Otto giorni esatti: è questa la distanza temporale che ci separa da una delle scadenze fiscali più imminenti, vale a dire quella relativa ai depositi commerciali che sono attivi nel settore delle bevande alcoliche e dell’alcole. Nello specifico, la data da rispettare in questo senso è quella del prossimo 14 ottobre. Che cosa devono provvedere a fare i contribuenti coinvolti? Ad essi viene richiesto di inviare i dati che si riferiscono al bilancio contabile, esattamente così come risultava nel corso del mese di agosto: i soggetti a cui si sta facendo riferimento sono gli operatori che realizzano appunto questi depositi, tranne coloro che sono impiegati nel settore del vino e delle bevande fermentate che non corrispondono appunto al vino o alla birra. C’è un preciso testo di riferimento in questo caso: si tratta della determinazione direttoriale del 28 gennaio 2009, ma occorre comprendere meglio cosa rappresentano tali depositi e settori.
Alcoli e bevande alcoliche non sono che altre accise a cui la nostra amministrazione finanziaria presta la masima attenzione. I dati contabili in questione, inoltre, devono essere trasmessi in via esclusiva attraverso la modalità telematica e sempre con questa cadenza mensile e i dettagli che si riferiscono a ogni singolo giorno. Di solito, comunque, si usa far pervenire tali stime all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre il decimo giorno lavorativo del secondo mese successivo a quello preso in esame, ma stavolta si è puntato sul giorno 14 per l’adempimento estivo.
Il coinvolgimento, poi, è davvero molto ampio e riguarda anche gli opifici di trasformazione o di elaborazione e quelli di condizionamento di alcole e bevande. Un’ulteriore aggiunta molto significativa dal punto fiscale si riferisce alla capacità di stoccaggio dei prodotti sfusi e di quelli condizionati: nel caso in cui questo valore sia inferiore ai cento ettolitri idrati, allora la trasmissione contabile deve avvenire con cadenza annuale (ogni 31 gennaio).