendono? Ebbene, una possibile “ricetta” in queste ultime ore l’ha fornita il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, il quale in particolare ha affermato che i soldi ci sono, o meglio, si possono trovare.

I Lombardi sono disposti a pagare più tasse

Ebbene sì, mentre sindaci ed enti governativi passano le giornate a cervellarsi per trovare un metodo che consenta di far quadrare conti e bilanci senza toccare i portafogli dei cittadini, arriva la risposta di un sondaggio di Ipsos: il 56% è disponibile a nuovi sacrifici per mantenere l’offerta dei Comuni. Secondo il sondaggio condotto da Ipsos per conto di Anci Lombardia, i cittadini sarebbero disposti a pagare anche più tasse pur di avere i servizi garantiti. Poco più della metà dei lombardi, il 56%, dichiara che preferirebbe pagare tariffe più alte e vedere però che il livello dei servizi aumenta piuttosto che vedersi tagliare i servizi essenziali offerti dalla loro città: come il trasporto pubblico, l’assistenza sociale, gli asili nido o la pulizia delle strade.

Meno tasse sui lavoratori ma più sulle rendite

A poche ore dall’avvio del tavolo sulla riforma del fisco, le aspettative della Cgil sono rivolte ai cittadini, che anche in tempo di crisi continuano a pagare le tasse e così il sindacato chiede un alleggerimento del carico fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. Lo ha affermato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, durante la cerimonia di insediamento della IX Consiliatura del Cnel.

Bisogna fare delle scelte – ha sottolineato Epifani – spostare il prelievo su altre fonti di reddito. Sul fisco siamo abbastanza d’accordo con Cisl e Uil. Mi aspetto che chiederemo insieme qualcosa al Governo. Ci vogliono fatti e non parole, abbiamo bisogno di risposte. Per noi l’unità sindacale è fondamentale soprattutto in tempo di crisi, anche se ci dividono molte cose.

Bonanni e riforma fiscale: occorre tassare i consumi

Allo scopo di sostenere i redditi, Raffaele Bonanni, sindacalista italiano segretario nazionale della CISL, propone l’abbassamento delle aliquote ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Per compensare il mancato gettito fiscale, propone di spostare la tassazione sui consumi, per un intervento ispirato dall’equità perché chi consuma di più ha anche di più, sottolinea il segretario. Ma non solo aumenti, il leader ritiene che siano necessarie misure per bloccare il caro benzina agendo sull’Iva in modo da abbassarla quando il prezzo del carburante sale, ma anche intervenendo sulla tasse fisse che dobbiamo pagare sulla benzina, ovvero le accise, molte delle quali pesano sulla benzina da lungo tempo.

Aumento tasse universitarie: a Bari studenti chiedono elemosina

Le tasse universitarie sono un vero e proprio salasso e gli studenti nonm ci stanno più. Occupazione delle aule, elemosina ai semafori, blocco dei consigli di facoltà. La commissione bilancio dell’università ha già discusso dell’incremento dei contributi (fino al 27% per quanti rientrano in fasce di reddito alte) nell’ambito del piano di rientro. Quindi sembra che l’aumento delle tasse sia dovuto al debito dell’Ateneo, di ben 52 milioni di euro: l’ente in cinque anni, non più in tre, dovrà mettere in atto le misure utili a sanare i conti. Gli studenti non vogliono pagare però per gli errori, sostengono, commessi da altri e iniziano la lotta.

Non accadeva dal 2005: ieri un centinaio di studenti ha occupato l’università, per dire no all’aumento delle tasse che l’Università vuole attuare per coprire il buco da 52 milioni di euro. L’associazione Link, a seguito dell’assemblea a Scienze politiche, ha deciso di occupare le aule e il corridoio della facoltà. Il sindacato studentesco contesta non solo le politiche dell’Ateneo barese ma anche il disegno di riforma Gelmini, i tagli al fondo per il finanziamento ordinario e la chiusura dei corsi di laurea.

Aumento tariffe autostradali dal 1 maggio

Dal primo maggio, chi si troverà in viaggio e deciderà di utilizzare il servizio autostradale dovrà pagare di più. La cifra stimata dell’aumento è di circa 2,40%. Precisamente gli incrementi: per il raccordo autostradale della Valle d’Aosta l’aumento è dello 0,51%, a Napoli l’aumento é del 6,63%. Napoli-Salerno +4,89%; Torino-Aosta +2,90%; Raccordo Gran S. Bernardo +2,71%; Asti-Cuneo +9,30%; Torino-Quincinetto +6,57%; Milano-Serravalle +2,48%; Piacenza-Brescia +2,61%; Brescia-Padova +1,59%; Parma-La Spezia +1,61%; Torino-Savona +0,73%; Torino-Bardonecchia +4,57%; Genova-Ventimiglia +1,83%; Sestri Levante-Livorno +4,55%; Milano-Torino +19,46%, Torino-Piacenza +12,63%; Venezia-Padova +0,66%; Autobrennero +1,57%; Livorno-Rosignano M. +5,14%.