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Svizzera: tassa Co2 e redistribuzione

Dal 1° gennaio 2008 in Svizzera é in vigore la “tassa della Co2” sui combustibili fossili. La tassa ha portato l’industria e i proprietari di immobili a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica. Il gettito ricavato dalla tassa resta entro i confini nazionali e viene redistribuito alle imprese e alla popolazione.

In questi giorni una novità: è stata proposta una revisione legislativa di tale tassa (su iniziativa del consigliere nazionale Rolf Hegetschweiler), in base alla quale un terzo del reddito imponibile, un massimo di 200 milioni di franchi all’anno, dovrebbe essere destinato a misure di riqualificazione energetica per gli edifici.

Da più di due secoli ormai, la concentrazione atmosferica dell’anidride carbonica è aumentata del 30% circa. negli ultimi anni la velocità di crescita delle concentrazioni di questi gas sono ancora aumentate a causa dei combustibili fossili utilizzati per le auto e del riscaldamento negli edifici e a causa dell’alimentazione delle numerose centrali energetiche (queste ultime sono responsabili di quasi il 95% delle emissioni dell’anidride carbonica). Occorre inoltre sottolineare che molti gas possono rimanere nell’atmosfera anche per decine o centinaia di anni e il loro effetto dura per lungo tempo.

La norma dovrebbe portare a realizzare considerevoli risparmi energetici, ma non sono pochi coloro che esprimono la preoccupazione sulla destinazione del gettito riscosso: si pensa che in realtà il ricavato non verrà redistribuito.

Troppo tardi: la decisione è stata presa dalle due camere del Parlamento elvetico, la revisione legislativa della tassa é stata approvata nei giorni scorsi. Gli aiuti (per il cui finanziamento si userà il gettito fiscale) saranno per la riqualificazione delle infrastrutture nelle case d’abitazione e nelle costruzioni adibite a servizi. Un’altra parte sarà destinata alla promozione delle energie alternative e a interventi contro le fughe di calore. Non dimentichiamo che un impegno di riduzione è importante per le imprese ai fini dell’esenzione dalla tassa sul CO2.