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La tassazione ambientale per sconfiggere la crisi europea

La tassazione verde è ancora una soluzione valida per riuscire a contrastare la crisi economica? Ci sono ancora molti enti e associazioni che sostengono di percorrere questa via, in particolare quelle organizzazioni di tipo non governativo che si riferiscono al Green Budget Europe, alla Vivid Economics e alla Fondazione Europea sul Clima. Che cosa viene spiegato nel dettaglio per dimostrare la validità di una imposizione fiscale simile? Il riferimento non può che andare alla tassazione che colpisce le emissioni di anidride carbonica. I vantaggi sono presto detti: in effetti, si punta, in particolare, al ridimensionamento di queste stesse emissioni, oltre a fornire degli incentivi importanti alla crescita e agli investimenti in una economia ecosostenibile.

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Le ipotesi in questione si basano essenzialmente su dei modelli di impatto tributario che sono stati sperimentati in altri paesi europei, come ad esempio la Polonia, la Spagna e l’Ungheria. Nel dettaglio, si è compreso come una tassazione mirata sul comparto energetico può avere un effetto che molto meno grave di quanto si pensi sull’economia nel suo complesso: addirittura, questo effetto potrebbe essere inferiore a quello relativo a un incremento fiscale diretto che si è soliti ottenere mediante l’Imposta sul Valore Aggiunto. Un altro punto a favore su cui si punta molto è quello del danneggiamento possibile alle attività economiche.

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Queste ultime, infatti, sarebbero penalizzate in misura inferiore da una tassa energetica piuttosto che da una che riguarda il reddito. Il rapporto delle organizzazioni ha comunque preso in esame anche gli aspetti più negativi di una soluzione di tale tipo. Ad esempio, è stato precisato che una imposizione simile andrebbe a colpire la popolazione che percepisce i redditi più bassi, ma degli opportuni sgravi fiscali potrebbero compensare il tutto. Diversi esperti del Vecchio Continente hanno approvato i contenuti di tale documento, ora si pensa a una tassa verde proprio per ridurre il deficit dell’eurozona.